smettere di fumare

Come smettere di fumare davvero

Se stai leggendo questo articolo molto probabilmente sei un fumatore. E ci sono buone possibilità che tu abbia già provato a smettere di fumare, forse anche più di una volta.

Quasi tutti i fumatori fanno dei tentativi per smettere di fumare, e molti di loro riescono a stare lontani dalle sigarette per un po’, magari addirittura per mesi o per anni. Ma la gran parte di loro ci ricadono, anche a grande distanza di tempo. Non sono poche le persone che sono state senza fumare una sola sigaretta per dieci o quindici anni e poi, in un momento di difficoltà o di distrazione, hanno ricominciato come prima, se non peggio.

Magari anche tu hai già fatto dei tentativi infruttuosi: è possibile che che tu abbia già provato a sostituire le sigarette con quelle elettroniche, e ti sei raccontato per qualche tempo che funzionava. Ma diciamoci la verità: non è proprio la stessa cosa, vero? Se invece non hai mai fatto questa prova, lascia perdere: se il tuo obiettivo è smettere di fumare non saranno le sigarette elettroniche ad aiutarti in questo percorso.

Magari hai letto qualche libro sull’argomento. Ce ne sono di ottimi, come quello di Allen Carr “è facile smettere di fumare se sai come farlo”.  Anzi, se non l’hai ancora letto ti consigliamo di farlo, perché pare che con alcuni abbia funzionato. Il problema però è che al contrario di quanto afferma il titolo di questo libro, smettere davvero di fumare non è per nulla facile.

Eppure sarebbe necessario. I danni provocati dal fumo li conosciamo tutti: il rischio di tumore al polmone è moltiplicato per dieci rispetto ai non fumatori, e diverse altre forme di tumore sono fortemente correlate al fumo. Per non parlare dei problemi cardiovascolari: aumento della pressione arteriosa, arteriosclerosi, rischio altissimo di andare incontro a ictus o infarto del miocardio, anche in giovane età.  Queste cose le sappiamo benissimo, le abbiamo lette e sentite mille volte.

Ma a un fumatore questa consapevolezza non basta. Ci sono poche cose così inutili come quelle scritte minacciose sui pacchetti di sigarette: “il fumo uccide, smetti subito!”, “il fumo causa impotenza”, “il fumo danneggia te e chi ti sta intorno”. Quante volte le hai lette? Forse ormai non le leggi nemmeno più, anzi, fai finta di non vederle. Hai fatto l’abitudine scarti il pacchetto e ti accendi la prima sigaretta appena messo il piede fuori dal negozio del tabaccaio. Dentro la tua testa qualcosa ti dice che prima o poi tanto smetterai. Più poi che prima. Ma per il momento un altro pacchetto si brucia, altre sostanze nocive si accumulano dentro i tuoi polmoni e nelle tue arterie, giorno dopo giorno sigaretta dopo sigaretta.

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Non è il caso di continuare a rimandare, il momento migliore per smettere di fumare è ora, non domani.

Siamo certi che tu sia d’accordo con questa affermazione. In questo caso mettiti comodo, siediti sul divano, accenditi una sigaretta (è una battuta, non farlo!), e preparati a leggere quello che stiamo per dirti.

Chiariamo subito che noi non ti proporremo un metodo miracoloso. Anzi, siamo convinti che un metodo certo e adatto a tutti per smettere di fumare non esista. Pensiamo però che ognuno abbia un suo modo per farlo davvero, anche se non è una strada facile da percorrere.

sigarette

Cerotti, le gomme alla nicotina o le sigarette elettroniche non funzionano

Cominciamo con il dire che le soluzioni standard per smettere di fumare sono una perdita di tempo. Certo le sigarette elettroniche hanno un grande vantaggio rispetto al tabacco, perché contengono meno sostanze nocive: in particolare, pur contenendo nicotina, che è una sostanza comunque dannosa per le tue arterie, quantomeno non producono tutti quei residui della combustione, quali il catrame, le particelle solide sospese nel fumo, e circa altre 4.000 sostanze tossiche. Fanno quindi meno danni ai tuoi polmoni, ma continuano a danneggiare il tuo sistema cardiovascolare. Usale se pensi di non essere in grado di smettere davvero di fumare, ma lasciale perdere se pensi di utilizzarle come veicolo per staccarti gradualmente dal fumo. Ancora meno efficaci sono i cerotti o le gomme alla nicotina.

Sigaretta elettronica

Vediamo perché:

Questi sistemi si basano su un presupposto semplice: la nostra dipendenza dalle sigarette sarebbe principalmente una conseguenza della nostra dipendenza fisica dalla nicotina. I recettori del nostro sistema nervoso si sarebbero ormai assuefatti a ricevere regolarmente questa e altre sostanze presenti nel fumo, e rimanendone sprovvisti per troppo tempo entrerebbero in crisi, obbligandoci in qualche modo ad assumerne ancora.

Se così fosse, sostituire la nicotina delle sigarette con quella prodotta da un altro sistema (la sigaretta elettronica, il cerotto, o la gomma da masticare) ci aiuterebbe a resistere al desiderio di accendere una sigaretta, e gradualmente potrebbe renderci più facile il compito di smettere di fumare.

La verità è che la dipendenza dal fumo non ha origini prevalentemente fisiologiche. La dipendenza fisica dalla nicotina, che pure esiste, è un fenomeno la cui influenza sul nostro desiderio di fumare è piuttosto marginale. Diverse ricerche recenti hanno dimostrato che i fattori determinanti nelle dipendenze (non solo dal fumo, ma anche dalle droghe o dall’alcool) sono sostanzialmente di ordine psicologico. Quando non fumi da un po’ e senti un desiderio fortissimo di accendere una sigaretta, non è il bisogno fisico di nicotina che ti spinge (anche se a te pare proprio di sì).

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Su come funziona il meccanismo delle dipendenze c’è un bellissimo articolo di Johan Hari che ti consigliamo di leggere: l’articolo in realtà parla della dipendenza dalla droga, ma vedrai che la sua argomentazione può benissimo essere applicata a qualunque tipo di dipendenza da sostanze, compresa la nicotina.

Quando sostituisci la nicotina delle sigarette con quella di altre fonti (cerotti, gomme da masticare o sigarette elettroniche) non fai altro che crearti un alibi, al quale poi finisci per attaccarti, finendo per generare una dipendenza secondaria, in un circuito che continuerà a tenerti legato e a non premetterti di uscire.

Quasi sempre le persone che provano questi sistemi ricominciano a fumare normalmente. Alcuni dopo poco tempo, altri anche dopo mesi o anni.

Smettere di fumare è una questione di volontà?

Quindi, se è vero che il problema è quasi esclusivamente psicologico, non è contro un nemico esterno, la nicotina, le sigarette, che dobbiamo combattere, ma è contro qualcosa che è dentro di noi. Ma l’errore peggiore che si possa fare quando si combatte una battaglia, è sottovalutare il nemico, e prendere decisioni senza aver prima compreso bene chi sia il nemico, come sia fatto, e quali armi usi contro di noi. E il fatto che il nemico sia interno non lo rende affatto meno pericoloso o più facile da affrontare. Anzi, forse proprio il contrario.

Brad Pitt fuma una sigaretta

L’errore che fanno quasi tutti i metodi che vengono proposti per smettere di fumare, e anche l’errore che molti commettono, tentando di affrontare la questione semplicemente con un atto di forza, è quello di pensare che il problema siano le sigarette, o l’atto, il gesto di fumare.

Certo, ci sono persone con una grande forza di volontà, che riescono a decidere di non fumare, e che quando davvero prendono questa decisione, sono capaci di resistere alla tentazione di accendere una sigaretta. Alcuni riescono a non fumare per anni, qualcuno per tutto il resto della vita.

Ma resistere alle sigarette (anche per un tempo lunghissimo) non è la stessa cosa di smettere di averne bisogno. Si può chiudere il mostro in un armadio, seppellirlo, ma se non si risolve davvero il problema principale, se non si arriva alla ragione profonda che ci ha spinto e che ci spinge a fumare, il mostro sarà sempre lì, da qualche parte dentro di noi. Magari ci spingerà ad attaccarci a qualche altra dipendenza. Non è un caso, ad esempio, che quasi tutti coloro che smettono di fumare con uno sforzo di volontà ingrassino di parecchi chili nei mesi successivi, perché spinti a mangiare da una fame compulsiva: il mostro della dipendenza non è stato sconfitto, è sempre lì in agguato e si manifesta in diverse forme.

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Carl Gustav Jung diceva: “tutto ciò a cui opponi resistenza persiste”. Resistere a una pulsione interiore con la forza di volontà non elimina il problema, ci dà solo l’illusione di averlo superato.

Se per proteggere un villaggio in fondo a una valle, minacciato dalle alluvioni di un fiume, costruissimo una diga appena a monte del paese, otterremmo che l’acqua non lo raggiungesse più. Ma la diga creerebbe un grande lago, appena sopra le case. Certo la diga potrebbe resistere decenni, anche secoli, e gli abitanti del paese dimenticherebbero il problema dell’acqua, e sarebbero convinti di averlo risolto per sempre. Ma basterebbe una frana, un terremoto, per mettere in crisi la struttura della diga, e allora il lago rischierebbe di riversarsi sul paese con conseguenze devastanti.

Quindi qual è la soluzione?

Te l’abbiamo detto all’inizio: un metodo veramente efficace per smettere di fumare non esiste. L’unica cosa che tu possa fare è distogliere l’attenzione dalle sigarette, e cominciare a cercare dentro di te quale sia la vera ragione, il disagio, la frustrazione che ti chiama e ti chiede di rifugiarti in quel rassicurante gesto ripetitivo. La sigaretta, il gesto, l’abitudine, serve a riempire uno spazio vuoto. E continuerà a mancarti, se non troverai il modo di riempire quello spazio. Se vuoi provare a resistere alla tentazione, a costruire la tua diga, fallo pure, ma abbi la consapevolezza che ti starai occupando del sintomo, non della malattia. Se vuoi davvero smettere di fumare (o liberarti da qualunque altra dipendenza), devi risalire alla sorgente, capire l’origine di quel vuoto. A quel punto tenterai di risolvere il problema, se possibile. Oppure dovrai elaborare un modo per conviverci in modo equilibrato. Guardare dentro se stessi in modo oggettivo e consapevole è uno dei compiti più difficili che si possano affrontare. In molti casi non è possibile farlo da soli, ed è necessario farsi aiutare da qualcuno.

E’ possibile che a questo punto della lettura tu sia deluso. Magari ti aspettavi comunque un consiglio pratico, qualcosa che si potesse applicare con una relativa facilità. Di questo tipo di indicazioni e suggerimenti se vuoi ne trovi in abbondanza in pagine web e libri di ogni tipo. Ma non sempre le cose facili sono quelle giuste. Se non vuoi combattere il nemico tirando pugni a caso nel buio, armati di pazienza e comincia a guardarti dentro.

 

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