
Cactus: le 10 tipologie più belle da coltivare in vaso
Indice dei contenuti
Cactus: dai fumetti ai tattoo la pianta simbolo dell’amore fedele
Se la rosa è il fiore simbolo dell’amore passionale, il cactus nel linguaggio dei fiori rappresenta la fedeltà e il sentimento duraturo. Piante ornamentali per eccellenza, i cactus possono essere coltivati anche in vaso e prendersene cura è davvero facile grazie alla loro incredibile adattabilità a differenti climi e temperature.
Forme originali e fiori di diversa grandezza e colore, i cactus non sono solo piante dalle spine forti e robuste. Scopriamo insieme i dieci tipi di cactus perfetti da coltivare in vaso per creare un rilassante angolo verde nel nostro appartamento o in ufficio, in terrazzo o sul balcone.
Una delle dichiarazioni d’amore più utilizzate dagli amanti moderni è tratta dall’opera a fumetti Peanuts di Charles M. Schulz e recita: “Ti abbraccerei anche se tu fossi un cactus ed io un palloncino”.
Simbolo di un amore profondo e appassionato, oggi il cactus è tra i tatuaggi più richiesti che si ispirano alla natura grazie alle sue caratteristiche associate a virtù come il coraggio e la resilienza poiché la pianta è capace di sopravvivere in zone semi deserte e in ambienti caldo-umidi come quelli della foresta tropicale e subtropicale. Inoltre, alcune specie sono particolarmente diffuse anche in Canada e Patagonia, in particolare nelle steppe e nelle praterie, mentre la Rhipsalis baccifera nasce spontanea nell’Africa centrale, in Madagascar e nello Sri Lanka. In Italia invece la specie più conosciuta è chiamata Opuntia ficus-indica e si trova principalmente in Sicilia, Calabria, Liguria, Puglia e Sardegna e nelle zone più calde e soleggiate della costa. Sempre nel Sud Italia si trovano anche esemplari di Cereus e la Hylocereus.
Le forme originali e spesso divertenti rendono il cactus una pianta coltivata per scopi ornamentali, ma alcune specie producono frutti commestibili come il fico d’india, utilizzato da ormai molti anni nelle cucine di tutto il mondo. Il fico d’india è il frutto dell’ Opuntia ficus-indica diffusa nell’Italia del Sud ma originaria del Messico, dove veniva coltivata e commercializzata sin dai tempi degli Aztechi che la consideravano una pianta sacra. In Europa la specie arriva grazie a Cristoforo Colombo e intorno alla metà del 1500 viene dettagliatamente descritta nell’opera Historia general y natural de las Indias dello storico e naturalista spagnolo Gonzalo Fernández de Oviedo y Valdés.
La grande adattabilità della pianta la rende perfetta per creare un piccolo e rilassante angolo green a casa e in ufficio e prendersene cura è davvero facile. Ciò che dobbiamo tenere in considerazione per coltivare correttamente il cactus è l’esposizione alla luce del sole in base alle esigenze delle varie specie, le proporzioni e il materiale del vaso scelto, il terriccio e il giusto apporto di acqua.
Nella nostra guida vi consigliamo i dieci tipi di cactus più belli da coltivare in vaso.
Cactus: dieci specie da coltivare in vaso
Comunemente chiamate piante grasse, i cactus appartengono alla famiglia di piante succulente ovvero specie capaci di vivere in ambienti aridi grazie all’accumulo di acqua presente all’interno dei tessuti succulenti.
Sono circa 3000 le specie di Cactaceae, il nome scientifico dei cactus, e 120 i generi, mentre l’ordine di riferimento è quello delle Caryophyllales che comprende anche barbabietole, spinaci, amaranto, garofani, rabarbaro, grano saraceno, piombaggine e bougainvillea.
Scopriamo insieme quali sono le dieci tipologie di cactus più belle da coltivare in vaso.
1) Echinopsis chamaecereus: diffusa nelle regioni del Sud America, è una pianta caratterizzata da cespuglietti compatti e rami di lunghezza variabile. Il colore verde pallido può assumere sfumature giallo-rosso in base all’esposizione solare mentre i fiori, ad imbuto, sono di coloro rosso-arancio e i rami hanno spine molto piccole il cui numero varia dalle dodici alle quindici.
2) Haworthia fasciata zebra: detto anche cactus zebra per le particolari striature in rilievo sulle foglie che sono molto simili a quelle della pianta di Aloe. In genere non supera i 20 cm di altezza, richiede poca acqua, anche in estate, e preferisce le zone in semi ombra poiché spesso cresce vicino alle rocce.
3) Mammillaria: il nome deriva dalla parola greca “mamilia” che significa mammella in riferimento alla forma dei tubercoli. Di questo genere di pianta si contano circa 185 specie che necessitano di un’esposizione in pieno sole o soleggiata in base alle caratteristiche e alla struttura della specie. Le fioriture sono due, una nel periodo primaverile e una tardo estiva-autunnale.
4) Aporocactus Flagelliformis: originaria delle regioni del centro America e particolarmente diffusa in Messico, è stata una delle prime piante di cactus americano importate in Europa. Il nome deriva dalla parola greca “áporos” che significa impenetrabile in riferimento all’intreccio creato dai numerosi fusti pendenti ricoperti di spine sottili che ne fanno una meravigliosa pianta a cascata. I fiori, rosa o rossi, sbocciano in primavera-estate.
5) Cereus: dalla caratteristica forma a colonna, è una pianta diffusa nell’America centro-meridionale e nelle Indie occidentali che si sviluppa in altezza e può raggiungere anche i 10-12 m nonostante la crescita lenta. I fiori di color rosa, bianco o rossi, sono spesso profumati, hanno lunghi stami gialli e sbocciano in primavera-estate.
6) Cactus di Natale: è l’alternativa perfetta alla classica Stella di Natale perché questa specie di cactus fiorisce proprio intorno al periodo natalizio e i suoi splendidi fiori hanno colori che vanno dal rosso al viola passando per il rosa, il giallo e l’arancio. Originario del Brasile e di alcune zone dell’America Latina, il cactus di Natale può vivere per circa 20-30 anni.
7) Echeveria: la particolarità di questa pianta sono le foglie piatte e carnose disposte a rosetta il cui colore può variare in base alla specie e assumere sfumature verde-grigio, verde chiaro o addirittura rossastre. Il nome è un omaggio al botanico, naturalista e pittore messicano Atanasio Echeverría y Godoy famoso per i suoi dipinti dedicati al mondo della natura.
8) Eulychina saint-piena Spiralis: comunemente detta Eulicnia a spirale, è una pianta la cui sagoma ricorda quella di una colonna. Può assumere quattro forme differenti che prendono il nome di forma mostruosa, la più comune, forma discoidale, con dischi verdi posti uno sopra l’altro, forma a spirale, piuttosto rara, forma crestata, un mix di mostruosa, discoidale e spirale, anche questa piuttosto rara.
9) Epiphyllum: detta anche Lingua di Suocera, è una pianta originaria delle foreste tropicali dell’America centrale con fusti stretti e dentati e bellissimi fiori di diverso colore che vivono però solo un giorno e una notte. Il nome deriva da una credenza popolare secondo cui la pianta cresce proporzionalmente alla capacità che le suocere hanno di parlare male dei generi alle spalle.
10) Ferocactus Orrido: originaria del Messico con particolare riferimento alla zona della Baja Californiana, il Ferocactus Orrido è diffuso anche nelle zone desertiche degli Stati Uniti e più precisamente in California, Nevada, New Messico, Texas e Utah. La pianta ha una forma sferica con spine dure, dritte e molto robuste, leggermente uncinate in punta e di color rosso, rosso-marrone o gialle. Il colore dei fiori varia dal rosso al giallo, dall’arancione al viola.
