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La frutta di stagione di novembre

Arriva l’autunno e la frutta di stagione di Novembre inaugura questa nuova stagione dell’anno.

La frutta di stagione del mese di Novembre si scopre ricca di vitamine e nutrienti, per affrontare l’abbassamento delle temperature con qualche alleato in più. Scegliendo la frutta di stagione date sempre un’occhiata alla provenienza: preferite sempre, nei vostri acquisti, la frutta a chilometro zero.

Questo è solitamente il primo vero mese freddo dell’anno che, dalle routine estive, ci accompagna definitivamente verso le abitudini invernali, e la frutta di stagione di novembre ci aiuta a superare al meglio questo delicato passaggio di stagione.

Iniziamo con un frutto particolare come l’avocado, ottima fonte di grassi sani e spunto per i saporitissimi piatti della cucina messicana. La lista è chiusa da due nostre vecchie conoscenze che sono un po’ il re a la regina di novembre: il pompelmo, ricco di vitamine e ottimo contro i malanni di stagione e la pera, un “falso frutto” dal gusto appagante e dall’apporto calorico ridotto. Gli altri frutti di stagione del mese di novembre sono: arance, banane, cachi, castagne, kiwi, limoni, mandaranci, mandarini e mele.

AVOCADO

avocado frutta di stagione di novembre

Proprietà del frutto
L’avocado è un frutto peculiare, in quanto ricco di grassi (15% ca.) e povero di zuccheri semplici (il fruttosio, per intenderci). È un frutto ricco di acqua (oltre il 70%) e fibre, di vitamine A, B, C, D, E e sali minerali come potassio, fosforo, magnesio e calcio.
La percentuale di proteine e grassi lo rendono un’ottima dose di energia. Lavora molto bene sul sistema linfatico, il cuore, i reni e le ossa permettendo di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, la pressione e l’ipertensione. Rivela inoltre proprietà antitumorali, antinfiammatorie e antiossidanti, favorendo anche la digestione.

Varietà
Originario dell’America centrale, in particolar modo del Messico, l’avocado viene comunque coltivato anche in Italia e nei paesi dell’area mediterranea. Contrariamente a ciò che si potrebbe credere, presenta diverse varietà. Tra le più utilizzate: la hass presenta pelle rugosa con seme di piccole dimensioni e forma sferica; la pinkerton, molto simile alla Hass; la fuerte di forma allungata, buccia liscia; la bacon con polpa maggiormente fibrosa a forma di pera; la rincon di qualità eccellente, ma con una percentuale di polpa leggermente inferiore rispetto alle altre varietà; la reed di forma più sferica e la buccia liscia, così come la carmeri che, a differenza delle altre varietà, presenta una buccia più scura.

Conservazione
Vuoi perché l’interesse attorno a questo frutto è cresciuto solo negli ultimi anni, vuoi perché non lo si usa con un’altissima frequenza, la scelta del giusto avocado risulta spesso estremamente complicata. I criteri che ci spingono a optare per un frutto non sono così immediati. Come consiglio generale, possiamo dire che un buon avocado deve presentare una buccia lucida e priva di ammaccature o incisioni. Al tatto deve restituire la giusta resistenza, una sensazione a metà tra il duro e il molle. Le dita devono sì riuscire a schiacciarlo, ma non “affossare” troppo la buccia.
Anche per la questione conservazione risulta alquanto articolata. L’avocado, infatti, se posto a basse temperature azzera il processo di maturazione. È quindi logico porre in frigorifero solo i frutti maturi, tenendo quelli più acerbi a temperatura ambiente. Per accelerare la maturazione è possibile porli in una busta con delle mele.
Una volta sbucciato, invece, l’avocado ossida in brevissimo tempo. Per ritardare questo processo è buona norma bagnare leggermente la polpa con del succo di limone. In ogni caso, il consiglio è quello di consumare e acquistare l’avocado solo quando si è sicuri di utilizzarlo nel breve periodo. Una volta aperto, infatti, assorbe velocemente gli odori compromettendone il gusto e limitando le possibilità di un futuro utilizzo.

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Ricette o curiosità in cucina
L’avocado è l’ingrediente principe di una delle salse maggiormente apprezzate al mondo: il guacamole. La ricetta è molto semplice, ma la scelta del frutto sbagliato ne compromette irrimediabilmente il risultato finale. La cucina di riferimento per questo, comunque versatile, frutto è quella messicana, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO al pari di quella italiana e greca. Tra i piatti tipici rientrano fajita, taco, nachos, burrito, tortillas, enchilada… beh, l’avocado si sposa a meraviglia in tutte queste gustose ricette!
La versatilità dell’avocado risiede nella sua capacità di restituire un sapore inconfondibile, sempre fresco e ben bilanciato, che si accompagna a insalate, piatti di carne, ma anche sushi, panini farciti, macedonie e, perché no? dolci come sorbetti e gelati.

Guarda il video con 3 ricette facili e veloci con avocado

Usi alternativi
L’olio di avocado è un vero e proprio elisir per la nostra pelle. L’industria cosmetica lo utilizza perciò in creme ad azione idratante, anti-age ed emolliente, per contrastare l’insorgere di rughe, smagliature e imperfezioni della pelle, ma anche per rassodare e proteggere i tessuti dall’azione del sole.
Per i buoni contenuti di acido folico, l’avocado è spesso consigliato durante le gravidanze per favorire lo sviluppo del feto e ridurre i rischi di malformazioni.

POMPELMO

pompelmo frutta di stagione di novembre

Proprietà del frutto
La pianta del pompelmo rientra nella famiglia delle Rutacee. I frutti, appartenenti alla famiglia degli agrumi, hanno dimensioni sensibilmente maggiori rispetto alle sorelle arance, con una buccia che risulta essere però meno spessa e generalmente più liscia.
Il pompelmo, come tutti gli agrumi, contiene interessanti quantità di vitamina C a cui si associano le vitamine dei gruppi A e B. Il frutto è poi ricco di antiossidanti, potassio e, vista l’elevata percentuale di acqua (oltre il 90%), risulta ottimo in regime di dieta.

Varietà
Molto probabilmente il pompelmo è originario della Cina da dove è poi stato esportato in tutto il mondo. Oggi, tra i maggiori produttori ci sono i paesi del Mediterraneo. Le varietà sono sostanzialmente due: pompelmo “classico” e pompelmo rosa. Il primo ha un gusto maggiormente acido, mentre il secondo ha note più delicate e dolci. Di conseguenza, il pompelmo rosa è spesso apprezzato anche da chi non riesce ad abituarsi alla forte acidità e asprezza del pompelmo classico.

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Conservazione
Diciamo che con il pompelmo, al momento dell’acquisto, le dimensioni possono contare. Parliamo soprattutto di peso; a parità di diametro, maggiore è il peso, più probabilità si avranno di aver scelto un buon frutto. Il secondo fattore, forse il più importante, è sicuramente la buccia che deve essere lucente e ben liscia. La conservazione del pompelmo non necessità di particolari accorgimenti, basterà riporlo in frigorifero per allungarne la durata rispetto a una conservazione a temperatura ambiente.

Ricette o curiosità in cucina
Molti, viste anche le proprietà brucia-grassi del pompelmo, ne bevono una spremuta la mattina per colazione. Il succo è però usato anche come ingrediente di cocktails e bevande, essendo il nettare molto dissetante e profumato. Il succo è utilizzato anche come condimento, su insalate, secondi o antipasti; gustoso anche come dessert, per mousse, creme, macedonie e crostate. Si presta inoltre a essere aggiunto in fette a insalate, soprattutto di mare. Per una ricetta rinfrescante (buona soluzione tra un secondo di carne e uno di pesce), il sorbetto con l’aggiunta del limone:

Usi alternativi
Come detto, il pompelmo è un ottimo alimento brucia-grassi, se a questo si somma l’elevata percentuale di acqua in esso contenuta, risulta chiaro il perché sia altamente consigliato in regime di dieta. Permette di contrastare i disturbi legati a digestione, inappetenza e infezioni polmonari. La presenza di triptofano permette di alleviare l’insonnia, un bicchiere di pompelmo prima di coricarsi concilia il sonno. I flavonoidi permettono di regolare il livello di zuccheri nel sangue, rendendo il pompelmo un ottimo alleato in caso di diabete. Altre proprietà favoriscono un’azione analgesica e antitumorale.
Tutte queste qualità presentano però una controindicazione che è bene tenere a mente in caso di assunzione di medicinali anticolesterolo e della pillola anticoncezionale. La bergamottina contenuta nel pompelmo riduce sensibilmente l’assorbimento di alcune sostanze contenute in questi farmaci, mitigandone l’azione e, in alcuni casi, arrivando anche ad annullarla completamente.

 

PERA

pera frutta di stagione di novembre

Proprietà del frutto
Lo sapevate che la pera è un falso frutto? La pianta rientra infatti nella famiglia delle rosacee e i suoi frutti sono pomi, proprio come le mele. Botanicamente parlando, infatti, è da considerarsi frutto il solo torsolo. Per semplificare definiremo in ogni caso la pera come frutto. Nonostante sia ricca di fruttosio, sali minerali e vitamine, la pera contiene poche calorie (poco più di 30 ogni 100 grammi) e molta acqua, il che la rende adatta a regimi di dieta. La buccia, poi, è particolarmente ricca di fibre e rappresenta una vera e propria risorsa per questo frutto. Una risorsa utile a regolarizzare l’intestino e con un elevato potere saziante. Sbucciare la pera è indicato solo per persone affette da disturbi come diarrea o diverticoli.

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Varietà
Le varietà di pere sul mercato sono numerose e ben differenziate. C’è la abate, dalla buccia verdognola, la forma allungata e la polpa compatta; la coscia, più piccola e succosa; la williams, medio grossa e dalla scorza giallognola che tende al rosato; o ancora la guyot, la kaiser, la decana… Insomma, ce n’è per tutti i gusti! In Italia, abbiamo due varietà con riconoscimento IGP, si tratta della pera dell’Emilia-Romagna e della Mantovana.

Conservazione
Tra i primi, e più immediati, aspetti da tenere in considerazione al momento dell’acquisto rientra la buccia. Le pere migliori presentano una buccia liscia, senza grinze e ammaccature. Il profumo deve essere persistente, fresco e aromatico. Una volta a casa, le pere si conservano senza problemi a temperatura ambiente e in frigorifero. Se i frutti non sono ancora maturi è possibile inserirli in un sacchetto di carta o, come per le mele, in una cesta con dei kiwi.

Ricette o curiosità in cucina
Partiamo col dire che se si decidesse di preparare delle – peraltro ottime – marmellate o confetture di pere, al momento dell’acquisto, è consigliabile optare per frutti più in là con la maturazione. Oltre a salvarli dal macero, questi frutti risultano più dolci e permettono di ridurre le dosi di zucchero, rendendo la nostra marmellata leggermente più dietetica.
In cucina, la pera si rivela una vera e propria primizia, versatile e ricca di possibili impieghi. Dai classici dolci con il cioccolato, si adatta senza batter ciglio a piatti di selvaggina, saporiti risotti, insalate e secondi di pesce. Per non farsi mancare nulla, risulta ottima anche se accompagnata a formaggi stagionati, meglio se di capra e dal sapore deciso. Una ricetta che non passa mai di moda è la torta a base di pere e ricotta, ecco qui la ricetta:

Usi alternativi
La sensazione di sazietà restituita da una pera la rende tra i migliori alleati in regime di dieta. Se a ciò si somma la presenza di potassio, è chiaro come effettivamente la pera possa rientrare tra i cibi che meglio si sposano ai principi di una dieta povera di sodio. Consumare pere è molto indicato anche per contrastare l’insorge di patologie legate al diabete.
Le proprietà di questo straordinario frutto non si esauriscono comunque qui, con azioni benefiche di cui vanno a beneficiare l’intestino così come le ossa e il sistema immunitario. La pera presenta inoltre doti antitumorali, allevia l’ipertensione, la stitichezza e il mal di gola.

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