
Allarme siccità Monte Bianco: manca acqua e il rifugio Gonella chiude
Siccità Monte Bianco: manca l’acqua e il caldo record di questa torrida estate ha sciolto la neve anche a 3.000 metri d’altezza.
Il Rifugio Gonella si trova a 3071 metri d’altezza sulla via Italiana al Monte Bianco ed è sempre stato il punto di partenza degli escursionisti per raggiungere le cime dei ghiacciai, ma quest’anno la siccità è stata così forte da far mancare l’acqua anche in alta quota.
Siccità Monte Bianco, dove manca l’acqua e i ghiacci si stanno sciogliendo a ritmi incredibilmente veloci, il lago di Bracciano si sta prosciugando e le temperature estive stanno raggiungendo record mai visti, tanto che gli esperti dicono che quella del 2017 è l’estate più torrida di sempre.
Siccità e mancanza d’acqua sono le conseguenze dei cambiamenti climatici del nostro Pianeta, che sta diventando sempre più caldo e sempre meno sostenibile. Sentiamo parlare tutti i giorni di questi temi, eppure non riusciamo a capirne l’effettiva portata finché non li vediamo con i nostri occhi.
Così ora vedere il Monte Bianco, la montagna più alta d’Europa, senza neve ci lascia davvero senza fiato.
Questa infatti è storicamente una delle più vaste zone alpine ricoperte da ghiacci in Europa, che negli ultimi anni si stanno sciogliendo, come rivelano le costanti e attente misurazioni fatte dai geologi per studiare l’andamento e la portata del fenomeno che sta provocando una crisi idrica non solo per i paesi che si trovano nelle vicinanze, ma anche per tutti i comuni e le aziende che producono e distribuiscono acqua minerale.
Una cosa simile potrebbe capitare anche su altre montagne, come nel territorio delle Alpi Marittime dove nasce una delle acque più bevute in Italia, acqua Sant’Anna.
Sul versante Italiano della montagna, la situazione è davvero drammatica e così il Rifugio Gonella non ha potuto far altro che anticipare la chiusura. Da giorni ormai non c’era più acqua per lavarsi, né per cucinare. Il rifugio prendeva l’acqua che gli serviva per far funzionare la sua attività dai nevai intorno alle montagne, che però si sono esauriti.
Rifugio Gonella prima
Rifugio Gonella oggi
I ghiacciai del Miage e del Dôme sono diventati impraticabili dagli alpinisti per via dei troppi crepacci aperti, che una volta erano ricoperti dalla neve. Così i gestori del rifugio, Mauro Bianchi e Davide Gonella, hanno così deciso di chiudere la stagione in anticipo, perdendo più di due mesi di lavoro.
Ad un’intervista alla Repubblica, Davide Gonella afferma che ” l’acqua ha iniziato a scarseggiare seriamente già nelle scorse settimane. Siamo andati avanti un po’ con le riserve delle cisterne, ma poi è diventata una situazione davvero al limite. Negli ultimi dieci giorni ce la siamo cavata con quello che avevamo a disposizione, garantendo il minimo indispensabile, il servizio dei bagni, un po’ d’acqua per lavarsi la faccia e poi per pulire le pentole e qualche piatto. Dopodiché siamo rimasti a secco“.
La situazione dunque è grave non solo per il problema della mancanza d’acqua, ma anche per il turismo nelle Alpi che negli ultimi anni è in crescita per via della tendenza a ricercare luoghi meno affollati, a contatto con la natura e con una cultura più genuina e sostenibile.
