
Agricoltura biodinamica: cos’è e come si pratica
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Agricoltura biodinamica: tutto ciò che devi sapere
Molto spesso l’agricoltura biodinamica viene confusa con quella biologica: le due pratiche sono simili, ma non sono la stessa cosa.
Partiamo da qui: che cos’è l’agricoltura biodinamica? È un metodo agricolo che si pone l’obiettivo di ottenere prodotti dalla terra esclusivamente lavorando in sintonia con i cicli naturali e sfruttandone l’energia. Nasce negli anni ’20 dall’idea dello scienziato e teosofo austriaco Rudolf Steiner. Qual è il fine di questa pratica? Stabilire un equilibrio tra produzione agricola ed ecosistema terrestre, mantenere il suolo fertile, accrescere la qualità dei prodotti e salvaguardare la biodiversità animale e vegetale. Come? Evitando di danneggiare il terreno con sostanze chimiche ottenute da sintesi e producendo ogni prodotto in modo completamente naturale.
Infatti, la coltivazione biodinamica, proprio come l’agricoltura biologica, desidera differenziarsi dalle pratiche di agricoltura convenzionali. L’agricoltura classica si serve abitualmente di concimi, diserbanti e pesticidi sintetizzati e chimici che, sul lungo periodo, rischiano di impoverire il suolo della propria materia organica implicandone l’erosione. Inoltre, queste sostanze rischiano di contaminare le acque e ridurre la biodiversità. È proprio questo lo scopo dei sistemi agricoli alternativi biologici e biodinamici: rispettare la natura utilizzando prodotti che non mettono in pericolo sostenibilità ed equilibri ambientali.
Scopriamo insieme come si pratica l’agricoltura biodinamica, da dove arriva e quali sono i suoi principi basilari.
Come funziona l’agricoltura biodinamica?
Un’azienda biodinamica si pone l’obiettivo di diventare una vera e propria unità biologica autosufficiente, nella quale coltivazione e allevamento fanno parte di un unico ciclo produttivo naturale. In altre parole, l’attività biodinamica perfetta si compone sia di agricoltura che di allevamento. Infatti, sono proprio gli animali a fornire il fertilizzante naturale per il terreno che, arricchito di materiale organico, potrà garantire prodotti bio di alta qualità.
Tutte le attività di concimazione, coltivazione e allevamento sono praticate con metodi che rispettano la natura e la biodiversità. La fertilizzazione del terreno si ottiene mediante preparati biodinamici naturali: dai pesticidi a base di minerali e vegetali al fertilizzante animale. Tutte le pratiche agricole biodinamiche (semina, raccolta, etc.), inoltre, seguono i cicli lunari e il calendario biodinamico.
Rudolf Steiner: le origini dell’agricoltura biodinamica
Il metodo dell’agricoltura biodinamica nasce dal teosofo e scienziato austriaco Rudolf Steiner nel 1924 a Koberwitz (Polonia), in occasione di un corso riguardante informazioni sull’agricoltura. Chi è Rudolf Steiner? Il fondatore della dottrina Antroposofica: oltre che in ambito agricolo, infatti, ha apportato idee rivoluzionarie anche in medicina (proponendo una sorta di omeopatia), pedagogia, arte, sociologia e architettura.
(Foto: Wikipedia.org)
Il corso che Steiner tenne nel 1924 era stato richiesto dagli agricoltori di quella zona poiché preoccupati per la perdita di fertilità del terreno, per l’inefficacia delle sementi impiegate e per la difficoltà di riproduzione degli animali allevati. In questa occasione Steiner propone come soluzione il metodo di coltura biodinamica. Questa “filosofia” si basa sull’idea che, attraverso le piante e l’agricoltura, terreno e acqua riescano a fondersi con aria e luce: una vera e propria fusione tra terra e cielo. Infatti, Steiner afferma che le foglie catturano l’energia solare, mentre le radici si nutrono dell’acqua presente nel terreno. Proprio da questa idea nasce il metodo biodinamico: creare un micro-ecosistema naturale con animali, terreno, concimazioni e piante che si mantiene da solo generando prodotti agricoli di qualità.
Il vero e proprio metodo biodinamico applicato ha origine dopo la morte di Steiner: infatti, nel 1928 nasce la Demeter, una cooperativa di produttori agricoli che seguivano le teorie dell’agricoltura biodinamica. Dopo la fondazione, la cooperativa si lega in modo importante al nazismo e al Terzo Reich, condividendone l’ideologia. Con la caduta del nazismo, anche la Demeter viene sciolta.
In Italia le tecniche biodinamiche arrivano nel 1946 con l’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica. La prima scuola del metodo arriva negli anni ’70. Solo nel 1997 la Demeter viene rifondata con il nome di Demeter International: oggi è un’associazione internazionale no-profit presente in 78 paesi. È senza dubbio l’ente di riferimento quando si parla di agricoltura biodinamica.
Agricoltura biodinamica, come si pratica: i preparati biodinamici
Il punto cardine dell’agricoltura biodinamica è la vivificazione del terreno. Mantenere vivo il terreno arricchendolo di materiale organico è fondamentale per ottenere prodotti di qualità maggiore completamente bio.
Per questo, per poter creare il proprio “orto biodinamico” è indispensabile utilizzare degli specifici prodotti per agricoltura biodinamica. Questi prodotti sono in grado di arricchire il terreno di humus, ovvero sostanza organica: stiamo parlando dei famosi preparati biodinamici. Cosa sono? Sostanze naturali di origine animale, vegetale o minerale che vengono utilizzate nelle tecniche di compostaggio per preparare i concimi organici. Come vengono usati? Distribuendoli nel terreno, sulle radici o sulle piante.
Steiner distingue i preparati organici in due categorie:
Preparati da spruzzo
Sono sostanze utilizzate per dare forza al terreno, alle radici e alle piante. È fondamentale ricordare che, prima di essere utilizzati, i preparati da spruzzo devono essere dinamizzati. Cosa significa? Che devono essere diluiti in acqua “viva”. Come avviene la dinamizzazione? L’acqua utilizzata deve essere di sorgente, di pozzo o piovana. Prima di inserire il preparato in acqua, l’acqua va riscaldata a 30-35° e messa in un contenitore di rame. Una volta riscaldata, l’acqua deve essere mescolata per un’ora a mano o con l’apposita macchina dinamizzatrice girando in un senso e poi nell’altro. In questo modo si verrà a creare un vortice: l’idea è che la spirale del vortice, con la propria forza, sia in grado di intensificare l’azione dei preparati concimanti. Una volta dinamizzata l’acqua, si potrà inserire il preparato da utilizzare subito dopo. I preparati da spruzzo sono due:
- Cornoletame: conosciuto anche come preparato 500, il corno letame agricoltura biodinamica è una sostanza concimante organica. Si ottiene raccogliendo a inizio autunno le deiezioni di vacche da latte sane che si sono nutrite con foraggio vegetale. Cosa si fa? Si riempiono con questo materiale delle corna di vacca. Una volta riempite, si sotterrano in un terreno ricco di humus fino a primavera. Nei mesi primaverili è ora di dissotterrare le corna: una volta tirate fuori dal terreno, queste dovrebbero contenere una sostanza marrone-nera ricca di forze vitali. Questa sostanza, fino al momento dell’utilizzo, va conservata all’interno di contenitori di vetro o di rame isolati con torba e inseriti in una cassa di legno. Una volta arrivato il momento della concimazione, si potrà finalmente utilizzare il cornoletame. Quanto utilizzarne? Dipende dal tipo di coltivazione e di terreno in questione. Generalmente, se ne utilizzano tra i 100 e i 300 grammi per ettaro diluiti in 30/40 litri d’acqua tiepida (dopo aver dinamizzato l’acqua per 1 ora). Il cornoletame va distribuito nel terreno al momento della semina, possibilmente di pomeriggio o di sera. Questa sostanza dovrebbe trasmettere al terreno una forza vivificante in grado di valorizzare i processi biologici e lo sviluppo delle radici.
- Cornosilice: conosciuto anche come preparato 501, il cornosilice stimola i processi di maturazione delle piante. Si ottiene mischiando dell’acqua con cristalli di quarzo bianco triturati. Una volta ottenuta una poltiglia bianca, si riempiono con questa delle corna di bovino e le si sotterra al sole in primavera in un’area molto soleggiata. Infatti, rimanendo per tutta l’estate sotto terra, il cornosilice assorbe l’energia solare. In autunno inoltrato si potrà dissotterrare il preparato e conservarlo in barattoli di vetro (sempre esposti ai raggi del sole). Come si utilizza? Spargendone 2/5 grammi per ettaro di terreno diluiti con 30/60 litri d’acqua tiepida (dopo aver dinamizzato l’acqua per 1 ora). È meglio fare l’operazione in una mattina soleggiata e distribuire la sostanza con una pompa a spalla. Questa sostanza dovrebbe essere in grado di stimolare i processi di maturazione e germogliazione.
Preparati da cumulo
Sono attivatori naturali dei processi microbiologici: favoriscono l’attività di decomposizione organica per ottenere un terreno ricco di humus e sostanze vive. Infatti, sono detti preparati da cumulo poiché vengono lasciati agire proprio sul cumulo. Cos’è il cumulo? Un ammasso di materiale organico (scarti vegetali, animali, minerali, cenere e terra) depositato in una zona di terreno. Una volta aggiunti i preparati a questo ammasso organico, si copre il cumulo di erba secca, paglia o terra. I preparati velocizzano il processo di decomposizione organica. Dopo 6-7 mesi tutti i materiali organici dovrebbero essersi fusi in un unico materiale simile al sottobosco utile per la concimazione. Ma come si ottengono i preparati da cumulo? Grazie ad alcune piante spontanee che vengono fatte crescere all’interno di organi di animali. Lo scopo è creare sostanze ricche di materiale organico per rendere il terreno più vivo e prolifico.
Scopriamo quali sono i 6 preparati da cumulo:
- Fiori di achillea coltivati in vescica di cervo (preparato 502);
- Fiori di camomilla coltivati nell’intestino tenue di manzo (preparato 503);
- Foglie e fiori di ortica lasciati sotto terra (preparato 504);
- Corteccia di quercia tagliata in cranio di bovino e sotterrata (preparato 505);
- Fiori di dente di leone avvolti nel mesenterio di bovino e sotterrati (preparato 506);
- Succo di fiori di valeriana (preparato 507).
Oltre ai classici preparati da spruzzo e da cumulo presentati da Steiner, gli ultimi studi hanno identificato altri tre potenziali preparati per agricoltura biodinamica:
- Cornoletame compostato;
- Cornoargilla;
- Falden (a base di sostanze organiche animali quali letame dinamizzato e gusci d’uovo, basalto e preparati da cumulo).
Agricoltura biodinamica, come si pratica: il calendario di semina
Chi pratica coltivazione biodinamica decide di dare importanza ai cicli lunari e astrali, proprio come veniva fatto con l’agricoltura degli antichi. Tutte le operazioni colturali e di allevamento, infatti, vengono eseguite seguendo il “Calendario delle semine” pubblicato da Maria Thun ogni anno dal 1963. Questo calendario è basato sulle sperimentazioni svolte dalla stessa autrice secondo gli insegnamenti di Steiner.
Com’è fatto questo calendario? Vicino a ogni giorno della settimana sono indicate la regione zodiacale in cui transita la luna e le costellazioni importanti per lo sviluppo vegetale. Inoltre, per ogni giorno è indicato anche l’organo della pianta favorito per qualsiasi operazione colturale (radici, foglie, fiori, frutti e semi). In tutte le aziende biodinamiche tutte le attività di concimazione, semina, raccolta e allevamento non possono prescindere da questo calendario.
Il calendario indica precisamente anche i periodi nei quali iniziare la semina e i raccolti in base alla posizione ascendente o discendente della luna:
- Luna ascendente: con la luna ascendente la linfa delle piante dovrebbe essere più forte e la pianta è più rigogliosa. È il periodo ideale per raccogliere la frutta o fare innesti.
- Luna discendente: con la luna discendente c’è minore ascesa della linfa. È il periodo perfetto per le potature e il taglio.
Maria Thun nel suo calendario associa le costellazioni e gli impulsi lunari a 4 trigoni, ovvero quattro periodi specifici: Terra, Acqua, Luce e Calore. Ogni trigone è associato a sua volta ad un organo delle piante:
- Terra = radici
- Acqua = foglie
- Luce = fiori
- Calore = frutti e semi
Ad ognuno di questi periodi/trigoni sono associate delle operazioni particolari:
- Trigone calore – frutti e semi: in questi giorni, sotto l’influenza di Ariete, Sagittario e Leone, si effettuano tutte le operazioni colturali e di semina di cereali e delle seguenti piante: piselli, zucchine, lenticchie, mais, fagioli, soia, zucche, peperoni, cetrioli e pomodori.
- Trigone luce – fiori: in questo periodo, sotto l’influenza di Gemelli, Acquario e Bilancia, si effettuano tutte le operazioni colturali e di semina delle piante da fiore e delle erbe per il tè.
- Trigone terra – radici: in questi giorni, sotto l’influenza di Toro, Vergine e Capricorno, si effettuano tutte le operazioni colturali e di semina delle piante le cui parti commestibili crescono nella terra: patate, carote, rape, aglio, cipolle, scalogno e ravanelli.
- Trigone acqua – foglie: in questo periodo, sotto l’influenza di Cancro, Pesci e Scorpione, si effettuano tutte le operazioni colturali e di semina delle piante le cui parti commestibili sono costituite da foglie: insalate, spinaci, prezzemolo, cavolo, asparagi, verza, cicoria e cavolo.
Come riconoscere i prodotti biodinamici? Marchi e certificazioni
Come riconoscere un prodotto biodinamico? Tutti i prodotti ottenuti con coltura biodinamica sono certificati dall’Organizzazione Demeter International, presente in 78 Paesi in tutti i continenti.
L’agricoltura biodinamica in Italia è rappresentata da Demeter Associazione Italia che garantisce il marchio esclusivamente alle aziende associate che seguono le tecniche di coltivazione prestabilite dai parametri.
Tutti i prodotti biodinamici con marchio Demeter hanno la garanzia 100% dell’origine biodinamica. Inoltre, in Europa, tutte le aziende biodinamiche sono soggette anche al controllo per la conformità all’agricoltura biologica (Reg. CE 834/2007). In altre parole, tutte le aziende biodinamiche sono anche biologiche e sono soggette a un doppio controllo: ne deriva una doppia etichetta e quindi una doppia garanzia di qualità bio.
(Foto: Demeter.it)
Qual è differenza tra agricoltura biologica e biodinamica? La vera differenza risiede proprio nella valenza legale: se per la certificazione biologica ci sono leggi europee come il Regolamento 834/07, per l’agricoltura biodinamica non esistono leggi precise, ma un’unica organizzazione ufficiale (Demeter) che attesta la provenienza biodinamica di ogni prodotto. Inoltre, l’agricoltura biologica, diversamente da quella biodinamica, non si basa su preparati e calendario lunare.
Agricoltura biologica e agricoltura biodinamica vantaggi: perché scegliere i prodotti bio
Ecco quali sono i 3 vantaggi fondamentali dei prodotti biologici e biodinamici:
- Sono privi di residui di sostanze tossiche, hanno una migliore condizione igienico-sanitaria;
- Sono ricchi di sali minerali e vitamine, poiché coltivati esclusivamente con prodotti e sostanze di origine organica;
- Sono prodotti in modo sostenibile e salvaguardano il territorio, poiché per coltivarli non si utilizzano concimi, fertilizzanti e pesticidi sintetizzati o chimici.
