Cachi e castagne, ecco la frutta di stagione di ottobre

Con l’arrivo dell’autunno comincia a variare l’offerta di colori e sapori della frutta, che si arricchisce di zuccheri ed energia, per preparare il nostro organismo a un clima più fresco.

Questo è il tempo infatti di cachi, castagne, banane e limoni.

Scegliendo la frutta di stagione date sempre un’occhiata alla provenienza: preferite sempre, nei vostri acquisti, la frutta a chilometro zero, se possibile, altrimenti quella di provenienza italiana, ignorando i prodotti che provengono dall’altra parte del mondo e che per il loro trasporto richiedono alti consumi di carburante, tempo e quindi denaro.

CACHI

cachi frutta di stagione ottobre

Proprietà del frutto
Hanno origini asiatiche e sono chiamati in tanti modi differenti: i cachi sono conosciuti anche con il nome di loto del Giappone, mela d’Oriente o cibo degli dei. Anche la pianta prende nomi diversi, da albero delle sette virtù ad albero della pace. In qualsiasi modo li si chiami, i cachi hanno un alto potere energizzante, contengono molta acqua (circa l’80%), vitamine A e C, fibre e sali minerali, principalmente potassio, fosforo, calcio e selenio. Hanno ottime proprietà immunitarie per l’organismo, aiutandolo a difendersi da freddo e da attacchi batterici e virali. Migliorano la digestione e sono vivamente consigliati in caso di stitichezza poiché hanno buone doti lassative.

Varietà
Ci sono diverse varietà di cachi in commercio, quelle più conosciute sono il loto di Romagna, dalla polpa morbida, gelatinosa e succosa, e il vaniglia della Campania, più sodo e compatto che si taglia a spicchi come fosse una mela. È un frutto che si trova in commercio solo nei mesi di ottobre e novembre ed è bene mangiarlo solo quando è perfettamente giunto a maturazione altrimenti i tannini lasciano in bocca una sgradevole sensazione di acerbo.

Conservazione
Sia al mercato sia al supermarket, i cachi vengono venduti in vaschette di polistirolo o di cartone poiché si tratta di frutti molto delicati che al minimo contatto possono guastarsi. Una volta acquistati è bene consumarli nel giro di 2 o 3 giorni dopo averli riposti in frigorifero se sono ben maturi; se invece non lo sono è meglio lasciarli fuori dal frigo a temperatura ambiente, e magari a contatto con le mele in modo da accelerare il processo di maturazione.

Ricette o curiosità in cucina
Il gusto dolce dei cachi rende più facile abbinarli alle ricette di dessert o alla preparazione di marmellate. Molto apprezzati sono i cachi caramellati e la confettura usata per farcire crostate, torte o biscotti, come consiglia questa ricetta:

Marmellata di cachi con zenzero e mele cotogne

Spesso si abbinano ad altri frutti come i datteri o i kiwi e i frutti di bosco a seconda che si desideri un accostamento ancora più dolce o invece più aspro e contrastato. Con i cachi vaniglia si possono preparare creme e dessert aggiungendovi la ricotta o lo yogurt. Tuttavia i cachi vengono usati anche per arricchire i piatti di carne o pesce, preparando con essi una delicata mostarda.

Usi alternativi
Oltre a rinforzare il sistema immunitario, la vitamina C contenuta nei cachi, associata al licopene, contribuisce anche a migliorare l’elasticità della pelle che rimane tonica e lucente, con la polpa si può preparare un’ottima maschera facciale da tenere in posa per circa 15 minuti.
È sempre meglio mangiare i cachi senza cuocerli per non perdere nessuna delle proprietà del frutto autunnale che contiene più betacarotene di tutti gli altri, indispensabile per la pelle e le mucose. Questi frutti sono inoltre un buon alleato per combattere lo stress psicofisico: ricchi di zuccheri e di fibre alimentari, sono indicati per chi fa sport, meno per chi soffre di diabete. Consigliati quindi per chi deve rimettersi in forze o per chi assume antibiotici perché ristabiliscono l’equilibrio della flora intestinale grazie alle virtù epatoprotettrici.

CASTAGNE

castagne frutta di stagione ottobre

Proprietà del frutto
Molto nutriente ed energizzante (165 kcal per 100 g) perché ricca di amidi, la castagna è un frutto autunnale da sempre considerato una importante fonte di alimentazione soprattutto per chi viveva in zone montane. Contiene inoltre potassio, fosforo, sodio, magnesio e ferro che rinforzano i tessuti, le ossa e il sistema nervoso. Ha un buon apporto di acido folico, importante per le donne in gravidanza e per chi soffre di anemia e magrezza; poiché contiene una buona dose di fibre ha effetti benefici anche sull’intestino e nel contenere la percentuale di colesterolo nel sangue.

Varietà
Esistono numerose varietà di alberi di castagne e quindi anche di frutti, quelli più conosciuti e commercializzati sono due: i marroni, dai frutti più grandi e pregiati; le castagne vere e proprie, le cui varietà si differenziano a seconda della zona di coltivazione (in Italia, quattro IGP e 2 DOP), e hanno la pellicola, tra la buccia legnosa e la polpa, che aderisce perfettamente alle rughe della polpa. La pianta di castagno è piuttosto longeva e può raggiungere i 25 metri di altezza.

Conservazione
Le castagne sono un frutto delicato soprattutto da fresco; si possono conservare per diversi giorni, circa 12, prima di consumarle, ma in un ambiente asciutto e fresco. Si possono anche congelare, dopo averle lavate e segnate con un coltello in modo da tenerle pronte per l’uso. Oppure, se opportunamente trattate, tramite alcuni metodi come l’essiccazione o la curatura in acqua, possono essere conservate per interi mesi, per poterle mangiare anche a Natale o per tutto l’inverno.

Ricette o curiosità in cucina
Caldarroste e vino novello, all’autunno si brinda così! Ma le castagne si mangiano in mille altri modi e con cotture molto varie e differenti tra loro. Per esempio si possono preparare lessate oppure in zuppa con il latte, meritandosi per questo l’appellativo di “pane dei poveri”. Dalle castagne si ricava anche la farina che permette di preparare diverse ricette, molte regionali e tradizionali, come gnocchi, fettuccine, pane e il più famoso castagnaccio, diffuso soprattutto nelle zone appenniniche del centro e nord Italia. Ottime per il dessert, si prestano a preparazioni originali per il sapore non troppo dolce e facilmente abbinabile a creme e cioccolato.

Usi alternativi
Se vi avanza l’acqua di cottura delle castagne, e avete i capelli chiari, potreste impiegarla per risciacquare i capelli: schiarirà e renderà più lucenti i riflessi della vostra chioma. Se invece all’arrivo dei primi freddi siete già raffreddati potreste preparare un infuso a base di foglie di castagno con l’aggiunta di un cucchiaino di miele per calmare la tosse o attenuare il raffreddamento. Chi invece soffre di diabete o di disturbi al fegato dovrebbe tenersene alla larga.

BANANE

banane frutta di stagione ottobre

Proprietà del frutto
Non è certo un frutto del Mediterraneo, ma dei paesi tropicali, dove è possibile mangiarle 12 mesi all’anno: le banane sono un’infinita riserva di potassio, ferro e magnesio, e oltre ai sali minerali contengono molte calorie (90 kcal ogni 100 g), ma anche antiossidanti e vitamina B. Nonostante abbiano poco sodio, hanno un elevato potere saziante: sono indicate nella dieta dello sportivo, per smorzare la fame o per riequilibrare l’acidità di stomaco.

Varietà
Una banana pesa circa 100 grammi, oscillando tra i 90 e i 200; un intero casco di banane può arrivare a pesare fino a 50 chilogrammi. Quando vengono raccolte, non ancora del tutto mature, la buccia delle banane è di colore verde che diventa giallo al momento della vendita. Si riempie gradualmente di macchioline marroni una volta raggiunta la piena maturazione, quando i tannini si riducono e l’amido si trasforma in zucchero.
Mentre la banana selvatica contiene numerosi semi nella polpa, le varietà in commercio – incroci di diverse varietà (le più diffuse sono la musa sapientium e la musa cavendishii) ne sono totalmente prive. Attualmente i principali produttori di banane al mondo sono l’India (27,6%), la Cina (12,4%), le Filippine (8,6%).

Conservazione
Per assicurare vita lunga alle banane è necessario conservarle in frigorifero nel ripiano dedicato alla frutta e alla verdura, per rallentare il processo di maturazione; le basse temperature, infatti, ne preservano sapore e integrità. Se invece acquistate le banane già ben mature, va bene tenerle fuori dal frigorifero per consumarle in tempi brevi. Fate attenzione, però, perché se ci sono le mele vicino, queste accelerano comunque la maturazione.

Ricette o curiosità in cucina
Il modo più comune di mangiare le banane è crude: facili da sbucciare, sono lo spuntino ideale a metà mattina o per la merenda del pomeriggio. Ma le banane si trovano in commercio anche essiccate, a rondelle, insieme con la frutta secca o quella candita. Sono inoltre un buon ingrediente per centrifugati e frullati; la loro consistenza morbida consente di rendere speciale e varia ogni macedonia che si rispetti. Regala una marcia in più anche ai dessert e ai dolci, quindi cotte, per esempio per ciambelle e plum-cake, muffin o crêpes.

Guarda la ricetta dei Muffin alla banana

Usi alternativi
Lo sapevate che la buccia delle banane, dal lato interno, è un ottimo calmante per le punture in insetto? Sfregando la parte più morbida sulla pelle troverete sollievo nel giro di pochi minuti. Nelle serate in cui invece avete esagerato con l’alcol, un frappè di banana e un cucchiaino di miele, accarezza lo stomaco affaticato e abbassa il livello di acidità. Ottimo antiossidante, combatte l’insonnia e la depressione poiché in grado di stimolare la produzione di serotonina. L’apporto di potassio, inoltre, migliora le attività celebrali e la capacità di concentrazione, ed è un efficace diuretico, utile quindi per chi soffre di ritenzione idrica.

LIMONI

limoni frutta di stagione di ottobre

Proprietà
Il limone per gli antichi Romani era simbolo di fecondità, tanto che era uno dei frutti che compariva nelle cerimonie nuziali; per i Greci profumava la biancheria e allontanava le terme, in epoche successive gli vennero attribuite proprietà venefiche e chi veniva morso da un serpente trangugiava il succo nella speranza di potersi salvare. Oggi è ancora un frutto eccezionale, chiamato anche “farmaco naturale” perché in molti casi diventa la soluzione più appropriata. È un rinforzante naturale del sistema immunitario grazie alle vitamine A, C, B e P, ha proprietà depurative per fegato e intestino, oltreché antisettiche e astringenti. È inoltre un dissetante naturale.

Varietà
Coltivato soprattutto in Campania e Sicilia, e nelle altre regioni del Sud Italia poiché predilige i climi caldi e i territori soleggiati, il limone conta numerose varietà, riconoscibili dalla forma del frutto (allungato o più tondo), dalle dimensioni (molto grandi da non stare nel palmo di una mano o più piccoli), dal tipo di buccia (spugnosa o molto porosa o più liscia e sottile) e dal succo (aspro o più dolce). Le varietà più diffuse sono limone comune, femminello, zagara bianca, siracusano e monachello. Dello stesso genere del limone sono anche chinotto, cedro e bergamotto.

Conservazione
La maturazione dei limoni prosegue anche una volta raccolti dalla pianta; possono quindi conservarsi a lungo se raccolti ancora un po’ verdi e se tenuti lontano da fonti di calore e in un ambiente fresco (se sono ancora verdi va bene una temperatura tra gli 11 e i 14 °C, se invece già maturo anche meno, intorno ai 4 °C). Una volta superata la piena maturazione, il frutto tende a rimpicciolirsi, a seccare nella buccia e a perdere la freschezza del succo che costituisce il 50% del suo peso.

Ricette o curiosità in cucina
Usato spesso al posto dell’aceto, nelle insalate, o su carne e pesce, contribuisce ad alleggerire alcuni odori troppo forti. Ingrediente essenziale del pinzimonio o delle marinature prima della cottura, non manca mai sulle fritture di pesce o per condire le macedonie. Anche la buccia è molto usata in cucina, per aromatizzare il pan di Spagna di molti dolci, per evitare che la frutta scurisca, per ottenere liquori e digestivi, tra cui il più conosciuto è il famosissimo limoncello.

Guarda il video per preparare il limoncello fatto in casa

Usi alternativi
Molto diffusa è l’usanza di bere acqua tiepida e limone, la mattina a digiuno appena svegli, un buon modo per disintossicarsi e re-mineralizzarsi. Ma gli usi del limone sono infiniti: è un alleato contro l’influenza, è un tonico per le pelli grasse, uno sbiancante di denti e unghie, un antiinfiammatorio per le gengive. Inoltre aiuta la digestione soprattutto dei grassi, cura le affezioni della pelle, disinfetta dopo le punture di insetti, riequilibra l’acidità di stomaco. Non fate mai mancare un limone nella vostra cucina, per ogni evenienza!

 

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