impronta idrica come ridurre il consumo di acqua

Impronta Idrica: come ridurre il consumo di acqua

Quanta acqua consumiamo ogni giorno? Un progetto Europeo ci aiuta a calcolare la nostra impronta idrica e ci indica come fare per ridurre il consumo di acqua con semplici azioni quotidiane.

La popolazione mondiale è in costante crescita ma la quantità di acqua dolce disponibile è limitata. Quanta acqua consumiamo nelle azioni di ogni giorno? Come fare per calcolare la nostra impronta idrica e ridurre il consumo di acqua? Grazie al progetto Aquapath, possiamo scoprire cosa fare per diminuire la nostra impronta idrica attraverso semplici azioni quotidiane alla portata di tutti.

Che cos’è l’impronta idrica

L’impronta idrica è un indicatore dell’appropriazione da parte dell’umanità di acqua dolce espresso in volumi di acqua consumati e/o inquinati (Arjen Y. Hoekstra 2008). Rappresenta l’unità di misura dell’acqua necessaria per produrre beni e servizi e può essere utilizzata per misurare un singolo processo, come la coltivazione di una pianta, un prodotto, ad esempio un paio di jeans, una regione geografica, o un singolo consumatore.

Siamo abituati a pensare che l’acqua che consumiamo sia solo quella che beviamo, o con cui ci facciamo la doccia. Ma non teniamo conto dell’acqua che non si consuma direttamente, ma che è necessaria per produrre un prodotto o un servizio, come ad esempio il cibo che mangiamo o un abito che compriamo. Quest’acqua è definita”acqua virtuale” ed è pari al volume totale di acqua necessaria per produrre e trasformare un bene o servizio. L’impronta idrica di una nazione può quindi essere vista da due prospettive: produzione e consumo. L’impronta idrica della produzione è la quantità di risorse idriche locali che vengono utilizzate per produrre beni e servizi all’interno di un Paese, come l’impronta idrica derivante da attività agricole, industriali e domestiche. L’impronta idrica del consumo invece è quella calcolata per tutti i beni e i servizi che vengono consumati dalle persone che vivono in un Paese.

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impronta idrica come ridurre il consumo di acqua

L’impronta idrica globale ammonta a 7.452 miliardi di metri cubi di acqua dolce l’anno, pari a 1.243 metri cubi pro capite, ovvero più del doppio della portata annuale del fiume Mississipi. Per l’Italia, l’acqua “virtuale” contribuisce per l’89% del consumo di acqua giornaliero.

I cittadini europei hanno un’impronta idrica molto alta, non solo per la quantità di prodotti consumati, rispetto ai paesi in via di sviluppo, ma anche perché consumano un’acqua virtuale che non risiede in Europa. Nei prodotti che importiamo dagli altri paesi, c’è la maggior parte dell’acqua che consumiamo; stiamo letteralmente importando acqua e in quantità ogni anno maggiori. Certo, questo è il frutto di scelte governative ed economiche a livello globale, ma anche i cittadini, se sensibilizzati e informati, possono fare la loro parte.

Guarda il video sull’impronta idrica

Come calcolare e ridurre la nostra impronta idrica

Per calcolare e ridurre la nostra impronta idrica, è importante capire in quali abitudini e azioni quotidiane risiede il maggior spreco di acqua. Sapevate ad esempio, che che per ogni tazzina di caffè si consumano 140 litri di acqua dolce? E che il consumo d’acqua virtuale per l’alimentazione varia dai 1500 ai 2600 litri per una dieta vegetariana rispetto ai 4000/ 5.400 di una dieta ricca di carne?
Questo significa che se l’intera popolazione mondiale adottasse la dieta occidentale con una forte presenza di carne, il consumo di acqua per la produzione di cibo aumenterebbe del 75%, mentre si possono risparmiare 2 litri d’acqua al giorno pro capite adottando la Dieta Vegetariana.

Ma non è solamente attraverso l’alimentazione che si può diminuire l’impronta idrica.
Ecco 10 suggerimenti per ridurre la nostra impronta idrica:

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1) utilizzare detersivi  ecologici , diminuendo il numero di lavatrici e di lavastoviglie giornaliero o settimanale

2) utilizzare elettrodomestici in classe energica A  che aiutano nel risparmio energetico

3) riciclare e smaltire i rifiuti nel modo corretto, soprattutto la plastica, che è la prima causa di inquinamento delle acque di fiumi, laghi e mari

4) ridurre lo spreco alimentare

5) se possibile, preferire la doccia al bagno, si consuma un terzo di acqua

6) bere acqua del rubinetto, se correttamente filtrata, piuttosto che comprare l’acqua al supermercato; oltre a ridurre il consumo di acqua, farai del bene anche alla tua salute

7) non usare il WC come un bidone dell’immondizia: ogni volta che si aziona lo sciacquone vanno via in media 7 litri di acqua.

8) al lavaggio dei piatti a mano, preferiamo la lavastoviglie: si spreca meno acqua, se però la facciamo funzionare a pieno carico!

9) chiudere il rubinetto quando non serve, ad esempio mentre ti lavi i denti o mentre ti fai la barba

10) innaffiare le piante da giardino e fiori da balcone alla sera, oltre a risparmiare acqua (che non evapora) otterremo risultati migliori, perché le foglie e i petali bagnati al sole rischiano di bruciarsi!

Per sapere da cosa partire e come fare per ridurre il consumo di acqua, è importante sapere dove ciascuno di noi spreca maggiormente questa risorsa, per poter migliorare il proprio stile di vita e renderlo più sostenibile. Eurocrea Merchant, un’organizzazione italiana che opera per sensibilizzare e educare i cittadini Europei ai temi della sostenibilità ambientale e degli stili di vita sostenibili, è alla guida di un progetto cofinanziato dal programma ERASMUS PLUS della Commissione Europea, che punta proprio sul tema dell’impronta idrica e del riduzione degli sprechi. Insieme alle organizzazioni di 5 paesi (Germania, Francia, Spagna, Portogallo e Paesi Bassi) ha realizzato il progetto Aquapath.

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Obiettivo del progetto è la creazione di un percorso formativo capace di approfondire il tema dell’impronta idrica e far comprendere ai cittadini metodi e modi per partecipare al cambiamento e influire, attraverso uno stile di vita sostenibile, al risparmio di una risorsa così preziosa come l’acqua.

Grazie ad Aquapath, i cittadini possono comprendere a pieno il concetto d’impronta idrica e riflettere sul consumo d’acqua giornaliero. Sul sito del progetto, si può calcolare la propria impronta idrica, attraverso una serie di domande sul consumo di acqua che facciamo quotidianamente, molto spesso senza rendercene conto.

Una volta calcolata la tua impronta idrica, sarà molto più facile scoprire come fare per consumare meno acqua e vivere ogni giorno in maniera più sostenibile. Il progetto prevede anche delle schede educative per insegnanti, da utilizzare nelle scuole, per diffondere e promuovere le buone pratiche nelle future generazioni.

 

 

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