Curiosità e proprietà della frutta di stagione di febbraio

La frutta di stagione di febbraio

La frutta di stagione di febbraio è ricca di fibre e di vitamina C per aiutarci a prevenire e combattere i fastidiosi malanni invernali.

Nel cuore dell’inverno e con la primavera ancora lontana, la frutta di stagione di febbraio è morbida e succosa e va mangiata fresca, per non rischiare di perdere le proprietà e le vitamine che sono contenute nella polpa e nel succo. 

La frutta di stagione di febbraio infatti, contiene fibre e sostanze di cui il nostro organismo ha forte bisogno, come fibre, vitamina A  e vitamina C. L’ideale è preparare freschi centrifugati da bere a colazione o a merenda. Via libera a kiwi, limoni e mandarini.

Kiwi

Frutta di stagione di febbraio - Kiwi

Proprietà del frutto
Frutti ricchi d’acqua, proteine e vitamina C (più che nelle arance), i kiwi sono indicati da dietologi e nutrizionisti anche per prevenire le anemie e contrastare i radicali liberi.

Per assaporarli al meglio, vanno tagliati a metà mangiandone la polpa con un cucchiaino.
Meglio scegliere quelli abbastanza maturi e più morbidi al tatto.

Varietà
Quella più conosciuta e commercializzata è la varietà Hayward, dalla buccia robusta e dalla polpa verde acceso.

Conservazione
I kiwi si conservano a lungo, spesso sono venduti ancora acerbi, per cui si consiglia di attendere qualche giorno prima di consumarli.

Per accelerarne la maturazione basta metterli accanto a mele o pere che producono etilene.

Lo sapevate che l’Italia è il maggior produttore mondiale di kiwi?
La coltivazione è concentrata soprattutto in Lazio, dove la raccolta avviene tra ottobre e novembre: i kiwi vengono poi largamente esportati (riequilibrando così la bilancia agroalimentare del nostro Paese) soprattutto verso Germania, Spagna e Francia e verso i mercati sempre più in espansione di Russia e Stati Uniti.

Ricette o curiosità in cucina
Consigliato per torte di frutta e macedonie, il kiwi viene impiegato anche per sciroppi e conserve, ma esistono anche primi piatti (garganelli), secondi (bresaola o calamari) o antipasti (insalata di granchio) che si accompagnano perfettamente a questo frutto.

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Usi alternativi
Grazie all’alto contenuto di acido folico, il kiwi è indicato per le donne in dolce attesa, mentre per i flavonoidi dal potere antiossidante è l’ideale per la dieta dei più anziani.
Poco calorico, è il frutto ideale per chi vuole perdere peso.

Limoni

Frutta di stagione di febbraio - Limoni

Proprietà del frutto
Il succo di limone, molto aspro, ha moltissime proprietà benefiche: antisettico, astringente, battericida, disinfettante e fonte di vitamina C (100 grammi ne contengono 51 mg, circa il 75% del fabbisogno giornaliero).

Varietà
Alcune tra le varietà più diffuse in Italia sono il limone femminello, l’eureka (o four season) e il monachello. Variano per forma, dimensione del frutto, spessore della buccia e asprezza del succo.

Conservazione
Coltivato in tutta l’Italia meridionale, principalmente nelle zone di Amalfi, Sorrento e Siracusa, i limoni sono un frutto che dura a lungo anche una volta raccolto. È possibile farlo crescere facilmente anche sul balcone di casa e dà numerosi frutti praticamente tutto l’anno, con un breve rallentamento durante i mesi più freddi.

Ricette o curiosità in cucina
Utilizzato come ingrediente di gustose insalate e per torte deliziose, il limone è il principe delle ricette della cucina mediterranea. Le sue scorze (se il frutto è biologico) si grattugiano o si mangiano, si usano per preparare canditi oppure per fare il liquore limoncello. Si usa poi come aromatizzante e per impedire che la frutta o la verdura, una volta tagliate, si ossidino.
Nelle insalate può essere usato come condimento al posto dell’aceto, sia perché più delicato sia perché rende più facile l’assimilazione del ferro presente nei vegetali.

Usi alternativi
Il limone aiuta ad abbassare il livello di colesterolo, a lenire il mal di gola e a digerire i cibi ricchi di grassi.
Inoltre, si possono rendere i denti più bianchi passandoci sopra uno spicchio di limone una volta alla settimana.
Sulla pelle, il limone ha proprietà schiarenti; sulle unghie quelle rinforzanti.
Spalmando un impacco d’acqua, limone e miele sui capelli, questi diventano lucidi e più chiari.
Diluito con acqua, è indicato per gargarismi e sciacqui per la cura di afte e altre patologie del cavo orale.

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Pompelmo
Frutta di stagione di febbraio - Pompelmo

Proprietà del frutto
I frutti hanno grandi dimensioni con una buccia non troppo spessa.
Il pompelmo contiene vitamine A, B e C, antiossidanti e fibre.

Varietà
Non si sa bene se il pompelmo sia un frutto da importazione che proviene dall’Oriente, arrivato fino a noi dopo aver percorso la Via della Seta, oppure se le sue origini siano dell’America Centrale da cui, attraverso il Nord America, sia giunto fino al Vecchio continente.
Di sicuro è un ibrido, tra una varietà dolce dell’arancio e il pomelo, che fa parte sempre della famiglia degli agrumi. Il pompelmo rosa, una varietà più recente, ha un sapore decisamente più dolce.

Conservazione
Nella scelta preferire i frutti più pesanti e dalla buccia liscia. I pompelmi si conservano per diversi giorni a temperatura ambiente; per farli durare di più invece riporli in frigorifero.

Ricette o curiosità in cucina
Il succo del pompelmo è usato spesso come ingrediente di cocktails e bevande, ma anche puro, molto dissetante e profumato. In cucina il succo di pompelmo è usato come condimento, su insalate, secondi o antipasti; gustoso anche come dessert, per mousse e crostate di agrumi.

Usi alternativi
È consigliato dai nutrizionisti nelle diete dimagranti poiché capace di accelerare la trasformazione dei grassi. È un buon alleato anche per disturbi della digestione, inappetenza e infezioni polmonari.

Una curiosità: un componente del pompelmo, chiamato bergamottina, impedisce l’assorbimento di altre sostanze ingerite poiché inibisce alcuni enzimi del fegato. Questo potrebbe essere spiacevole in caso di assunzione di farmaci perché ne annullerebbe, o quasi, l’effetto.

Attenzione anche alla provenienza della frutta

Oltre alla stagionalità della frutta da mettere in tavola, è importante anche la provenienza: meglio accertarsi che non arrivi dall’altra parte del mondo.
Infatti per trasportarla per lunghe distanze si produce inquinamento: quindi facciamo pure a meno delle albicocche australiane, delle angurie brasiliane o delle ciliegie cilene, ma anche della frutta esotica in generale, se possibile.

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La frutta di stagione di febbraio è praticamente tutta coltivata in Italia: kiwi e limoni nelle regioni del sud (Calabria, Campania, Sicilia) i pompelmi nel meridione (piana di Catania e Conca d’oro, nei pressi di Palermo).

È meglio, inoltre, acquistare prodotti di qualità e preferibilmente biologici, per mangiare un frutto non contaminato da pesticidi e metodi di produzione nocivi per l’ambiente. Diverse catene radicate su tutto il territorio offrono questa possibilità: Bio c’ Bon, NaturaSì, Cuorebio. Invece di recarsi direttamente al mercato o nei negozi, ci si può rivolgere ai veri e propri mercati agricoli online, tipo Cortilia, dove i produttori raggiungono i consumatori a domicilio con prodotti di qualità, di stagione, freschi e a filiera corta.

 

Immagine di apertura: © Srapulsar38 | Dreamstime.com

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