
9 alimenti che è meglio comprare bio
L’agricoltura biologica, oltre alla salute dell’uomo, preserva la biodiversità e l’ambiente. Ecco quali sono gli alimenti che, se provenienti da agricoltura convenzionale, contengono più pesticidi e che è meglio comprare bio.
Al contrario dell’agricoltura convenzionale infatti, l’agricoltura biologica non utilizza sostanze chimiche nella coltivazione di frutta e verdura né utilizza sementi geneticamente modificate, i famosi OGM.
Non tutti i cibi però sono uguali: ci sono, infatti, cibi da agricoltura convenzionale che, più di altri, sono a rischio di contaminazione da pesticidi o hanno un impatto ambientale eccessivo. Per assicurarci una corretta alimentazione, evitare l’insorgere di malattie e preservare la nostra salute, consigliamo sempre di comprare frutta e verdura di stagione, cercando di privilegiare la scelta di prodotti provenienti da agricoltura biologica o sinergica, che seguono un sistema di produzione e distribuzione a filiera corta o a km 0.
Ecco la classifica dei 9 alimenti che è meglio comprare bio:
1)Mele
Sul gradino più alto di questa classifica ci sono le mele.
Gli esperti hanno rintracciato in questo frutto, e nel suo succo, fino a 40 pesticidi diversi.
Nelle mele biologiche le sostanze chimiche sono assenti e la loro polpa è più consistente e saporita.
Vi è stato inoltre rilevato un contenuto superiore di potassio (+31%) e di fenoli (+19%, perlopiù flavonoidi), sostanze che hanno importanti proprietà salutari in numerosi ambiti, dalla circolazione sanguigna fino alla prevenzione dell’invecchiamento.
2) Cereali integrali
In generale, i cereali che non sono stati raffinati sono più sani di quelli “bianchi”: aiutano il lavoro dell’intestino e il processo di disintossicazione dell’organismo.
Quelli provenienti da agricoltura convenzionale, però, possono presentare residui di pesticidi e di sostanze chimiche depositati sulla parte esterna del chicco.
Pane, pasta, riso, orzo, farro di provenienza biologica sono immuni da questo rischio. Inoltre le farine bio, al contrario di quelle convenzionali, non contengono molecole in grado di danneggiare la risposta immunitaria.
3) Uova
Questo alimento così gustoso e salutare può essere a rischio contaminazione da antiparassitari e medicinali, utilizzati negli allevamenti industriali. In quelli biologici, le galline assumono mangimi certificati bio, razzolano liberamente e non vengono imbottite di antibiotici.
In questo tipo di allevamento, i diritti degli animali e il rispetto dei loro bisogni vitali sono un imperativo. Il tuorlo dell’uovo biologico, inoltre, non può essere colorato artificialmente.
4) Arance e limoni
Nella versione bio contengono fino al 30% in più di vitamina C e una quantità maggiore di luteina e zeaxantina, due sostanze che proteggono gli occhi e la pelle. Considerando inoltre che in cucina gli agrumi vengono spesso utilizzati con la buccia, acquistandoli bio si evita una possibile contaminazione da residui di pesticidi.
5) Uva
Controlli effettuati su scala mondiale indicano un livello di contaminazione da pesticidi sull’uva pari al 70%, con la presenza di circa 30 prodotti chimici diversi. La provenienza bio, oltre a evitare questo problema, offre una maggiore quantità di resveratrolo, sostanza anticancro prodotta dalle viti come fungicida naturale, presente in concentrazioni più alte proprio sulle uve non trattate con sostanze chimiche.
6) Soia e suoi derivati (tofu, farina, tamari, lecitina, olio e latte)
Derivando dalla principale coltura transgenica a livello mondiale, la soia, tutti questi prodotti possono facilmente essere a rischio OGM. Diversi studi scientifici statunitensi hanno dimostrato che il glifosato, diserbante utilizzato nelle colture di soia OGM, si accumula nell’organismo, ed è stato riscontrato nel latte materno e nelle urine delle donne che mangiano cibi OGM o vivono nei pressi di campi biotech.
Nel biologico l’utilizzo di organismi geneticamente modificati è vietato.
7) Caffè
Per incrementare i raccolti, i coltivatori di caffè, da alcuni anni, stanno passando dalla tradizionale coltivazione nelle zone ombrose a quella in pieno sole. Per coltivare il caffè al sole, però, si disbosca per sfruttare meglio la luce. La deforestazione inoltre provoca la scomparsa dei predatori naturali di insetti, il che rende necessario un aumento dell’uso di pesticidi sul caffè, per eliminare i parassiti. Il commercio equo e solidale e l’agricoltura biologica prediligono le coltivazioni in zone ombrose, a minor impatto ambientale.
8) Pesche
Sono tra i frutti più trattati con pesticidi e con più residui sulla buccia.
Confrontando in laboratorio pesche bio e convenzionali è stato riscontrato che le prime presentano un contenuto più alto di antiossidanti naturali, alleati preziosi della salute e della giovinezza.
9) Latte e latticini
Chi ama bere latte, scelga latte biologico: gli studi che lo premiano sono numerosi.
In primo luogo perché il latte bio diminuisce il fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, grazie alla presenza di una quantità di acidi grassi omega 3 e omega 6 in un rapporto vicinissimo a quello giudicato ottimale dai nutrizionisti. In pratica, le migliori condizioni di vita degli animali negli allevamenti bio si traducono in un profilo di grassi più sano per il cuore.
Articolo a cura di LifeGate
