
Apicoltore: come diventarlo e che cosa serve
Come diventare apicoltore, guida completa: tutto ciò che devi sapere
Chiunque sia amante della natura e degli animali, in particolar modo degli insetti, potrebbe trovare nell’apicoltura un’attività tanto entusiasmante quanto redditizia.
Ma cosa fa un apicoltore? In cosa consiste precisamente questa attività? L’apicoltore è semplicemente un allevatore di api. Fare l’apicoltore significa allevare api all’interno di arnie, ovvero alveari artificiali all’interno dei quali le api depositano miele, pappa reale, veleno d’api e tutti i prodotti che generano in natura. Questi prodotti vengono raccolti dall’apicoltore e poi venduti o consumati autonomamente.
In altre parole, un pastore di api si prende cura delle api allevandole quotidianamente e controllando l’andamento della produzione di miele e altri prodotti al fine di raccoglierne i profitti. Basti pensare che, secondo i dati della Federazione Apicoltori Italiani (FAI), ogni anno vengono esportate dal nostro Paese ben 4.000 tonnellate di miele italiano verso Paesi esteri.
Ma, l’apicoltore non si occupa esclusivamente della produzione di miele, pappa reale, cera d’api e veleno d’api: infatti, una delle attività principali di questa professione è l’impollinazione di orti e alberi da frutto ad opera delle api. Circa 1/3 della produzione agricola mondiale deriva proprio dall’impollinazione ad opera di api allevate da apicoltori.
Molti svolgono l’attività di apicoltura come hobby, ma altrettanti hanno deciso di fare della propria passione una vera e propria professione. Infatti, l’apicoltura si è rivelata un’attività particolarmente proficua negli ultimi anni. Scopriamo insieme come si diventa apicoltore e quali sono i consigli utili per avere successo.
Diventare apicoltore professionista e hobbista: come fare e quanto costa
Come diventare apicoltore professionista? Come per ogni attività, anche per diventare apicoltore è necessario rispettare alcuni vincoli burocratici e di sicurezza. Infatti, chi svolge l’attività di apicoltura in modo abituale e non occasionale (e ha un giro d’affari superiore a 7.000€) deve adempiere ai seguenti obblighi:
- Apertura di P.IVA;
- Iscrizione al Registro delle Imprese e alla Camera di Commercio;
- Compilazione e invio del modello SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività);
- Obbligo della lavorazione dei prodotti in un laboratorio a norma igienico-sanitaria certificata dall’ASL;
- Rispetto delle norme igienico sanitarie;
- Permesso di vendere prodotti mediante il possesso di un libretto di idoneità sanitaria e il rispetto delle norme di sicurezza e di etichettatura.
Al contrario, chi desidera intraprendere l’attività di apicoltura in maniera hobbistica e non professionale dovrà avere un giro di affari che non superi i 7.000€: in questo modo potrà essere considerato piccolo produttore agricolo. I piccoli produttori agricoli risultano esenti dal versamento dell’IVA e quindi non dovranno aprire la P.IVA. Inoltre, potranno svolgere l’attività di apicoltura senza un laboratorio certificato: basterà adibire all’attività una zona casalinga che rispetti le norme igienico-sanitarie.
Quali studi servono per diventare apicoltore? In realtà non esistono studi o qualifiche ufficiali e specifiche, ma in genere servirà possedere nozioni riguardo a:
- Anatomia e fisiologia delle api;
- Botanica delle specie vegetali presenti sul terreno di lavorazione;
- Patologie e regole di cura delle api;
- Tipologie di miele;
- Tecniche di lavorazione e di etichettatura per la vendita.
Un’ultima domanda: quanto costa diventare apicoltore? In genere, escludendo le spese relative al terreno (che deve essere almeno di 10 mq) e al laboratorio, si stima una spesa iniziale di circa 1.000€/1.5000€ che include:
- Acquisto di due colonie di api;
- Acquisto di almeno tre arnie;
- Acquisto dell’attrezzatura necessaria: tuta da apicoltore, guanti, stivali, velo protettivo e affumicatore;
- Smielatori e contenitori per il miele;
- Spese per corsi di formazione e aggiornamento.
Ci sono buone possibilità per chi vuole diventare apicoltore? La risposta a questa domanda arriva da Millionaire, uno dei mensili più letti in ambito business:
“In Italia produciamo solo la metà del miele che consumiamo, importando dall’estero quello che ci manca. Il che significa spazi d’impresa e nuove opportunità di business per chi vuole diventare un apicoltore. Il lavoro è appassionante e mettersi in proprio non prevede investimenti ingenti.”
Come diventare apicoltore in 5 passi
Ecco quali sono le regole fondamentali per iniziare un’attività di apicoltura:
- Scegli il luogo in cui collocare le arnie
Il primo vero passo per diventare apicoltore è scegliere il terreno all’interno del quale collocare le arnie con le api. Ricorda: le api si nutrono del nettare dei fiori e per questo è fondamentale che la zona sia ricca di alberi fioriti. Il luogo deve essere aperto, ma allo stesso tempo sicuro perché le api libere possono diventare pericolose. Inoltre, per godere del pieno calore del sole, ma dell’ombra delle ore troppo calde, è bene che le arnie siano orientate a sud-est. Il troppo vento e l’umidità sono nemici delle api e la zona scelta deve essere lontana dalle strade e accessibile e comoda da raggiungere per estrarre il miele dalle arnie ogni qualvolta sia necessario.
- Acquista l’attrezzatura giusta
Abbiamo già detto che l’acquisto dell’attrezzatura è una delle spese iniziali necessarie per avviare l’attività di apicoltura. Ma quali sono gli strumenti davvero indispensabili per iniziare? Scopriamolo insieme:
- Tuta da apicoltore;
- Velo di protezione per il viso;
- Guanti elastici di pelle;
- Stivali protettivi;
- Affumicatore, ovvero un attrezzo in metallo di forma cilindrica collegato a un soffietto che emette fumo. Questo attrezzo serve per calmare le api e indurle a nutrirsi;
- Alveari/arnie, nelle quali le api depositeranno polline e miele;
- Attrezzatura per l’estrazione del miele, come smielatori e pennelli;
- Acquistare una o due colonie di api è facoltativo (ma consigliato per chi è alle prime armi): potrai prendere una colonia, raccogliere uno sciame o semplicemente raccogliere api in modo naturale dagli alberi.
- Prepara le arnie per accogliere le api
Dopo aver acquistato tutto il materiale necessario, è necessario impiantare la colonia di api all’interno delle arnie. Questo processo va svolto nella stagione calda poiché le api non sono particolari amanti del freddo. Il consiglio è sempre di acquistare almeno due colonie di api con due api regine: in questo modo, qualora un impianto dovesse fallire, ci sarà maggiore possibilità di successo con il secondo.
- Impara a conoscere il ciclo di vita delle api
Le api operaie possono vivere da 3 a 6 settimane: in questo periodo possono raccogliere fino a un kg di nettare e produrre molti kg di miele (basti pensare che una sola colonia di api può arrivare a produrre ben 40 kg di miele all’anno). Come vivono le api? La raccolta del nettare inizia fin da appena nate: l’ape abbandona l’alveare e cerca il nettare all’interno di fiori e petali. È proprio così che le api impollinano i fiori: il polline di attacca alle zampe dell’insetto e viene portato su tutti i fiori toccati da quest’ultimo. Una volta raccolto nettare a sufficienza, l’ape si reca nell’alveare e deposita il nettare nelle celle. Le altre api dell’alveare iniziano a ingerire il nettare e a secernerlo, con alcuni enzimi necessari per creare il miele. Il miele maturo viene depositato nelle celle e ricoperto da cera d’api.
- Prenditi cura delle api e raccogli il miele
Le api non hanno bisogno di particolari cure: infatti, sono poche le patologie tipiche di questi insetti. È necessario fare attenzione alla Varroasi, una patologia parassitaria curabile con l’acido formico, e alla Peste Americana, una patologia batterica che costringe a debellare la famiglia infetta. Per prendersi cura al meglio delle api è bene sapere che d’inverno potrebbero soffrire la carenza di cibo. Per questo ricorda di riempire le celle con sciroppo denso nella fase autunnale (se necessario) per non far mancare il nutrimento alle api. Inoltre, qualora i telai dovessero essere invasi dalle formiche cerca di rimuoverle con sostanze naturali come il succo di limone. Ma, non dimenticare che lo scopo finale è la raccolta del miele: come fare? Basterà separare le api dalle celle con sostanze chimiche apposite o con il pennello, uno strumento appositamente creato per questo. Per allontanarle potrai utilizzare anche l’affumicatore che produce fumo allontanando le api dalle celle. Una volta allontanate le api, uno smielatore ti aiuterà a estrarre il miele dalle celle in modo semplice e veloce. Dovrai conservare il miele estratto in un luogo molto caldo all’interno di un contenitore: così facendo tutti gli elementi superflui rimarranno in superficie e il miele puro si depositerà sul fondo del barattolo e sarà pronto per essere utilizzato e venduto.
