
Coccinella: curiosità sull’animale fortunato che protegge l’orto
Coccinella: dalle caratteristiche dell’animale alle credenze popolari
La coccinella è un insetto fondamentale per l’ecosistema e la difesa dell’orto e il suo nome deriva dal greco kokkinòs che significa “rosso scarlatto”. È considerato un animale simbolo di fortuna sin dall’antichità.
La coccinella è un insetto invertebrato di piccola taglia che appartiene alla famiglia delle Coccinellidae. I Coccinellidi sono insetti che fanno parte dell’ordine dei Coleotteri e ne esistono circa seimila specie diffuse in tutto il mondo.
La grandezza delle coccinelle varia da 1 a 10 mm e in alcuni casi possono raggiungere e superare anche il centimetro. In età adulta il corpo è caratterizzato da una forma tondeggiante con zampe corte e nere, una testa retrattile provvista di antenne corte e distanti, ali leggere e delicate, e una livrea di colore giallo, arancione o rossa con un motivo a pois neri.
Una particolarità molto interessante è legata proprio ai colori brillanti del corpo che le coccinelle usano come arma di difesa per tenere lontani i potenziali predatori. I nemici del piccolo insetto, infatti, associano le vistose nuance, in particolare quelle gialle e arancioni, al veleno e a un gusto poco gradevole.
Si tratta di un fenomeno ampiamente diffuso nel regno animale che prende il nome di aposematismo. Altre specie aposematiche sono le api e le vespe, numerose farfalle, la cimice rossonera, la formica di fuoco, alcuni tipi di bruchi, la malmignatta, i pesci chirurgo, la salamandra pezzata, le rane tropicali, il serpente corallo e la moffetta americana.
Va ricordato che in effetti le coccinelle adulte sono in grado di emettere sostanze tossiche e dal forte odore repellente utili contro i nemici ma totalmente innocue per l’essere umano.
Tra le numerose specie la più conosciuta è la Coccinella septempunctata, detta anche coccinella comune o “coccinella dai sette punti” con riferimento alla presenza di tre punti neri per ogni elitra più una sulla commissura.
Secondo le credenze popolari le coccinelle sono animali portafortuna associati alla felicità e all’abbondanza per questo, complici i colori squillanti, riescono a suscitare un sentimento di simpatia anche nelle persone che hanno paura degli insetti.
Nell’antichità la coccinella era un animale sacro a Lucina, dea dell’amore e della bellezza di origine etrusca che nella mitologia romana corrispondeva a Giunone, e il rosso era considerato simbolo della vittoria sui nemici e sulle malattie.
Nei racconti della mitologia norrena, le coccinelle sono il simbolo di Freja, dea della fertilità, mentre nel Medioevo l’insetto era associato alla Madonna che veniva ritratta con un mantello di colore rosso abbellito da sette punti neri. Le piccole macchie di colore scuro rappresentavano sia i sette peccati capitali che le sette virtù umane.
Ancora oggi, ogni cultura attribuisce al piccolo insetto un preciso significato. In Svezia se una coccinella si posa sulla mano di una giovane donna vuol dire che la ragazza riceverà presto una proposta di matrimonio mentre in Cina chi cattura l’insetto e dopo lo lascia libero è destinato a incontrare la propria anima gemella. In Francia è simbolo di guarigione perché si dice che le coccinelle portino via con loro la malattia dopo aver toccato una persona.
Anche in Italia vederne una è considerato simbolo di buona sorte. In Veneto ogni puntino nero corrisponde a un mese di felicità mentre in altre zone del Bel Paese si racconta che quando l’insetto si posa addosso porta fortuna per un numero di mesi pari a quanti sono i puntini neri presenti sulle elitre. Se, invece, la coccinella entra in camera da letto allora porta fertilità.
Scopriamo insieme qual è la leggenda più famosa che ha per protagonista una coccinella e vediamo quali sono i motivi che la rendono un prezioso alleato per la difesa dell’orto sul balcone.
Coccinella: la leggenda che racconta la nascita dell’insetto
Se in lingua ebraica la coccinella è chiamata “piccolo cavallo di Mosè” o “piccolo messia”, in Inghilterra l’insetto è conosciuto con il nome di ladybird, che significa “uccellino della donna”, o ancora ladybug, “insetto della donna”.
In russo è nota come God’s cow che tradotto significa “femmina del signore”. In Filandia il termine marienvoglein, “insetto di Maria”, ha preso il posto di freyuhaena, nome che deriva dalla dea Freja.
Le coccinelle sono protagoniste di numerosi racconti come la famosa e antica leggenda che narra le gesta di Urunti, un essere gigantesco e saggio che riusciva a mantenere la pace tra le creature del mondo.
Al tempo in cui la terra era governata dal gigante buono nessuno conosceva la morte e tutti vivevano in eterno. Un giorno, durante una passeggiata, Urunti vide una rosa e si fermò ad accarezzarla pungendosi un dito. Dalla ferita cadde una goccia di sangue che non appena toccò terra prese vita e si trasformò in una coccinella.
Urunti, affascinato dall’aspetto dell’animale, decise di portare l’insetto in giro per il mondo per fargli conoscere tute le piante e gli esseri viventi che abitavano sulla Terra.
La coccinella osservò con attenzione il mondo che la circondava ma non le piacque affatto quello che vide durante il viaggio con il gigante. “Questo mondo è ingiusto – disse l’insetto rivolgendosi ad Urunti- Ci sono solo animali stanchi e feriti, che vorrebbero riposare in pace. Nessuno può nascere. Nessuno può ammirare tutte queste bellezze che ci circondano”.
L’insetto chiese al gigante di disegnarle sul dorso un puntino nero per ognuna delle ingiustizie a cui aveva assistito e Urunti, sorpreso e preoccupato, chiese cosa poteva fare per trasformare il mondo in un luogo più giusto. L’animale rispose: “Permetti anche ad altre creature di vedere questo mondo e fai in modo che agli animali feriti possano riposare”.
Ma Urunti non sapeva cosa fosse la morte e per insegnarglielo, la coccinella si punse con la stessa spina che aveva ferito il gigante. Colpito dalle parole e dal gesto, e prima di addormentarsi accanto alla sua preziosa amica, Urunti introdusse nel mondo la morte e la nascita e da quel giorno ebbe inizio la vita degli esseri umani così come la conosciamo ancora oggi.
Coccinella: perché è una grande amica degli agricoltori
A dispetto dell’apparente inoffensività, le coccinelle sono grandi e voraci predatori impiegate nella lotta biologica e naturale contro gli insetti dannosi per l’agricoltura.
La coccinella è un insetto entomofago fondamentale all’interno di frutteti e giardini perché tiene lontano i parassiti, in particolare gli afidi, senza ricorrere all’uso di pesticidi chimici.
Un’altra antica leggenda racconta che l’Europa fu colpita da una terribile carestia durante il Medioevo a causa di alcuni pericolosi insetti che attaccarono le colture provocandone la morte.
I poveri contadini, privi dei mezzi utili a risolvere il problema, chiesero aiuto alla Vergine Maria che raccolse le loro preghiere e pochi giorni dopo inviò sulla Terra le coccinelle che misero fine alla piaga degli afidi. In segno di ringraziamento, i contadini soprannominarono l’insetto “il mantello di Nostra Signora”.
Per attirare le coccinelle nel proprio orto è sufficiente coltivare gli ortaggi giusti, come cavolfiore e broccolo, e coltivare piante aromatiche e fiori in grado di attirare i piccoli insetti.
Ecco quali sono le dieci che non possono mai mancare:
- Tarassaco
- Potentilla
- Geranio
- Calendula
- Fiordaliso
- Menta
- Salvia
- Timo
- Prezzemolo
- Aglio
