Dal primo fiore al pomodoro, arriva l'agricoltura spaziale

Dal primo fiore al pomodoro, arriva l’agricoltura spaziale

Nel prossimo futuro si coltiverà nello spazio?

Lo scorso 16 gennaio, l’astronauta americano Scott Kelly ha annunciato con un tweet il debutto del primo fiore mai sbocciato nello spazio: “First ever flower grown in space makes its debut!”.

In realtà il primato è dei russi che, già nel 1982, a bordo della stazione spaziale sovietica Salyut-7 coltivarono alcune piante di Arabidopsis thaliana (detta anche arabetta comune).

E più di recente, nel 2012, fu l’astronauta Donald Pettit a realizzare un esperimento simile, ma per interesse personale, facendo crescere un girasole a migliaia di chilometri dalla Terra.

Tuttavia anche se, in passato, altri hanno dimostrato di avere “l’astropollice verde”, spetta comunque un merito alla zinnia arancione del cinguettio di Kelly: si tratta del primo fiore piantato e fiorito a bordo dell’ISS, la Stazione Spaziale Internazionale.

Dopo la lattuga romana coltivata (e mangiata) lo scorso agosto, è il secondo successo del progetto Veggie dedicato all’agricoltura spaziale: partito nell’aprile del 2014, consiste nel coltivare verdure in una camera di crescita sigillata e illuminata da speciali luci led, sviluppata dalla ricercatrice Nasa Gioia Massa in collaborazione con lo scienziato dell’ISS Howard Levine.

lattuga cresce nello spazio

Rispetto all’insalata, però, la zinnia – pianta originaria del Sud America simile alla margherita – rappresenta un significativo passo avanti per lo studio delle migliori strategie di coltivazione in condizioni di microgravità: cresce in tempi più lunghi (60-80 giorni) ed è particolarmente sensibile alla luminosità. Fa cioè da apripista alla prossima sfida, prevista per il 2017: il pomodoro, la cui maturazione richiede circa 90 giorni.

Step che verrà così affrontato con entusiasmo.

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Obiettivo del progetto è quello di produrre cibo fresco per gli astronauti impegnati in missioni di lunga durata – ad esempio quelle previste su Marte.

Chissà che un giorno non si costruiscano astroserre capaci di sostenere parte del fabbisogno alimentare della Terra

Guarda il video del fiore coltivato nello spazio

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