energie rinnovabili: San Francisco punta sui pannelli solari

San Francisco si prepara a diventare la prima grande città negli Stati Uniti ad avere una legge sullo sfruttamento obbligatorio dell’energia solare nelle nuove abitazioni.

La Better Roofs Ordinance, approvata all’unanimità dal Consiglio dei Supervisori di San Francisco, prevede, infatti, che dal 1 gennaio 2017 su tutte le nuove abitazioni fino a 10 piani vi sia l’obbligo di installare pannelli solari. La legge s’inserisce, integrandola, nella cornice di una legge statale che prevede che il 15% delle superfici dei tetti di abitazioni fino a 10 piani sia esposto alla luce del sole, in modo da garantire la possibilità di installarvi pannelli fotovoltaici.

Secondo Barry Hopper, coordinatore del Dipartimento addetto alla realizzazione di un piano di energia green per la città, grazie a questa legge la produzione di energia solare potrebbe essere incrementata di 7,4 MW. In termini di energia elettrica, ciò permetterebbe di coprire il fabbisogno energetico di 2500 case, poiché porterebbe alla produzione annuale di 10,5 GW di elettricità all’ora.

pannelli solari a san francisco

Le reazioni e gli altri esempi in California

In una dichiarazione, il Supervisore Scott Wiener afferma che: “Ancora una volta San Francisco si è affermata come leader nella lotta al cambiamento climatico e nella riduzione della dipendenza dai combustibili fossili”.

Le reazioni dell’opinione pubblica sono state discordanti: se da una parte è stato apprezzato l’impegno nello sfruttamento di energie rinnovabili, dall’altra sono state messe in luce alcune criticità della riforma, come il fatto che a San Francisco nel complesso non siano molte le abitazioni inferiori ai 10 piani e che la costruzione di pannelli solari avrebbe portato a un ulteriore aumento del costo delle case, già alto rispetto alla media. San Francisco segue così l’esempio di altre due città della California che nel 2013 avevano adottato la stessa legge: Lancaster e Sebastopol.

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Il nuovo piano a favore del clima

Le ripercussioni delle emissioni di CO2 stanno mettendo a dura prova la resistenza della città californiana. L’innalzamento del livello delle acque, infatti, minaccia costantemente la battigia della città, le cui infrastrutture sono state più di una volta danneggiate dall’alta marea. Per tale motivo sono stati fatti dei lavori di ristrutturazione del sistema fognario, e, soprattutto, San Francisco ha cominciato a puntare sempre più sulle energie rinnovabili.

innalzamento livello delle acque a san francisco

Il San Francisco’s Climate Action Plan, avviato nel 2004, si è posto come obiettivo di soddisfare entro il 2030 il 100% del fabbisogno energetico quotidiano attraverso le fonti rinnovabili e abbassare le emissioni di gas serra dell’80 %, entro il 2050, rispetto al 1990 (anno in cui le emissioni di diossido di carbonio erano pari a 9,7 milioni di tonnellate).

Il primo step, ridurre del 20% le emissioni, è stato raggiunto (nel 2013, infatti, erano calate del 23%); la strada da compiere, però, è ancora lunga.

 

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