Civita di Bagnoregio perché è chiamata la città che muore

Civita di Bagnoregio: “la città che muore” da visitare almeno una volta nella vita

Civita di Bagnoregio: il paese destinato a scomparire

Civita di Bagnoregio è la destinazione ideale per chi ama il soul trekking e per tutti coloro che vogliono organizzare un viaggio all’insegna del turismo sostenibile e responsabile

Meta perfetta per gli appassionati di trekking Italia, Civita di Bagnoregio è il bellissimo comune che sorge nel cuore della regione storica della Tuscia. Soprannominato “la città che muore”, il paese custodisce un patrimonio storico e culturale che ne fanno uno dei borghi più belli d’Italia.

Nella lista dei numerosi luoghi incredibili da vedere almeno una volta nella vita ci sono destinazioni internazionali come Santiago de Compostela e l’Islanda e famosi borghi italiani ricchi di storia come Civita di Bagnoregio soprannominato “la città che muore”.

Situata al confine tra le regioni di Lazio e Umbria, Civita è una frazione del comune di Bagnoregio in provincia di Viterbo e si trova nella valle dei calanchi, circondata a ovest dal lago di Bolsena, tra le tappe della celebre Via Francigena, e a est dalla valle del Tevere conosciuta anche con i nomi di Alta Valtiberina, Val Tiberina o Alta Valle del Tevere.

Il territorio di Civita è formato da due valli principali chiamate Fossato del Rio Torbido e Fossato del Rio Chiaro, due zone un tempo attraversate dalla strada che univa il lago di Bolsena all’Alta Valtiberina. La veloce erosione del suolo, a cui oltre al lavoro dei torrenti e degli gli agenti atmosferici ha contribuito il disboscamento, caratterizza un luogo oggi abitato da poco più di dieci persone.

Il paese è raggiungibile unicamente a piedi, percorrendo il lungo ponte in cemento armato costruito nel 1965 dopo l’abbattimento di quello in muratura che fu distrutto dai tedeschi durante la Seconda Guerra mondiale.

Nonostante il fragile equilibrio Civita di Bagnoregio è visitato ogni anno da più di settecento mila persone che arrivano da ogni parte del mondo per immergersi nella meravigliosa atmosfera del paese dove, nella seconda metà del Duecento, nacque San Bonaventura da Bagnoregio.

San Bonaventura, al secolo Giovanni Fidanza, cardinale, filosofo e teologo italiano è uno dei più importanti biografi di San Francesco d’Assisi. La storia racconta che nei giorni in cui il Poverello d’Assisi era in visita a Civita, i genitori del futuro santo di Bagnoregio chiesero al francescano di benedire il bambino poiché gravemente malato. Il piccolo Giovanni guarì e la grotta dove Francesco alloggiava, un’antichissima tomba etrusca trasformata nel Medioevo in una cappella, fu il teatro della miracolosa guarigione e in seguito venne ribattezzata Grotta di San Bonaventura.

Paesaggi mozzafiato e un passato antichissimo fanno di Civita di Bagnoregio un borgo incantato destinato però a scomparire. Scopriamo insieme la storia del piccolo paese e quali sono i sei motivi che lo rendono uno dei borghi più affascinanti del Bel Paese.

Civita di Bagnoregio la storia del borgo

Civita di Bagnoregio: cosa resta di una storia antica

Per immergersi nella storia del borgo di Civita di Bagnoregio è necessario tornare indietro a più di 2500 anni fa quando gli etruschi fondarono il famoso borgo della penisola italiana.

Se oggi è la porta di Santa Maria, detta anche “della Cava”, l’ingresso principale al paese, un tempo era possibile accedere alla frazione di Bagnoregio attraversando una delle cinque porte di cui però non vi è più traccia. Nel corso dei secoli le frane, i terremoti e l’erosione del terreno su cui sorge il paese hanno segnato il destino non solo delle antiche porte d’ingresso alla città ma anche di palazzi e torri diventati polvere. Inoltre, l’instabilità del territorio è tra le cause dello spopolamento del borgo in passato caratterizzato da un centro abitato più grande che ora conta poco più di dieci persone.

Le testimonianze del periodo etrusco sono numerose soprattutto nella zona chiamata San Francesco vecchio, dove sorge una piccola necropoli. Un’area in cui è possibile visitare il simbolo di Civita ovvero la grotta di San Bonaventura, una tomba a camera etrusca in cui, secondo la leggenda, San Francesco d’Assisi guarì il bambino Giovanni Fidenza divenuto poi San Bonaventura, figura di spicco della Chiesa cattolica e anglicana e canonizzato da Papa Sisto IV nel 1482.

Altra traccia della fase etrusca è il Bucaione, un tunnel profondo, oggi non agibile, che consente l’accesso alla Valle dei Calanchi direttamente dal paese.

Alla dominazione etrusca seguì quella romana nel 265 a.C. e la ripresa delle opere di canalizzazione delle acque piovane e del contenimento dei torrenti già avviate dagli etruschi. È importante specificare che i problemi legati all’instabilità del territorio di Civita erano noti anche alla popolazione etrusca e romana che dovettero fronteggiare le numerose difficoltà legate a un luogo in cui i fenomeni sismici erano frequenti.

Civita di Bagnoregio: i 6 luoghi più importanti della città

È magica l’atmosfera che si respira camminando tra gli stretti vicoli della frazione di Bagnoregio, un luogo che sembra sospeso nel tempo e ogni anno richiama migliaia di turisti da tutto il mondo curiosi di conoscere la storia di un borgo tanto fragile quanto affascinante.

Ecco quali sono i sei luoghi imperdibili del borgo, proposti anche dal sito ufficiale di Civita di Bagnoregio.

1) Porta Santa Maria: è l’unica porta d’ingresso al paese sopravvissuta a frane e terremoti ed è conosciuta anche con il nome di Porta Cava. Di epoca etrusca, è intagliata nel tufo ed è chiamata Porta Santa Maria perché si trova vicino alla chiesa costruita in onore della Madonna. Del Medioevo è invece l’arco gotico mentre le croci incise sulle pareti sono probabilmente il segno del passaggio dei cavalieri Templari di ritorno dalla Terra Santa. Infine, i bassorilievi in pietra, posizionati sui lati della porta, celebrano la vittoria degli abitanti di Civita sulla famiglia del Monaldeschi nell’anno 1457.

2) Casa di San Bonaventura: sono poche e scarne le notizie sulla trasformazione, avvenuta nel 1524, di parte della casa di San Bonaventura in chiesa. Della casa, ridotta in rovina a causa dei continui crolli che hanno interessato la zona nel corso dei secoli, resta una scala in ferro sospesa nel vuoto e quindi non agibile al pubblico.

3) Chiesa di San Donato: situata di fronte all’antico palazzo comunale del paese, la chiesa d’impronta romanica risale al V secolo. All’interno è custodito lo splendido crocifisso ligneo di scuola donatelliana che in base al punto da cui lo si osserva sembra avere un’espressione differente. Un’antica storia popolare racconta che un’anziana signora si recava tutti i giorni in chiesa per pregare davanti al crocifisso e chiedere a Dio di salvare il paese dall’epidemia di peste che colpì il territorio di Bagnoregio nel 1499. Un giorno l’anziana signora udì la voce di Cristo che aveva deciso di accogliere le sue preghiere e mettere fine alla pestilenza che come promesso cessò poco tempo dopo e nello stesso giorno in cui morì la donna.

Civita di Bagnoregio cosa vedere

4) Cappella della Madonna del Carcere: la piccola grotta è stata prima una tomba etrusca e in seguito abitazione e stalla di pastori. Oggi la cappella rappresenta tutto ciò che resta della contrada carcere, la zona del borgo sprofondata nella valla dopo il terremoto del 1695.

5) Museo Geologico e delle Frane: situato all’interno di Palazzo Alemanni in piazza San Donato, custodisce tutti i segreti della storia geologica del territorio di Bagnoregio. La narrazione interattiva di frane, erosioni e materiali che formano le rocce tipiche del posto, rendono le stanze del museo un luogo unico nel suo genere. Per prenotare una visita e chiedere maggiori informazioni, il museo mette a disposizione una mail, info@museogeologicoedellefrane.it, e un numero di telefono, 328.66.57.205. Gli orari invece cambiano in base al periodo dell’anno:

  • Giorno di chiusura: lunedì
  • Orario estivo: dal 1° giugno al 31 agosto, dal martedì alla domenica, ore 9.30-13.30 e 14.00-18.30
  • Orario ridotto: dal 1° settembre al 31 maggio, dal venerdì alla domenica, ore 10.00-13.30 e 14.00-17.30 (dal martedì al giovedì aperto per visite guidate e programmate per un minimo di 15 persone)
  • Aperture straordinarie: 6 gennaio, lunedì di Pasqua, 25 aprile, 1° maggio, 26 dicembre
  • Chiuso: 24, 25, 26 dicembre e 1° gennaio

6) La valle dei calanchi: è lo straordinario paesaggio che circonda il borgo di Civita, ribattezzato negli ultimi anni con il nome di “perla dei Calanchi”. I calanchi sono erosioni del terreno create dall’azione degli agenti atmosferici e osservando la rupe su cui è costruito il paese è possibile notare le differenti stratificazioni geologiche, i basamenti calcarei, le argille sabbiose, le sabbie e i conglomerati che contraddistinguono la morfologia del territorio.

Civita di Bagnoregio come arrivare e prezzo del ticket

Di seguito trovate tutte le informazioni per raggiungere Civita di Bagnoregio e acquistare il ticket pari a 5 € che consente l’accesso al borgo. 

Inoltre, per avere sempre a portata di mano una guida facile da consultare vi consigliamo di scaricare l’app Civita di Bagnoregio, gratuita è disponibile per Android e iOS sia in italiano che in inglese.

Civita di Bagnoregio: come arrivare in automobile

  • Da nord autostrada A1 uscita Orvieto (per Bagnoregio 18 km, circa 25 minuti).
  • Da sud autostrada A1 uscita Attigliano (per Bagnoregio 30 km, circa 35 minuti); percorrere la Strada Provinciale 19 Valle del Tevere e la Strada Provinciale 5 Teverina passando per Castiglione in Teverina.

Civita di Bagnoregio: come arrivare in camper

  • I camper non possono raggiungere i parcheggi al ponte per Civita.
  • I camper devono essere parcheggiati in Piazzale Battaglini all’inizio del paese o direzione Viterbo prima del cimitero.

Civita di Bagnoregio: come arrivare in pullman

  • I pullman dovranno parcheggiare a Piazzale Bersaglieri al costo di €40 al giorno, ma avranno la possibilità di fare sosta carico e scarico a Piazzale Battaglini.

Civita di Bagnoregio: come arrivare in treno

Le stazioni ferroviarie da cui si può raggiungere Bagnoregio sono Viterbo ed Orvieto, da dove si possono prendere gli autobus delle linee COTRAL.

Civita di Bagnoregio: come arrivare in aereo

  • Lo scalo è quello di Roma Fiumicino o Roma Ciampino.
  • Dall’aeroporto si può raggiungere in treno la Stazione Termini e da qui, in treno si raggiunge Orvieto.

Civita di Bagnoregio: il trasporto urbano per Civita con biglietto a bordo

  • Per Civita: da Piazzale Battaglini a piazza Alberto Ricci (Parco Belvedere)
  • Da Civita: da piazza Alberto Ricci (Parco Belvedere) a Piazzale Battaglini
  • Orari Linea Italviaggi / Tel. 0761.82.00.14, 0761.82.34.59

Civita di Bagnoregio come arrivare e costo del biglietto

Civita di Bagnoregio: tutto quello che devi sapere sul ticket

L’ingresso al borgo è soggetto al pagamento di un ticket che può essere acquistato online sul sito ufficiale o utilizzando l’app di Civita di Bagnoregio.

Il costo del ticket è di 5 € a persona e la biglietteria, in via Bonaventura Tecchi 11 a Bagnoregio, è aperta tutti i giorni dalle 8.00 alle 20:00

Per informazioni o problemi è possibile inviare una mail all’indirizzo biglietteria.civita@gmail.com o contattare tutti i giorni il numero +39 3248660940

L’ingresso gratuito è previsto per le seguenti categorie:

  • Invalidi e disabili con un grado di invalidità del 100 % con accompagnamento e tesserino riconosciuti dalla Legge ed un accompagnatore per ciascuno di essi;
  • Bambini fino a 6 anni non compiuti (previa presentazione del documento d’identità o altro documento di riconoscimento);
  • Cittadini del Comune di Bagnoregio e i loro parenti più prossimi;
  • Un accompagnatore per le gite scolastiche (ogni 10 alunni paganti);
  • Studenti e insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado del comune di Bagnoregio
  • Direttori e Conservatori dei Musei Italiani e Stranieri, di Siti Archeologici e di Beni Storico Culturali su invito scritto dell’amministrazione comunale;
  • Giornalisti iscritti all’ordine con presentazione del tesserino;
  • Guide Turistiche regolarmente autorizzate all’esercizio della professione al seguito di un gruppo;
  • Interpreti turistici quando occorra la loro opera a fianco della guida, mediante esibizione di valida licenza, rilasciata dalla competente autorità;
  • Residenti del Borgo;
  • Ospiti di proprietari di case in Civita di Bagnoregio;
  • I clienti delle strutture (B&B e Case vacanza) all’interno del borgo
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