Foglia artificiale produce metanolo da CO2

Carburante green ottenuto da CO2 grazie a una foglia artificiale

Una foglia artificiale permette di trasformare la CO2 in carburante: l’Università di Waterloo emula il processo di fotosintesi. Niente glucosio, si produce metanolo

Novembre 2019: è in arrivo una vera e propria rivoluzione green. La notizia arriva dalla rivista Nature Energy dell’Università di Waterloo in Belgio: una foglia artificiale prodotta in laboratorio può produrre carburante mediante fotosintesi.

Un nuovo carburante naturale è stato scoperto dall’Università belga di Waterloo grazie ad una foglia artificiale realizzata in laboratorio. Infatti, mediante il processo di fotosintesi questa particolare foglia riesce a trasformare l’anidride carbonica (CO2) in metanolo anziché in glucosio. Il Prof. Yimin Wu, coordinatore della ricerca universitaria, spiega: “La nostra foglia imita il processo di fotosintesi, ma invece di produrre glucosio e ossigeno emette metanolo e ossigeno”. Questo processo innovativo costituisce una vera e propria rivoluzione per il mondo ecosostenibile.

Come si è giunti a un simile risultato? La vera chiave del processo si identifica con l’ossido rameoso, una polvere di colore rosso derivata dal rame che in natura esiste come cuprite. Il processo è il medesimo della fotosintesi, ma con l’aggiunta di questa sostanza. Infatti, quando l’acqua raggiunge una temperatura specifica, unita a CO2 e colpita da luce solare (durante l’esperimento simulata in laboratorio), l’aggiunta dell’ossido rameoso al composto permette di arrivare alla produzione naturale di ossigeno e metanolo. Proprio come nella fotosintesi, anche con questa foglia artificiale, si otterrà ossigeno in modo naturale, mentre l’anidride carbonica verrà trasformata in metanolo, di seguito raccolto mediante evaporazione.

Il prossimo passo dei ricercatori? Riuscire a intensificare la produzione di questa sostanza per poi brevettarla a fini commerciali. In questo modo l’anidride carbonica, grande responsabile dell’attuale cambiamento climatico e surriscaldamento globale, potrebbe essere impiegata per produrre un vero e proprio carburante alternativo. L’impatto ambientale sarebbe minimo in quanto la sostanza non deriverebbe più da combustibili fossili, bensì da un processo esclusivamente naturale.

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