
E se dai mozziconi ricavassimo mattoni?
Dall’Australia una nuova proposta per riciclare i mozziconi di sigaretta: utilizzarli per fabbricare mattoni per case più sostenibili
Mozziconi di sigaretta: sono ovunque, imbrattano il suolo, contaminano l’acqua e inquinano il mare. Ma se è vero che non sono biodegradabili, è anche vero che possono essere riciclati.
Un problema mondiale
Com’è noto, le sigarette contengono un lungo elenco di sostanze tossiche: nicotina, benzene, ammoniaca, acido cianidrico, acetato di cellulosa, metalli come arsenico, cromo, nichel, cadmio, mercurio, e perfino composti radioattivi come il piombo e il polonio-210… In tutto sono ben 4.000. Le sigarette danneggiano gravemente la nostra salute, le respiriamo (attivamente o passivamente), e inquinano l’aria e l’ambiente che ci circonda.
Una parte di esse, infatti, rimane nel filtro, contaminando lo scarto della sigaretta che gettiamo tendenzialmente per terra, anche se vietato per legge: il mozzicone, o cicca. Una volta a terra, i mozziconi continuano a inquinare per anni, tutti quelli che impiegano per decomporsi (e che in determinate condizioni possono essere anche nell’ordine delle decine), lasciando che le sostanze tossiche vengano assorbite dal suolo e dall’acqua.
Quantità esorbitanti nell’ambiente
Il carico nocivo di un singolo mozzicone di sigaretta sarebbe basso, ma il fattore che amplifica gli effetti è l’enorme numero di mozziconi dispersi nell’ambiente: si tratta infatti del rifiuto più abbondante sulla Terra, mari compresi.
Non stupisce, se si considera che l’oltre un miliardo di fumatori nel mondo produce più di un milione di tonnellate di mozziconi l’anno e che, quasi sempre, manca un’educazione alla raccolta.
Il problema, di livello planetario, richiede evidentemente di essere affrontato da vari punti di vista. Nel frattempo, dopo un attento esame della situazione, gli scienziati australiani hanno avanzato una proposta che può contribuire a risolverlo.
Per far mattoni, ci voglion mozziconi
I ricercatori del RMIT (Royal Melbourne Institute of Technology), guidati dal professor Abbas Mohajerani, hanno condotto diversi esperimenti per riciclare i mozziconi di sigaretta inglobandoli nei mattoni di argilla cotta, ottenendo ottimi risultati (pubblicati sulla rivista Journal of Waste Management).
Questi innovativi mattoni sono del tutto simili a quelli già utilizzati in edilizia, ma più leggeri e con proprietà isolanti migliori – permetterebbero cioè di ridurre i consumi energetici domestici, sia di riscaldamento che di raffreddamento. E sono un materiale di costruzione del tutto sicuro, poiché le sostanze nocive contenute nei mozziconi vengono smaltite durante la cottura del mattone. Inoltre richiedono fino al 58% in meno di energia per essere realizzati, rendendo quindi le nuove case, costruite con questi mattoni, più sostenibili.
Smaltire la produzione annua
E, cosa ancora più importante, gli scienziati stimano che utilizzando anche solo 1% di mozziconi nel 2,5% della produzione totale di mattoni, si compenserebbe la produzione annua di sigarette. Ciò risolverebbe quindi, effettivamente, il problema del loro smaltimento.
«Ho sognato per anni di trovare un metodo sostenibile e pratico per risolvere il problema dell’inquinamento dovuto ai mozziconi di sigaretta» dice Mohajerani, finalmente l’hanno individuato.
Ora rimane da rivedere il comportamento dei fumatori.
