Cambiamenti climatici: storia, cause e conseguenze

Cambiamenti climatici: storia, cause e conseguenze

Cambiamenti climatici: tutto ciò che devi sapere

Sentiamo spesso parlare di mutamenti climatici e dei loro effetti distruttivi sul nostro Pianeta: ma che cosa si intende per cambiamento climatico?

La climatologia indica con il termine “cambiamenti climatici” tutte le variazioni in ambito clima terrestre di uno o più parametri ambientali e climatici nei loro valori medi: stiamo parlando di temperature, livelli di piovosità, sviluppo della biodiversità e di tutti i parametri naturali caratteristici del nostro Pianeta.

Ma, la United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) utilizza il termine “mutamenti climatici” solo per indicare le variazioni climatiche prodotte dall’intervento dell’uomo, in particolar modo dall’alterazione dell’effetto serra mediante l’immissione di gas serra nell’atmosfera dovuta all’attività industriale.

Infatti, tutti i cambiamenti dovuti a cause naturali vengono indicati con il termine “variabilità climatica”. La differenziazione tra mutamenti derivanti da attività umane e cambiamenti naturali è fondamentale per evidenziare come l’intervento degli individui abbia influenzato negativamente l’ambiente che ci circonda.

I cambiamenti climatici rappresentano oggi una delle più pericolose minacce per il nostro Pianeta. Queste alterazioni stanno gradualmente sconvolgendo e distruggendo gran parte degli ecosistemi terresti con conseguente perdita della biodiversità animale e vegetale.

Ma quali sono le cause del cambiamento climatico? Quando ha avuto origine questo fenomeno? E quali sono le conseguenze? Scopriamolo insieme.

Cambiamento climatico

 

Fenomeno dei cambiamenti climatici: storia e studi scientifici

Come abbiamo già detto, il fenomeno dei cambiamenti climatici è strettamente legato all’alterazione dell’effetto serra da parte dell’uomo. Principale responsabile di questo mutamento è l’Anidride carbonica (CO2), uno dei gas serra più distruttivi per il nostro Pianeta e costantemente immesso nell’atmosfera a causa dell’attività industriale.

La scoperta del fenomeno del riscaldamento globale risale al termine del 19° secolo: infatti, proprio in questo periodo il premio Nobel per la chimica Svante Arrhenius illustrò per la prima volta la teoria che affermava che la presenza di CO2 nell’atmosfera avrebbe potuto incidere sul clima causando un cambiamento dei valori della temperatura media.

La veridicità della ricerca fu presto verificata: basti pensare che la concentrazione di CO2 nell’aria è passata da un valore di 280 ppm – registrato prima della rivoluzione industriale dell’800 – a un valore di 400 ppm nel 2017. Infatti, l’anno 0 dei cambiamenti climatici è indicato proprio con l’inizio della rivoluzione industriale e l’azione dell’uomo sull’ecosistema terrestre.

Il 5° Report sui cambiamenti climatici dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) evidenzia ulteriormente il legame esistente tra inquinamento e cambiamenti climatici e azione umana:

“Il riscaldamento del sistema climatico è inequivocabile, e, dal 1950, molti dei cambiamenti osservati sono senza precedenti nei precedenti decenni e millenni. L’atmosfera e gli oceani si sono riscaldati, la massa di neve e ghiaccio è diminuita, il livello del mare è aumentato, e le concentrazioni di gas a effetto serra sono aumentate”.

Il valore record di CO2 nell’atmosfera è stato toccato nel 2019 con ben 412 ppm, ma le previsioni evidenziano che questi valori risultano in continua crescita.

CO2 nell'aria

Foto: curva di crescita esponenziale relativa alla presenza di CO2 nell’atmosfera

Negli ultimi anni i valori di crescita hanno toccato uno sviluppo esponenziale che sta incidendo sempre più prepotentemente sulla temperatura media nel nostro Pianeta. Infatti, ogni anno vengono immesse nell’atmosfera circa 41 miliardi di tonnellate di CO2 a causa dell’attività industriale. Le stime indicano che entro il 2035 il livello di concentrazione di CO2 nell’aria potrebbe raggiungere i 550 ppm: quali potrebbero essere le conseguenze? Scomparsa di ghiacciai, acidificazione degli Oceani e perdita completa di habitat naturali e biodiversità.

 

Cambiamenti climatici cause

Quali sono le cause del cambiamento climatico? Certamente questo fenomeno ha delle cause naturali, quali le correnti oceaniche o le eruzioni vulcaniche, ma il fenomeno del riscaldamento globale, principale protagonista del Climate Change attuale, ha una causa più influente delle altre: l’azione dell’uomo.

Infatti, il riscaldamento globale si può riassumere nell’emissione eccessiva di gas serra nell’atmosfera dovuta non solo all’azione naturale, bensì soprattutto all’attività umana. A partire dall’agricoltura e dalla deforestazione per arrivare all’emissione di gas serra, l’uomo influisce da sempre sul clima del nostro Pianeta.

Prima di scoprire quali sono le principali attività umane più incidenti sul riscaldamento globale, è indispensabile sapere quali sono i gas serra, ovvero i gas responsabili del cambiamento climatico e quindi dell’effetto serra.

Cos’è l’effetto serra? Semplicemente il processo naturale che riscalda il pianeta mediante la presenza di alcuni gas nell’atmosfera. Questi gas sono in grado di trattenere le radiazioni solari nell’atmosfera impedendo loro di tornare nello spazio. Ma, la presenza eccessiva di questi gas risulta dannosa per la Terra causando il riscaldamento globale.

Cambiamenti climatici cause

I gas serra maggiormente responsabili del riscaldamento globale sono:

  • Anidride carbonica – CO2: è responsabile del 63% del riscaldamento globale causato dall’uomo;
  • Metano – CH4: è responsabile del 19% del riscaldamento globale causato dall’uomo, ma ha un effetto molto più dannoso della CO2 sull’atmosfera;
  • Ossido di azoto – NO2;
  • Ozono – O3;
  • CFC, ovvero gas di derivazione chimica.

Quali sono le attività umane che producono maggiori emissioni di gas serra nell’atmosfera alimentando e velocizzando il fenomeno dell’effetto serra?

  • Combustione di combustibili fossili al fine di ottenere energia e alimentare i trasporti: produce CO2 in grande quantità;
  • Deforestazione: le foreste, soprattutto quelle tropicali, immagazzinano una grande quantità di CO2. Abbattendole la quantità di gas immagazzinato viene liberata nell’atmosfera;
  • Agricoltura e allevamento: l’agricoltura è una delle principali cause della deforestazione, mentre l’allevamento produce grandi quantità di metano mediante la fermentazione enterica e la gestione di deiezioni.

 

Cambiamenti climatici conseguenze

Il cambiamento climatico porta con sé conseguenze a dir poco preoccupanti per il nostro Pianeta. Scopriamo insieme quali sono:

  • Scioglimento delle calotte polari e dei ghiacciai perenni: basti pensare che nell’ultimo anno in Antartide si sono registrate temperature da record. Numerosi ghiacciai perenni, come quello di Eagle Island, si stanno sciogliendo e molti orsi polari stanno perdendo il proprio habitat naturale;
  • Aumento del livello dei mari causato dallo scioglimento dei ghiacciai con conseguente rischio inondazioni;

Cambiamento globale conseguenze

  • Aumento in frequenza e intensità dei fenomeni metereologici estremi: basti pensare che negli ultimi 10 anni alluvioni e terremoti hanno causato danni in modo insolitamente frequente;
  • Aumento siccità e rischio incendi: l’Australia con la devastazione delle foreste ne è la prova tangibile;
  • Distruzioni e variazioni negli habitat naturali degli animali;
  • Estinzione di specie e perdita della biodiversità: basti pensare ai koala in via di estinzione in Australia o agli orsi polari in Antartide;
  • Acidificazione degli Oceani con danni all’ecosistema marino: dal 2008 al 2018 gli Oceani hanno assorbito circa il 23% delle emissioni di CO2 con conseguente acidificazione del Ph e pericolo per numerose specie marine.

 

Cambiamenti climatici e misure di miglioramento in Europa

Quelle sopra elencate sono le più importanti e disastrose conseguenze che il riscaldamento globale e il cambiamento climatico stanno manifestano sul nostro Pianeta. Per rallentare l’azione di questi fenomeni e ridurre le emissioni di gas serra sono stati presi alcuni provvedimenti indispensabili a livello Europeo e internazionale.

Infatti, l’obiettivo più recente a livello europeo riguarda il raggiungimento di un livello di emissioni di CO2 minore del 20% rispetto a quello registrato nel 1990. Per il 2030 il livello prefissato sarà del -30%. Per raggiungere questi importanti risultati l’Unione Europea si è impegnata a promuovere diverse normative e regolamentazioni: sono stati fissati dei livelli di emissione massimi per ogni settore, sono state condivise politiche per l’utilizzo di energie di tipo rinnovabile e misure di incentivazione volte a promuovere servizi di mobilità sostenibile e riutilizzo di materie prime.

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