
Giornata Mondiale degli Oceani: centinaia di sub sui fondali per l’operazione “Spazzamare”
Al via l’operazione Spazzamare: centinaia di sub e sommozzatori per ripulire i fondali delle coste italiane dai rifiuti
8 Giugno 2020 – Oggi ha ufficialmente inizio l’operazione “Spazzamare”: in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani entrerà in azione una vera e propria task force subacquea tutta italiana al fine di dare vita alla più importante giornata di pulizia dei fondali marini mai realizzata nel nostro Paese. L’operazione Spazzamare è parte integrante del progetto europeo Clean Sea Life ed è organizzata in collaborazione con il Corpo delle Capitanerie di Porto.
Per l’occasione, centinaia di sub e sommozzatori, armati di sacchi e palloni di sollevamento, si immergeranno in darsene e porticcioli di ogni regione italiana: perlustreranno aree naturalistiche e siti archeologici sommersi per ripulirli e liberarli dai rifiuti. Tutti gli oggetti recuperati sui fondali saranno catalogati, pesati e poi smaltiti grazie alla collaborazione con gli Enti locali del territorio. Le operazioni saranno condivise sui Social con l’hashtag #Spazzamare così da includere anche chi non sarà presente nell’iniziativa.
(Fonte: Clean Sea Life)
I Comandi territoriali e i sommozzatori della Guardia Costiera sono incaricati di garantire la necessaria sicurezza in mare: infatti, coordineranno l’attività di tutti i sub al fine di svolgere le operazioni in modo ordinato e sicuro, soprattutto nel rispetto delle nuove norme Covid-19 in merito a sicurezza ed emergenze.
Il progetto europeo Clean Sea Life, finalizzato alla sensibilizzazione in merito al tema dell’accumulo dei rifiuti marini lungo le coste del nostro Paese, rivela qual è il vero motivo che spinge alla realizzazione di questa operazione nella Giornata Mondiale degli Oceani:
“Le immagini di delfini, squali e persino balene nei porticcioli, in questi mesi di immobilità, hanno stupito gli italiani rivelando una biodiversità spesso inaspettata per il Mediterraneo. L’acqua limpida, però, ha rivelato anche la quantità di bottiglie, sacchetti di plastica e copertoni che giacciono sui fondali, oltre a guanti e mascherine, ormai segnalati ovunque in mare”.
Ma, è importante ricordare che, sebbene esistano progetti come l’operazione Spazzamare, finalizzati a rimediare ai danni causati dalla plastica e dai rifiuti a mari e oceani, la vera battaglia contro il mare di plastica e contro la distruzione ambientale deve essere combattuta a terra, appellandosi al senso di responsabilità civica e ambientale di ogni individuo.
