
Arriva la cartella solare che illumina le notti Africane
Grazie alla Repurpose Schoolbag, i bambini dell’Africa sub-sahariana possono utilizzare l’energia solare accumulata durante il giorno per avere la luce necessaria per fare i compiti la sera.
In Africa il sole è una risorsa illimitata e gratuita: partendo da questo principio la Rethaka Ltd, un’organizzazione for-profit che ha sede a Rustenburg, in Sudafrica, ha pensato di farne buon uso, inventando una cartella speciale per bambini.
La Schoolbag, fatta di un tessuto plastico riciclabile, durevole, impermeabile e resistente alle alte temperature, ha una cellula solare che si ricarica, mentre il bambino che lo indossa cammina per andare a scuola. Ci sono zone in cui i piccoli studenti devono marciare ogni giorno per 11 chilometri per poter raggiungere le aule.
I raggi del sole accumulati si trasformano in una lampadina che dura fino a 12 ore, utile per fare i compiti nei momenti di poca o scarsa luce. Si risparmia così l’illuminazione alimentata a cherosene, costosa e inquinante, o l’uso di candele.
La cartella, inoltre, è retroriflettente, e diventa una sorta di “giubbino” di sicurezza per i bambini in marcia già alle prime luci dell’alba.
Tra le finaliste per il premio Cartier
La start-up che ha ideato e realizzato le cartelle solari è una squadra tutta al femminile, alla cui guida c’è Thato Kgatlhanye, una giovanissima laureata in management che è stata tra le donne finaliste in gara per il Cartier Women’s Initiative Awards 2015, un premio prestigioso che ogni anno sovvenziona sei progetti che “cambiano il mondo”, uno per ogni continente.
Come sostenere l’iniziativa
Sul sito del progetto, oltre alla spiegazione sul funzionamento e alla descrizione del team di lavoro, è possibile trovare le informazioni utili per promuovere e sostenere l’idea; le Schoolbag non vengono commercializzate, ma donate ai piccoli studenti che ne hanno necessità. In tal modo, magari, non ci saranno più bambini costretti a fare i compiti per strada, sotto la luce di un lampione.
