I 5 migliori paesi per nomadi digitali: ecco dove andare

I 5 migliori paesi per nomadi digitali: ecco dove andare

Tra i grandi vantaggi dello smart working c’è sicuramente la possibilità di lavorare viaggiando. Ma dove andare? In questo articolo scopriremo quali sono gli aspetti da prendere in considerazione per scegliere la nostra prossima destinazione e quali i 5 Paesi più accoglienti per nomadi digitali.

Uno dei pochi aspetti positivi, se così possiamo dire, della pandemia da Covid-19 è stato sicuramente lo sdoganamento dei lavori digitali e del remote working, fino al 2020 considerato da molti come un passatempo per influencer e pochi privilegiati. Oggi lavorare viaggiando non è più una semplice utopia, ma una realtà che sempre più persone stanno scegliendo di vivere. Secondo alcune statistiche, il numero di nomadi digitali nel mondo supera ormai i 35 milioni di persone – delle quali circa 500 mila provengono dal nostro Paese -, con un’età media che si aggira intorno ai 40 anni.

E non c’è assolutamente da stupirsi: diventare nomade digitale offre la possibilità di esplorare il Mondo, dare sfogo alla propria fame di avventura, ed abbandonare la frenetica vita d’ufficio, senza per questo dover rinunciare ad uno stipendio stabile e soddisfacente.

Inoltre, in buona parte dei casi, non è nemmeno necessario abbandonare la precedente occupazione o doversi reinventare professionalmente: secondo il rapporto 2023 di Brother Abroad, associazione che ogni anno si occupa di analizzare il fenomeno del nomadismo digitale nel mondo, la percentuale di lavoratori dipendenti che gestiscono la propria professione da remoto (i cosiddetti “remote workers”) sul totale dei nomadi digitali si aggira intorno al 17%, mentre il restante 83% è costituito da liberi professionisti, per lo più altamente qualificati.

Tra i settori di impiego più comuni per i nomadi digitali vi sono infatti marketing, IT, moda e design, copywriting ed e-commerce. E, forse sorprendentemente, il 14% dei nomadi digitali intervistati svolge una professione che, almeno all’apparenza, sembrerebbe stridere con il lavoro da remoto, quale architetto, ingegnere, giurista, o medico. Insomma, non si tratta soltanto di influencer o fannulloni!

Diventare nomade digitale non è mai stato così semplice come in questo momento storico. Tutto quello che occorre è un pc, una buona connessione Internet e tanta voglia di mettersi alla prova. A questo punto, la parte più difficile è forse scegliere in quale Paese andare. Ma quali sono i parametri da prendere in considerazione per scegliere la prossima destinazione dove lavorare da remoto, e quali sono i migliori Paesi per nomadi digitali? Scopriamolo insieme dando un’occhiata ad alcune statistiche.

Nomadi digitali: come scegliere la destinazione perfetta

Scegliere il Paese dove stabilirsi, anche se temporaneamente, è una delle scelte più difficili da compiere quando si decide di imbarcarsi in quest’avventura. Molto dipenderà sicuramente dalla tipologia di lavoro che intendiamo svolgere, dalle nostra conoscenza della lingua locale – o, per le meno, dalla fluenza in cui sappiamo comunicare in almeno una delle due lingue più parlate a livello globale, inglese e spagnolo – ma anche da eventuali esigenze dietetiche (non tutti i Paesi sono in grado di offrire una vasta gamma di opzioni gluten-free, senza lattosio e/o vegane) e climatiche -chi non desidererebbe lavorare in una postazione con vista mare? Abbiamo individuato 7 fattori (più o meno) universali da prendere in considerazione per scegliere una meta realmente adatta a questo stile di vita itinerante.

Velocità della connessione Internet

Secondo il 56% dei nomadi digitali intervistati da A Brother Abroad, la velocità della connessione Internet è, insieme al costo della vita, il fattore più importante nella scelta del Paese dove andare. Ovviamente, poter usufruire di una connessione stabile e veloce è ormai indispensabile per qualsiasi tipo di lavoro digitale (fluttuazioni nella velocità di connessione possono avere effetti deleteri sulla nostra produttività, specialmente se dobbiamo inviare o scaricare file particolarmente pesanti), ed è sicuramente un aspetto a cui prestare particolarmente attenzione prima di scegliere la nostra prossima destinazione.

Basso costo, ma buona qualità della vita

Il costo della vita è un’altra variabile molto importante nella scelta dei migliori Paesi per nomadi digitali. In linea di massima, questo dovrebbe essere inferiore a quello medio del luogo di provenienza, sia per quanto riguarda gli alloggi che per le spese necessarie al soddisfacimento dei bisogni primari. Allo stesso tempo, però, bisogna fare attenzione anche alla qualità della vita, che deve rimanere comunque molto buona, con servizi ed infrastrutture efficienti e facilmente accessibili.

Cibo di buona qualità

Un altro fattore spesso determinante nella scelta di dove andare è la possibilità di poter acquistare cibo di buona qualità, realizzato con ingredienti e procedure sicure e nel pieno rispetto delle norme igieniche di base. Sicuramente non vogliamo dover passare una notte da incubo dopo aver mangiato nel nostro nuovo ristorante preferito!

Possibilità di ottenere visti di lavoro temporanei e di condizioni fiscali vantaggiose

La possibilità di ottenere facilmente un visto di lavoro -temporaneo o permanente– è sicuramente un aspetto molto influente per molti nomadi digitali, così come la possibilità di usufruire di condizioni fiscali particolarmente vantaggiose se invece si opta per muovere la propria residenza in quel determinato Paese. Tra i Paesi che offrono questa possibilità troviamo ad esempio le isole Canarie, il Portogallo, l’Estonia, le isole Barbados e Bermuda.

Community e presenza di spazi di co-working

La presenza di community di nomadi digitali o di una diffusa cultura del co-working sono altri aspetti fondamentali per chi decide di lavorare viaggiando. Basti pensare che oltre il 21% dei nomadi digitali dichiara di preferire lavorare in spazi di coworking, mentre il 14% nei cafè. Inoltre, avere la possibilità di costruire una buona rete di supporto sociale è fondamentale per riuscire a superare i momenti più difficili legati alla lontananza da casa, avere qualcuno con cui scambiare idee ed opinioni, o anche semplicemente confrontarsi per risolvere problematiche più o meno triviali legate alla vita nel Paese scelto.

Atmosfera generale e offerta di attività per il tempo libero

Importante è anche valutare l’atmosfera generale del Paese scelto (ad esempio la presenza di turisti, la cordialità delle persone del luogo, gli orari di chiusura ed apertura di ristoranti e locali etc.) e la possibilità di svolgere diverse attività nel tempo libero, quali ad esempio gite ed escursioni, ma anche semplicemente la presenza di palestre e spiagge accessibili e condizioni climatiche favorevoli nel periodo prescelto.

Sicurezza e bassi tassi di criminalità

Da ultimo, molto importante è anche il livello generale di sicurezza del Paese prescelto, che comprende ad esempio un basso tasso di criminalità, ma anche buone condizioni di sicurezza ambientale (ad esempio, bassa probabilità di terremoti, frane, alluvioni o maremoti, e buona qualità di aria e acqua).

Considerati tutti questi aspetti, quali sono i migliori Paesi per nomadi digitali? Scopriamolo insieme.

I Paesi più gettonati per i nomadi digitali? Messico, Thailandia e Indonesia in pole position

Sempre secondo l’ultimo report di A Brother Abroad, 9 delle 10 località preferite dai nomadi digitali sono Paesi costieri, con un reddito nazionale lordo pro capite inferiore al budget medio di un nomade digitale.

Tra questi, i Paesi che si posizionano ai primi posti per costo della vita, posizione geografica, vicinanza ad aeroporti ed hub di interesse sono il Messico (in particolare le città di Playa del Carmen e Guadalayara), che è stato valutato come il luogo migliore per i nomadi digitali dal 13% dei nomadi intervistati, seguito dalla Thailandia con 12% dei nomadi intervistati (con città come Chiang Mai e Koh Lanta), dall’Indonesia con il 9% dei nomadi intervistati (ed in particolare l’isola di Bali), dalla Colombia con il 7% dei nomadi intervistati (con la città di Medellin) e dal Vietnam con il 5% dei nomadi intervistati (tra le città più gettonate troviamo Ho Chi Minh e Hanoi).

Subito dopo troviamo alcuni tra i migliori Paesi per nomadi digitali in Europa. In particolare il Portogallo (con Lisbona e Madeira), la Turchia (in particolare le città di Istanbul ed Smirne) e le Isole Canarie.

In linea con le preferenze espresse, il Messico ospita attualmente il maggior numero di nomadi digitali (il 14% del totale di nomadi digitali nel mondo), mentre l’11% dei nomadi digitali si trova in Thailandia e l’8% in Portogallo.

Le possibilità per chi decide di adottare uno stile di vita da “nomade dei giorni nostri” sono davvero tante. Ma quali sono le mete che, per i criteri elencati sopra, sono più adatte a chi si approccia al nomadismo digitale per la prima volta? Scopriamole insieme.

5 Paesi adatti a chi vuole approcciarsi al nomadismo digitale

Finalmente abbiamo deciso di lasciare la nostra vecchia vita fatta di lunghe giornate passate in ufficio, ed altrettanto interminabili tragitti casa-lavoro, e di provare a lavorare viaggiando. Bene, ecco dove andare per la nostra prima esperienza da nomadi digitali.

Isole Canarie (Isole Canarie, Tenerife, Gran Canaria, Lanzarote, Fuerteventura e La Palma)

Situate a sud della Spagna, all’altezza del Sahara Occidentale, le otto isole Canarie (Isole Canarie, Tenerife, Gran Canaria, Lanzarote, Fuerteventura, La Palma, Gran Canaria, La Gomera e El Hierro) sono una destinazione ideale per chi decide di diventare nomade digitale, ma non vuole avventurarsi troppo lontano da casa.

Non a caso, negli ultimi anni l’arcipelago è diventato la meta preferita di una folta comunità di lavoratori online provenienti da tutto il mondo, attratti dalle spiagge incontaminate e dalla possibilità di godere di condizioni climatiche particolarmente miti durante tutto l’anno (non a caso le Canarie sono anche conosciute come “Isole dell’Eterna Primavera”).

Sebbene il costo della vita si sia leggermente alzato negli ultimi anni, complice anche l’afflusso in massa dei nomadi digitali, le Canarie rimangono comunque ancora molto vivibili ed accessibili ai più.

Tra le diverse isole, Gran Canaria (ed in particolare Las Palmas, la sua capitale) è quella che ospita il più grande numero di spazi di coworking ed una community molto attiva di nomadi digitali, che spesso organizzano eventi ed incontri di diversi tipi.

Al contrario, Lanzarote è l’isola più tranquilla ed incontaminata, relativamente meno toccata dal turismo di massa, ma non per questo meno valida per chi vuole fare del nomadismo digitale il proprio stile di vita. Tutto dipende dalle nostre esigenze e da quello che stiamo cercando.

Inoltre, esistono diversi gruppi Facebook dedicati alle community di nomadi digitali delle varie isole. Tra questi segnaliamo Tenerife Remote Workers, Gran Canaria Digital Nomads e Fuerteventura Digital Nomads and expats.

Portogallo (Lisbona e Madeira)

Il Portogallo, ed in particolare la città di Lisbona e l’arcipelago di Madeira, sono tra le migliori mete in Europa per chi decide di diventare nomade digitale. Tra le ragioni che hanno reso questo Paese una meta così popolare per chi decide di adottare uno stile di vita nomade sono soprattutto il clima mite, l’atmosfera di gioia e pace che si respira nei maggiori centri abitati, la gustosa cucina tradizionale, ma anche la possibilità per i cittadini UE di rimanere per quanto tempo si desidera nel Paese senza la necessità di particolari visti. Se, invece, si viene da un paese extra-UE, il visto turistico permette di rimanere nel Paese per un massimo di 90 giorni.

Sebbene il costo della vita nella capitale portoghese stia rapidamente eguagliando quello della nostra Penisola, la bellezza e la solarità di questa città, ben collegata con le località marittime di Cascais ed Ericeira, non smetterà mai di stupirvi e vi permetterà di lavorare (quasi) sempre con il sorriso.

Allo stesso modo, la lussureggiante Isola di Madeira, situata a circa 500 km a nord delle Canarie, ospita un’ampia community di nomadi digitali, che si concentra soprattutto nelle località di Ponta do Sol (dove è stato costruito il primo villaggio in Europa per Nomadi Digitali) e Funchal, la capitale dell’Isola.

Estonia (Tallinn)

Sebbene l’Estonia sia ancora da molti considerata come una meta alquanto insolita dove trasferirsi temporaneamente, il governo ha adottato negli ultimi anni diverse iniziative per agevolare l’accesso nel Paese ai nomadi digitali, come ad esempio il programma di e-residency.

Nonostante il costo della vita sia relativamente alto, e le temperature di gran lunga più rigide che nelle mete di cui abbiamo parlato sopra, l’efficienza del sistema di trasporti, la velocità della connessione Internet (senza pari tra le capitali europee), la variegata vita notturna e culturale e la possibilità di raggiungere il Paese in modo veloce ed economico (molte le compagnie low-cost che collegano la capitale con i maggiori aeroporti italiani) rendono l’Estonia uno tra i migliori Paesi del continente per i nomadi digitali.

Tra i più famosi coworking di Tallinn troviamo LIFT99, SpringHub, Tehnopol Startup Incubator e Storytek, dove sarà possibile non solo concentrarsi e lavorare senza distrazioni, ma anche conoscere altri viaggiatori e lasciarci ispirare dalla loro storia e percorso di vita.

Thailandia (Chiang Mai)

Ci spostiamo ora in Asia, e più in particolare a Chiang Mai, la seconda città più grande della Thailandia. Apprezzata per il ricco patrimonio culturale ed artistico, ma anche per il basso costo della vita e la velocità della connessione Internet (una delle migliori nel Paese), Chiang Mai è ormai meta di centinaia di migliaia di nomadi digitali (non a caso la città è nota anche come la “capitale dei nomadi digitali”), che ogni anno arrivano in città alla ricerca di nuove opportunità di networking e di uno stile di vita più lento e rilassato.

Numerosissimi sono gli spazi di coworking, così come le opportunità di svago per il tempo libero: molto frequentato il mercato notturno, in cui fare shopping o gustare i saporitissimi piatti locali.

Insomma, si tratta di una città perfetta per chi vuole testare questo stile di vita per la prima volta, ma non vuole avventurarsi in mete troppo “estreme”.

Indonesia (Bali)Bali è certamente tra le mete più gettonate dai nomadi digitali (ma anche influencer, imprenditori, sportivi e personaggi famosi di vario tipo), merito soprattutto di un costo della vita ancora accessibile, ma di spazi di coworking ed alloggi di altissima qualità.

Cosa da non trascurare è anche la possibilità di lavorare affacciandosi su un mare cristallino, così come di poter scegliere tra un numero elevato di ottimi ristorantini e cafè, e la cucina locale, che offre una grande varietà di piatti vegetariani e vegani. Numerose anche le escursioni e le attività sportive che si possono praticare sull’isola, con surf e snorkelling in pole position.

Canggu, sulla costa occidentale, è sicuramente tra le mete preferite dai lavoratori online, che qui hanno la possibilità di godere di una connessione Internet stabile e sicura, di un ambiente sicuro e dinamico, di numerosi spazi di coworking all’avanguardia e di una vivace vita notturna.

In definitiva, Bali è la meta perfetta per chi cerca un ambiente lavorativo più glamour” e ricercato, ma sicuramente ricco di opportunità di networking, scambio e condivisione.

Queste sono solo cinque tra le migliori destinazioni per nomadi digitali, ma certamente la lista potrebbe andare avanti ancora per molto. Il nostro consiglio è quello di affidarsi a siti specializzati o comunità online, come quella di Wildflowermood o NomadiDigitali.it.

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