frutta di stagione del mese di giugno

Frutta di stagione del mese di giugno: pronti per l’estate?

Con l’estate alle porte, arrivano albicocche, pesche, susine e mirtilli. Tutti frutti che nel mese di giugno sono freschi di stagione, gustosi e salutari.

A giugno ci prepariamo all’arrivo dell’estate con la frutta di stagione che contiene carotene, vitamine e minerali che aiutano la nostra pelle a rimanere idratata e ad abituarsi al caldo e al sole, stimolandone la melanina.

Ecco quali sono i frutti da avere nel carrello della spesa di giugno:

Albicocche

albicocche frutta di stagione del mese di giugno

Proprietà

L’albicocca è un frutto molto nutriente e saporito, ricco di Vitamina B, C, PP, di carotenoidi e soprattutto di Vitamina A essenziale per la nostra pelle, capelli e unghie.
Questo frutto ha un elevato contenuto di magnesio, ferro, calcio, potassio, fosforo e sodio.
Proprio per queste sue proprietà nutrizionali l’albicocca è ideale per chi soffre di anemia o fa fatica ad abituarsi al cambio di stagione dalla primavera all’estate.

L’albicocca è inoltre ricca di acqua e fibre, quindi è un frutto che da un notevole aiuto alla regolarità intestinale.

Occorre ricordare che le vitamine A e C hanno, tra le varie proprietà, anche una funzione antiossidante, quindi contrastano l’azione dei radicali liberi e proteggono l’organismo.

Varietà

Tra le varietà di albicocco più diffuse che fruttificano a giugno, troviamo il Bella d’Imola, albero vigoroso e con un’elevata produttività. I suoi frutti sono di pezzatura medio elevata, di forma tonda ellittica e di colore arancio chiaro. Polpa di colore arancio di media consistenza e di buona qualità, mediamente succosa e aromatica. Il frutto si consuma generalmente fresco, buccia compresa, o come ingrediente per macedonie. Altre varietà che fruttificano a giugno sono Goldrich, San Castrese e Harcot.

Conservazione

Le albicocche sono un frutto che, se tenuto fuori frigo, non si conserva per più di 3-4 giorni; ma ci sono diversi modi per conservarle più a lungo, eccone alcuni:

  • conservarle in congelatore: dopo averle lavate ed asciugate, toglietegli il nocciolo, copritele con un foglio di alluminio e mettetele in congelatore all’interno di un contenitore, alternando uno strato di albicocche a uno di zucchero e succo di limone (100gr di zucchero e 1 limone per ogni chilogrammo di albicocche);
  • farle essiccare: ci sono due modi per ottenere delle buonissime albicocche secche fatte in casa: il primo è il sistema di asciugatura al forno, il secondo è il  sistema di asciugatura all’aria aperta.
    Il primo metodo necessita di un tempo di preparazione di circa sei/sette giorni; gli ingredienti da avere in casa sono: 1 kg di albicocche fresche (che siano abbastanza sode, non ammaccate e possibilmente non annerite), 20 g di bicarbonato di sodio, e 2 l di acqua.
    Dopo aver fatto bollire acqua e bicarbonato, le albicocche andranno disposte in una griglia da forno senza nocciolo, facendole cuocere a circa 80/90 gradi per 4/5 ore. Ripetere l’operazione nei due giorni successivi e completare poi l’essiccazione al sole.
    Il secondo metodo prevede invece un processo di essiccazione attraverso la mera esposizione al sole per il tempo necessario alla loro completa essiccazione delle albicocche, che dovranno esser state tagliate a metà e private del loro nocciolo.

Ricette e curiosità in cucina

Le albicocche sono uno dei frutti più usati in pasticceria per arricchire torte, macedonie e dessert.
Vengono spesso utilizzate anche come ingredienti per piatti agrodolci, come ad esempio il pollo, la caponata o il cous cous con verdure.

Fra le ricette più in voga c’è la preparazione della marmellata di albicocche, perfetta per il mese di giugno quando le albicocche raggiungono la piena maturazione.

Preparare la marmellata di albicocche fatta in casa è semplicissimo, ecco tutti i passaggi:

  • prendete le albicocche, che devono essere mature e senza macchie, lavatele sotto l’acqua corrente e poi asciugatele con uno straccio. Apritele in due ed eliminate il picciolo e il nocciolo;
  • collocatele in una grande pentola (meglio se di acciaio inox) e aggiungete il succo di limone e lo zucchero;
  • dopo aver mescolato gli ingredienti, lasciateli a macerare per una notte intera a temperatura ambiente;
  • il giorno dopo, il composto va messo a riscaldare sul fuoco, mescolando ogni tanto e portandolo a ebollizione;
  • periodicamente schiumate la marmellata, rimuovendo la patina che si forma in superficie;
  • dopo trenta minuti di bollitura la marmellata è pronta!
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Se volete conservarla più a lungo, una volta tolta dal fuoco, la marmellata va versata ancora bollente nei vasetti ermetici. Prima di poter essere consumata, la marmellata di albicocche dovrà rimanere a riposo per almeno un mese.
La marmellata così preparata dovrebbe essere consumata nel giro di poche settimane, a differenza di quella che acquistiamo al supermercato, che dura diversi mesi.

Il motivo è semplice: nella marmellata fatta in casa non sono presenti conservanti, ma solo ingredienti assolutamente naturali.
La stessa preparazione seguita per la marmellata di albicocche può anche essere messa in pratica per la marmellata di pesche e di susine, sostituendo naturalmente l’ingrediente principale.

Usi alternativi

Pare che i semi di albicocca siano un vero e proprio elisir di lunga vita.
La loro utilità per contrastare il cancro era già nota nell’antica Cina, oltre che in Medio Oriente.
Le proprietà anticancro dei semi di albicocca consisterebbe nel contenuto di vitamina B17, anche conosciuta come amigdalina o nitrosile.

Per alcuni si tratta di una sostanza in grado di inibire lo sviluppo dei tumori e delle loro metastasi. Il nocciolo delle albicocche è invece un ottimo ingrediente per lo scrub naturale di viso e corpo.

Pesche

pesche frutta di stagione del mese di giugno

Proprietà

La pesca è uno dei frutti migliori per prepararsi all’arrivo dell’estate, grazie alla sua succosità e alla capacità dissetante: la pesca è fatta infatti per l’85% di acqua e acido citrico; questo frutto ha inoltre un buon contenuto di Vitamina A e C.

La pesca ha dunque proprietà diuretiche, lassative e depurative e, grazie all’acido citrico presente nel frutto, è in grado di eliminare le tossine ed è un’ottima alleata nella dieta di chi soffre di difficoltà digestive e di disturbi di circolazione. La pesca inoltre è un frutto che mantiene a lungo buona parte dei suoi pregi organolettici e delle sue proprietà disintossicanti ma in ogni caso, è sempre meglio acquistarla e gustarla nella stagione giusta: da giugno a settembre.

Varietà

La pesca è il frutto del  Prunus persica, l’albero del pesco, e la sua origine arriva dall’antica Cina.
Le pesche sono rotondeggianti e divise da un solco longitudinale ed hanno al loro interno una polpa dolcissima e profumata, bianca, gialla o rossa, e una buccia sottile vellutata o liscia, a seconda della varietà. Quelle che troviamo più frequentemente al mercato o nei supermercati sono: la pesca noce o nettarina con polpa gialla o bianca e buccia liscia, la pesca gialla con polpa succosa e profumata e buccia vellutata, la pesca bianca con polpa bianca e filamentosa. Le pesche a polpa bianca in genere sono molto dolci e poco acide, mentre le pesche a polpa gialla di solito hanno un sapore acidulo con sottofondo dolce.

Conservazione

Se le acquistiamo già mature e le conserviamo in frigorifero, le pesche non dureranno per più di 2/3 giorni. Se le compriamo un po’ più acerbe, le possiamo conservare a temperatura ambiente in un sacchetto di carta per circa una settimana.
Se volete conservare le pesche più a lungo, potete tagliarle a spicchi, metterle in un contenitore di plastica con zucchero e limone e riporle nel freezer.

Ecco quali sono i passaggi da seguire per conversare le pesche:

Ricette e curiosità in cucina

La medicina cinese consiglia questa ricetta da fare con le pesche belle mature: sbucciare 3 pesche fresche, cuocerle a vapore, lasciarle intiepidire, e mangiale al mattino, a digiuno per avere ottimi benefici al sistema diuretico e all’apparato digerente.

Un ottimo abbinamento per torte e crostate di frutta è quello con ricotta, mele e cioccolato.
Oltre all’ottima marmellata, le pesche possono essere utilizzate per preparare in casa dell’ottimo tè dissetante oppure facendole sciroppate o caramellate, stando sempre attenti a non sceglierle troppo acerbe o troppo mature. Naturalmente è importante scegliere sempre frutta e verdura di stagione biologica, che non contiene conservanti e sostanze chimiche e che per questo può essere mangiata e conservata con la buccia.

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Come preparare le pesche sciroppate fatte in casa

Usi alternativi

La pesca è utilizzata anche in cosmetica per fare delle ottime maschere di bellezza nutrienti per pelli secche e sensibili, ecco come: schiacciare la polpa di una pesca e aggiungere un cucchiaio d’oliva, applicarle il composto sul viso per 20 minuti e poi risciacquare con acqua tiepida.

Se invece abbiamo i capelli grassi, la pesca è ottima per preparare una maschera riequilibrante: frullare la polpa di due pesche assieme a un cucchiaio di argilla verde e al succo di mezzo limone. Applicare l’impacco sui capelli per 20/30 minuti prima di effettuare lo shampoo.

Susine

susine frutta di stagione del mese di giugno

Proprietà

Anche la susina è un frutto molto utile da avere nel carrello della spesa di giugno per preparare il nostro corpo all’arrivo del caldo e del sole estivo.
Una delle proprietà principali delle susine è rappresentata dalla loro ricchezza di vitamina A e di fibre.
La vitamina A è importante per proteggere la pelle e gli organi del nostro corpo dall’invecchiamento precoce e dall’azione dei radicali liberi.
Per la loro qualità protettiva dell’organismo, le susine, insieme ad albicocche e pesche, sono il frutto giusto per prepararci adeguatamente all’esposizione al sole e per avere un’abbronzatura perfetta.
Le susine sono infatti ricche d’acqua, di vitamine e di sali minerali benefici per l’organismo, tra cui il potassio, il magnesio e il calcio.

Varietà

Il prugno (o susino) è un albero coltivato in tutto il mondo, ha quindi numerosissime varietà che cambiano a seconda dell’area geografica e del clima in cui vengono coltivate.
Le varietà maggiormente coltivate in Europa sono:

  • Anna Spath: il frutto è di piccole dimensioni e di colore variabile dal rosso porpora al blu violetto. La polpa è giallo verdastra, soda e zuccherina, ma non molto succosa;
  • firenze 90: varietà con frutto di dimensione medio-grande di colore viola scuro e con un gusto più marcato;
  • obilnaja: frutto di colore rosso violaceo all’esterno e con polpa gialla all’interno, gusto dolce;
  • president: varietà che presenta un frutto di grandi dimensioni di colore viola scuro all’esterno con polpa gialla all’interno, croccante e gustosa;
  • verdacchia: varietà molto antica e di origine italiana; la forma dei frutti è allungata e sia la buccia che la polpa sono di colore giallo-verdastro; i frutti sono succosi e dolci solo a maturazione avvenuta.

Oltre alle varietà Europee, ci sono diverse varietà di questo frutto che provengono dall’Asia, dalla Cina, dal Giappone e dall’America.

Conservazione

A differenza delle albicocche e delle pesche, le susine hanno tempi di maturazione più lunghi, sceglietele dunque non troppo acerbe e lasciatele tranquillamente fuori dal frigorifero per velocizzarne la maturazione. Una volta che sono ben mature, le susine si conservano in frigorifero per circa una settimana.

Una curiosità legata al nome: prugna e susina sono lo stesso frutto?

La risposta è sì, la differenza sta nel metodo di conservazione: quando il frutto è fresco si chiama susina, quando è secco si chiama prugna. Non c’è dunque alcuna differenza sul piano botanico, entrambi i termini indicano il frutto che nasce sull’albero del susino. L’uso comune, in realtà, va oltre le classificazioni scientifiche: spesso si utilizza il termine “susina” per la qualità tonda e morbida, e “prugna” solo per quella blu-violacea dalla forma allungata, da cui deriva anche il colore prugna.

Ricette e curiosità in cucina

Oltre alle classiche torte, macedonie, frullati di frutta fresca e dessert, le susine sono ottime anche per piatti salati estivi e contorni. Per chi sta seguendo un’alimentazione vegetariana, consigliamo di provare l’insalata di farro o orzo con peperoni, zucchine e susine. Chi invece è un amante della carne, può sperimentare lo spezzatino di maiale e prugne, mentre con il pesce suggeriamo la ricetta dello chef Mauro Uliassi: gambero rosso, pomodori e prugne gialle.

Usi alternativi

Come per le pesche, anche le prugne sono molto utili per fare delle ottime maschere fai da te per capelli e per la pelle del viso. Grazie alle loro proprietà infatti, le prugne aiutano a eliminare le impurità della pelle, a renderla più luminosa e idratata. Prima di applicare la maschera, consigliamo fare almeno 10 minuti di vapori o un bel bagno caldo, per agevolare la dilatazione dei pori prima della pulizia.

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Ecco la ricetta

Ingredienti: 3 prugne, 2 cucchiai di yogurt greco, albume di un uovo, succo di mezzo limone, 2 cucchiaini di argilla bianca caolino.

  • Snocciolare le prugne e tagliarle a pezzetti;
  • mettere in una ciotola yogurt, succo di limone, prugne e albume e mescolare per amalgamare gli ingredienti;
  • frullare il composto in un mixer fino a ottenere una consistenza cremosa;
  • aggiungere l’argilla bianca e mescolare nuovamente;
  • stendere la maschera sul viso con l’aiuto di un pennello, volendo anche su collo e décolleté;
  • lasciare in posa dieci minuti circa;
  • rimuovere con una spugnetta inumidita in acqua tiepida.

Mirtilli

mirtilli frutta di stagione di giugno

Proprietà

Il mirtillo è uno dei frutti con più proprietà benefiche esistenti al mondo: bruciano i grassi, prevengono l’invecchiamento della pelle, sono dei potentissimi antiossidanti, migliorano la memoria e sono degli antidolorifici e antinfiammatori naturali. Sono ricchi di antocianine, vitamine C, B, E e A, rame, selenio, zinco e ferro e assieme a broccoli e albicocche sono un vero elisir di lunga vita!

Varietà

Il mirtillo è un frutto tipico del sottobosco e ha tradizioni antichissime.
La pianta, un piccolo arbusto appartenente alla famiglia delle Ericacee, cresce generalmente nelle zone montane, sulle Alpi e gli Appennini. La loro fioritura avviene nei mesi di maggio e i frutti si raccolgono a partire dal mese di giugno. Esistono due differenti specie di mirtilli: il mirtillo nero/blu e il mirtillo rosso.

Il mirtillo nero è particolarmente ricco di acido folico e contiene tannini e glucosidi antocianici che gli donano il suo caratteristico colore e sono molto utili per chi soffre di vene varicose, insufficienza venosa e di problemi di circolazione sanguigna, perché riducono la permeabilità dei capillari e ne rafforzano la struttura. Le antocianine, inoltre, rafforzano il tessuto connettivo che sostiene i vasi sanguigni e ne migliorano l’elasticità ed il tono.

Il mirtillo rosso è ricco di ferro, vitamina C e fibre ed è diffuso in molte regioni dell’Europa e nelle zone collinari e montane dell’Italia. In medicina i mirtilli rossi vengono utilizzati per prevenire e curare le infezioni alle vie urinarie come la cistite e i calcoli renali, regolarizzano l’intestino e aiutano ad attenuare i piccoli inestetismi della pelle.

Conservazione

Il mirtillo se fresco può essere conservato in frigorifero per 3-4 giorni; come per le albicocche e le pesche, anche i mirtilli si possono conservare più a lungo in conserve e confetture, oltre che per grappe e liquori.

Ricette e curiosità in cucina

I mirtilli sono ottimi da mangiare a colazione o a merenda, insieme a yogurt e gelato, oppure per farcire torte e crostate di frutta fresca. Ottimi anche per preparare succhi di frutta e tisane depurative e antinfiammatorie. I mirtilli rossi vengono utilizzati per la preparazione di ottime marmellate, conserve e gelatine. Una ricetta salata originale e molto apprezzata è il risotto ai mirtilli, da cucinare se volete stupire i vostri ospiti a cena o per qualche occasione speciale.

risotto ai mirtilli frutta di stagione di giugno

Una curiosità in cucina arriva dall’America: pare che nel giorno del ringraziamento (Thanksgiving Day), la salsa a base di mirtilli sia per tradizione sulla tavola di tutti gli americani. Si pensa infatti che, durante la Guerra di Secessione, nel Thanksgiving Day del 1864, il generale Grant ordinò che la salsa di mirtilli venisse servita alle truppe e da quel momento in poi non è stato più concepibile, secondo la tradizione, un pranzo del ringraziamento senza questo ingrediente.

Usi alternativi

Grazie alle sue numerose proprietà benefiche, l‘estratto di mirtillo è presente in cosmetici naturali, come creme per viso e corpo destinate a pelli impure e con pori dilatati oppure idratanti e protettive, utili per combattere le rughe e la cellulite. Infine si dice che il mirtillo nero sia un ottimo alleato contro l’Alzheimer. Tale effetto è stato riscontrato dagli scienziati dell’Università Tufts, a Boston che, dopo aver sottoposto alcuni piccoli topi “anziani” ad una dieta a base di mirtilli, hanno osservato un notevole miglioramento delle loro attività motorie e comportamentali.

Guarda il video sulle proprietà benefiche dei mirtilli

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