
Da Monet a Matisse i giardini in mostra a Londra
Fino al 20 aprile prossimo, alla Royal Academy of Arts di Londra, è aperta una mostra d’arte che, partendo dall’opera di Monet, passa in rassegna il tema del giardino moderno e i cambiamenti nella società e nell’arte nel periodo tra il 1860 e il 1920.
I visitatori possono ammirare 120 quadri, provenienti da collezioni private e istituzioni pubbliche di tutto il mondo, di celebri pittori impressionisti, post-impressionisti, ma anche di esponenti delle avanguardie di inizio Novecento.
L’esposizione inizia con le tele di Monet (del quale sono presenti 35 opere), in quanto fin dai suoi esordi fu legato alla rappresentazione della natura; celebri le sue Ninfee, mentre per la prima volta è stato riunito in Europa il voluminoso Trittico Agapanthus.
Il pittore francese aveva una vera e propria passione per orti e giardini, e arrivò ad affermare: “Se sono diventato pittore, lo devo ai fiori”. Nel 1883 si era trasferito a Giverny, in Normandia, affittando un casolare sulla Senna, dove aveva costruito un giardino e una rimessa per la barca con la quale amava dipingere sul pelo dell’acqua.
Fino ad allora simbolo dell’opulenza e dello sfarzo dell’aristocrazia, i giardini furono ideati per soddisfare il mero piacere estetico e sensoriale, ma verso la metà dell’Ottocento l’ascesa della classe media mutò la ripartizione del benessere della popolazione europea: l’affermarsi della borghesia, insomma, rese accessibile a più persone la fruizione dei giardini.
In mostra anche capolavori di Renoir, Monet che dipinge nel suo giardino di Argenteuil, di Kandiskij, The Garden II, di Bonnard, Riposo nel giardino. E chi non conosce Cézanne, Pissarro, Matisse, Nolde, Klee, van Gogh, Klimt? Insomma il gotha della pittura di quegli anni.
Il giardino e l’avvento della modernità
Il giardino, nelle sue svariate rappresentazioni e forme, è un tema universale e onnipresente nell’arte moderna e indicatore dei cambiamenti nella vita quotidiana, che consente di capire come la modernità sia piombata, quasi all’improvviso, nel mondo di metà Ottocento.
Una molteplicità variegata di stili e contesti storico-sociali illustra il significato, le sfumature e le differenze che il giardino ha via via assunto nel corso del tempo: da oasi di pace e tranquillità, nonché terreno fertile per sogni a occhi aperti, a elemento ideale per la sperimentazione di colori ed effetti luminosi.
Una specie di paradiso riconquistato, dopo un lungo periodo di lontananza. Il giardino dava agli artisti la libertà e forniva l’occasione per esplorare nuovi ambiti, rompere vecchie barriere, uscire dagli schemi convenzionali e comprendere il vorticoso mondo in continua evoluzione.
Negli ultimi anni di questo periodo storico, poi, il giardino conferisce pace e serenità e un rifugio alle morti e alle distruzioni causate dalla Prima Guerra Mondiale. Un antidoto contro la paura e il pessimismo, attingendo vitalità ed emozioni dalla natura e dalle piante in fiore.
Guarda il video di presentazione della mostra d’arte “Painting the Modern Garden: Monet to Matisse”
Informazioni sulla mostra d’arte:
Dal 30 gennaio al 20 aprile
Main Galleries, Burlington House, Londra
Costo del biglietto: 17,60 sterline
Sito web: www.royalacademy.org.uk
In Italia, un tour virtuale al cinema
Dal 23 maggio, in Italia, verrà trasmesso un documentario distribuito da Nexo Digital, Da Monet a Matisse – L’arte di dipingere giardini, che consentirà di visitare, in un modo particolare, la mostra allestita a Londra.
Con 85 minuti di viaggio virtuale nelle sale della Royal Academy of Arts grazie alla moderna tecnologia digitale, si potrà entrare in contatto con alcuni dei più mirabili capolavori della storia dell’arte senza dover prendere un aereo.
