le formiche mellifere che producono miele

E se a produrre il miele fossero delle formiche?

Lo sapevate che il miele non viene prodotto soltanto dalle api?

Ebbene sì, esiste una formica, appartenente a una specie particolare, in grado di riuscirci. Alcuni esemplari, infatti, sviluppano un ampio addome, nel quale incamerano scorte di cibo, portato loro dalle formiche operaie.

Le formiche mellifere, che sembrano dei veri e propri vasetti di miele, sono una sorta di magazzino vivente: fin da piccole, vengono letteralmente ingozzate perché sviluppino in maniera abnorme lo stomaco, che così è più capiente e funzionale all’uso che ne sarà fatto.

Formiche mellifere che producono miele

Il miele sottoterra

Il miele, però, a differenza di quanto fanno le api, non è prodotto dal nettare raccolto dai fiori e poi conservato nei favi; la sostanza zuccherina che queste formiche sono in grado di elaborare è comunque molto simile al miele vero, tanto che in alcune zone dell’Australia, per esempio, esse sono mangiate dagli aborigeni come dolci e considerate delle leccornie. Nel terreno sabbioso e arido sotto gli arbusti, gli indigeni cercano le formiche che poi li condurranno a quelle mellifere nascoste dentro le lunghe gallerie che costituiscono il nido. E a una a una, prendendole come se fossero dolcissimi acini di uva – ne hanno le dimensioni e la forma – se ne cibano.

Guarda il video del documentario della BBC:

Le formiche operaie prelevano nettare e linfa delle acacie, estraggono sostanze organiche da piccoli insetti come gli afidi e poi le portano ai replete che immagazzinano così zuccheri, grassi e acqua, fino a quando non riescono più a muoversi; si appendono poi al soffitto delle celle del nido, diventando delle riserve viventi di cibo per l’intera colonia. Vivono in maniera sedentaria, nel sottosuolo, dove sono al sicuro dagli agenti atmosferici esterni e da possibili predatori. E, per difendersi da agenti batterici e funghi presenti sotto terra, si cospargono il corpo con un liquido antibiotico secreto da una speciale ghiandola che li protegge.

Riserve sociali di cibo

Esse nutrono le loro compagne tramite trofallassi, ossia un sistema di alimentazione reciproca che ha anche una fondamentale funzione di coesione sociale: con il cibo sono trasmessi anche i feromoni, che fanno così circolare le informazioni, di vitale importanza, in seno al gruppo. Quando le riserve alimentari scarseggiano, per esempio nei periodi di carestia, le operaie colpiscono le antenne dei replete e questi rigurgitano il cibo, grazie a un’apposita valvola gastrica che ne regola l’afflusso, a beneficio di tutti. E se per caso vengono rimossi o allontanati dalla colonia, altre operaie ne prendono il posto, denotando l’incredibile flessibilità di questo polimorfismo e una straordinaria capacità di adattamento.

Le formiche sono animali industriosi, hanno mille risorse e sono capaci di organizzarsi e di aiutarsi l’un l’altra: estremamente resistenti e tenaci, sono in grado di produrre, in condizioni critiche e in un ambiente inospitale, un alimento altamente nutritivo e persino buono (almeno secondo gli aborigeni australiani). Per rendere possibile questa sorta di miracolo, alcuni esemplari diventano dei veri e propri vasetti di miele: nel corso della loro esistenza (qualche mese), essi possono essere riempiti e svuotati moltissime volte.

 

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