
Alligatore e coccodrillo americano: caratteristiche, differenze, quando e dove vederli
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Alligatore: non chiamatelo coccodrillo americano
Simili ma diversi, alcuni animali si somigliano ma in realtà nascondono profonde differenze. È il caso dell’elefante africano versus l’elefante asiatico o dell’alligatore e del coccodrillo americano che spesso vengono confusi perché apparentemente uguali.
L’alligatore e il coccodrillo americano pur appartenendo entrambi alla classe Reptilia e all’ordine Crocodilya hanno precise caratteristiche che li distinguono l’uno dall’altro rendendoli unici e non interscambiabili. Inoltre, conoscere l’habitat in cui vivono i due animali è un aiuto in più per comprendere le differenze tra le specie.
Spesso le parole alligatore e coccodrillo vengono utilizzate come sinonimi, in realtà si tratta di due animali molto diversi che sono spesso confusi tra loro a causa della forte somiglianza.
Distinguere le due specie è però possibile se si studiano le caratteristiche morfologiche degli animali e le differenti zone del mondo in cui vivono. Inoltre, è utile ricordare che anche il caimano è erroneamente identificato come coccodrillo nonostante le evidenti differenze fisiche, comportamentali e di habitat che restituiscono il ritratto di un animale completamente diverso dagli altri due.
L’evoluzione dell’alligatore risale alla fine dell’era mesozoica, il periodo compreso tra Paleozoico e Cenozoico, e alcuni esemplari primitivi comparvero nel Cretaceo superiore in Europa circa 70 milioni di anni fa, prima di scomparire dal vecchio continente durante l’epoca geologica chiamata Pliocene.
In Nordamerica invece all’alba della fine del Cretaceo erano già molto diffusi e qui nacquero numerose specie di varie dimensioni. Infine, durante l’era conosciuta con il nome di Cenozoico gli alligatori si svilupparono anche nelle terre del Sudamerica dando vita ad alcune specie giganti, poi estinte, come il Purussaurus e il Mourasuchus.
Protagonista di antichi racconti come El hombre caiman conosciuto in tutta la Colombia, l’alligatore è ancora oggi la star di una delle leggende urbane più famose al mondo che lo vedono vivere nelle fogne d’importanti città come New York. Il motivo? Nel corso degli anni molta gente avrebbe comprato dei cuccioli durante i viaggi alla scoperta delle terre in cui vive l’animale, come ad esempio la Florida, ma quando gli alligatori hanno iniziato a crescere se ne sono liberati attraverso lo scarico del wc. Si tratta naturalmente di storie alimentate dalla fantasia popolare che hanno però ispirato film di grande successo come Alligator e Lake Placid.
Volete saperne di più sulle differenze tra alligatore e coccodrillo americano e scoprire dove e quando vederli? Nella nostra guida trovate tutte le risposte che state cercando.
Alligatore: quali sono le differenze con il coccodrillo americano
Vengono spesso confusi l’uno con l’altro, ma il coccodrillo americano e l’alligatore sono animali simili solo in apparenza. Appartengono entrambi alla classe Reptilia e all’ordine Crocodylia, ma se il primo rientra nella famiglia Crocodylidae, il secondo è invece membro della famiglia degli Alligatoridae.
Le differenze però non si fermano qui, scopriamo insieme cosa distingue un alligatore dal coccodrillo americano.
Le caratteristiche dell’alligatore
- Muso: a differenza del coccodrillo americano ha un muso più ampio, a forma di “u” e una testa più larga e corta. La mandibola inferiore è più piccola rispetto a quella superiore e quindi i denti inferiori risultano appena visibili quando la bocca è totalmente chiusa.
- Zampe: gli arti sono corti e robusti con dita palmate a differenza di quelle del coccodrillo dall’aspetto più frastagliato.
- Colore: le tonalità della pelle sono più scure rispetto al coccodrillo americano e si avvicinano a una combinazione di colori che va dal nero al verdastro.
- Peso: gli alligatori maschi possono arrivare a pesare 400-500 kg una volta raggiunta la maturità, mentre le femmine si aggirano sui circa 200-250 kg.
- Nome e specie: deriva dallo spagnolo el lagarto, ovvero la lucertola, attraverso l’inglese alligator e oggi sono due le specie di alligatori conosciute: quella americana, con animali che misurano circa 4 metri, e il piccolo alligatore cinese che vive principalmente nel fiume Yangtza conosciuto anche con il nome di Fiume Azzurro.
Le caratteristiche del coccodrillo americano
- Coda: lunga, robusta e coperta di squame con una serie di scudi ossificati che interessano anche la zona della schiena.
- Muso: allungato e composto da un paio di potenti fauci. Ha una forma che ricorda quella della lettera “v”e quando la bocca è chiusa si possono vedere i denti sia della parte superiore, sia di quella inferiore.
- Narici, occhi e orecchie: si trovano nella parte superiore della testa, caratteristica che gli permette di mimetizzarsi più facilmente poiché il resto del corpo resta nascosto in acqua durante gli appostamenti e i successivi attacchi.
- Colore: a differenza delle tonalità più scure tipiche dell’alligatore, il coccodrillo americano ha sfumature grigiastre o verde oliva.
- Peso e lunghezza: i cuccioli sono lunghi circa 27 cm e pesano 60 g mentre un maschio adulto arriva a misurare anche 5-6 m per un totale di 900kg. Le femmine della specie sono invece più piccole.
Alligatore: quando e dove vedere l’alligatore e il coccodrillo americano
Anche l’habitat è un fattore che aiuta a comprendere meglio le differenze tra due specie che per forme e colori non possono non richiamare alla memoria i primi e più antichi abitanti del pianeta terra: i dinosauri.
Se l’alligatore vive nelle regioni sud-orientali degli Stati Uniti, dalla Carolina al Texas, i coccodrilli preferiscono le zone del Messico meridionale e del Sud America fino al Perù e al Venezuela. Non di rado, il coccodrillo americano lo si trova anche nelle isole caraibiche come Cuba, Giamaica, Hispaniola e Grand Cayman, oltre alle grandi Antille e alle indie occidentali. Negli Stati Uniti invece se ne registra la presenza nelle zone di Porto Rico, della Florida e nella Baia di Tampa.
A differenza degli alligatori i coccodrilli americani mal sopportano le temperature fredde e vivono unicamente nelle acque tropicali per questo preferiscono le zone degli Stati Uniti del Sud. Nel 2009 a causa di un inverno particolarmente freddo sono stati addirittura registrati ben 150 decessi di coccodrilli americani in condizioni selvatiche.
Gli alligatori invece preferiscono le acque dolci di laghi, paludi e fiumi, ma si possono trovare anche in acque salmastre. Amano le temperature miti tuttavia sono in grado si sopravvivere anche sotto lo zero.
