
La frutta di stagione di luglio
La frutta di stagione di luglio è la più zuccherina e colorata dell’anno, per aiutarci a ritrovare le energie e affrontare al meglio il caldo estivo.
Con l’aumento delle temperature estive, il nostro organismo ci chiede sempre più acqua, vitamine e sali minerali, per controbilanciare la maggiore dispersione, attraverso il sudore, di queste sostanze. La frutta è un buon integratore, soprattutto se possiamo scegliere quella di stagione.
Una macedonia rinfresca più di mille gelati, è nutriente, idrata la pelle e apporta il giusto carico calorico. Merende e spuntini a base di ribes e lamponi, centrifugati di fichi e banane sono quanto di meglio si possa chiedere.
E poi l’estate è per eccellenza la stagione della frutta, quella più ricca di acqua e dal sapore fresco. Vi proponiamo alcuni dei frutti estivi per arricchire le vostre ricette in cucina e per variare l’alimentazione …proprio mentre il mare chiama per un tuffo nel blu!
LAMPONI
Proprietà del frutto
Rinfrescanti e diuretici, ricchi di acqua (circa l’80%), antiossidanti e sali minerali, ma poveri di zuccheri: sono i lamponi, un piccolo frutto di una pianta cespugliosa che cresce soprattutto in larghezza. Le foglie sono ovali e scure, con i margini seghettati. I frutti sono coperti da una sostanza, chiamata pruina, che toglie lucentezza alla superficie esterna dei lamponi, che solitamente si presentano di forma tonda e di colore rosso intenso, a volte più scuro quasi rubino, altre volte molto chiaro, più vicino al giallo ambrato, con una rada e corta peluria.
Varietà
Esistono due tipi di piante di lamponi, quelle che fruttano solo una volta in un anno (unifere), e quelle che invece producono frutti anche dai nuovi tralci (bifere). Le varietà più conosciute sono la Glen Moy, la Ruby e la Heritage, quest’ultima tra le varietà maggiormente produttive. Le piante spontanee crescono nelle zone collinari o nei boschi, fino a 2000 metri di altitudine.
Conservazione
Una volta raccolti i lamponi interrompono il processo di crescita per cui è necessario raccoglierli solo quando sono giunti al punto giusto di maturazione. Soffrono di un elevato grado di deterioramento, devono essere conservati in frigorifero e consumati dopo massimo tre giorni. È facile trovare i lamponi in vendita tra i surgelati proprio per questo inconveniente: ma non fatevi tentare, acquistateli freschi e di stagione, magari subito prima del momento in cui realmente avete intenzione di consumarli.
Ricette o curiosità in cucina
Torta ai lamponi, confettura di lamponi, mousse alla crema di frutti di bosco: da soli o insieme agli altri piccoli frutti di bosco (mirtilli, ribes, more, fragoline e uva spina) sono un ingrediente vincente in cucina. Ovviamente sono più indicati per ricette dolci, gelati e dessert ma le proposte virano anche su aperitivi, risotti, crêpes, bruschette, frullati e centrifugati .
Aromatizzano anche liquori, macedonie e bevande in genere.
Usi alternativi
Il merito più recente attribuito ai lamponi, da studi medico-scientifici degli ultimi anni, è quello di essere antitumorali: grazie all’acido ellagico, infatti, che è un antiossidante, inibiscono la crescita e l’alimentazione delle cellule tumorali, soprattutto quelle intestinali.
I lamponi sono anche degli ottimi antinfiammatori delle vie respiratorie (soprattutto le foglie, se si prepara un infuso nel quale lasciarle a riposo per qualche minuto; le foglie, lo ricordiamo, si raccolgono a giugno e si conservano essiccate), diuretici e depurativi dell’organismo. Sono indicati per le donne in gravidanza poiché l’acido folico e la vitamina P apportano benefici allo sviluppo del feto.
BANANE
Proprietà del frutto
Riserva di potassio, ferro e magnesio, ricca di calorie (90 kcal ogni 100 g), antiossidanti e vitamine del gruppo B e povera di sodio, ha un alto potere saziante che la rende il frutto ideale per la merenda o uno spuntino lontano dai pasti, magari dopo una sessione di sport o di attività all’aria aperta, o per riequilibrare l’acidità di stomaco, quindi dopo una serata ad alto tasso alcolico.
Varietà
Se non ancora del tutto matura, la buccia delle banane è di colore verde che diventa giallo intenso e poi a macchie di tonalità marrone una volta che raggiunge la piena maturazione. Il peso del singolo frutto varia da 90 a 200 grammi. La banana selvatica presenta all’interno della polpa numerosi semi; le varietà “moderne” impiegate per l’alimentazione e presenti sul mercato, invece, essendo degli incroci di diverse varietà (le più comuni sono musa sapientium e musa cavendishii), ne sono prive.
Conservazione
Per rallentare il processo di maturazione delle banane è preferibile conservarle in frigorifero, nel ripiano dedicato alla frutta (quello più in basso), che preserva il sapore e l’integrità del frutto. Se invece avete intenzione di consumarle in tempi brevi possono restare anche fuori dal frigo, a temperatura ambiente; ricordate però che d’estate potrebbero davvero avere vita corta.
Ricette o curiosità in cucina
Dal sapore non eccessivamente dolce, le banane si prestano a essere un ingrediente ideale sia per ricette di dolci (l’abbinamento per eccellenza è con cioccolata e cacao, in plum-cake, muffin o nelle ciambelle) ma anche per frullati, macedonie e centrifugati. Le banane sono un frutto molto amato dai bambini anche perché pratico e trasportabile oltre che facile da sbucciare e consumare. Un altro classico è la Banana Split, un dessert che abbina il frutto esotico al gelato.
Usi alternativi
Le banane hanno numerose caratteristiche che procurano al nostro organismo tanti benefici. A esempio sono in grado di stabilizzare il lavoro del cuore, poiché apportano ossigeno nel sangue e migliorano la micro circolazione. Il potassio, in elevate percentuali, migliora la concentrazione e quindi lo studio e le attività intellettive. Vitamine, magnesio e antiossidanti invece sono buoni alleati di pelle e capelli, combattono l’insonnia e riducono l’emicrania poiché stimolano la produzione di serotonina. Sembra che le banane siano anche il frutto ideale per chi soffre di allergie o intolleranze poiché sono prive di allergeni spesso riscontrabili nelle proteine alimentari. Tra gli usi alternativi più insoliti della banana c’è un possibile riutilizzo della sua buccia: per sbiancare i denti prima di lavarli o per alleviare il prurito di una puntura di insetto (sfregando la parte interna della buccia), oppure come concime naturale per piante in vaso dopo averla fatta essiccare e averla triturata.
FICHI
Proprietà del frutto
Zuccherini al sapore, morbidi da mordere e gustare: i fichi sono una delicata prelibatezza dell’estate. Cento grammi di questo frutto contengono circa 75 kcal, oltre a buone quantità di manganese, calcio e vitamine che donano proprietà lassative e digestive, oltre a potassio e ferro che lo rendono anche un frutto ad alto potere nutriente.
Varietà
La pianta del fico è molto resistente, tollera la siccità e i climi caldi, in Italia in particolare in Puglia, Calabria e Campania. I frutti commestibili sono quelli delle piante cosiddette “femmine”. I primi frutti, i fioroni, maturano in tarda primavera, nel mese di giugno; i frutti che invece mangiamo più solitamente sono i frutti veri e propri della pianta che maturano in estate inoltrata, ad agosto o anche a settembre.
Esistono tantissime varietà di fichi, più di 150, distinguibili dalla forma (ovale, allungata o tonda) del frutto e dal colore di buccia e polpa: il primo varia dal verde chiaro o scuro, anche striato, fino al blu, violaceo o addirittura nero; la seconda può essere dorata, rosa chiaro, fino a un porpora intenso.
Conservazione
I fichi richiedono di essere mangiati appena raccolti poiché si tratta di frutti molto delicati, dalla buccia tenera e facilmente deperibili. In alternativa vanno conservati in frigorifero, ma consumati nel giro di massimo tre giorni. I fichi secchi sono una valida alternativa per poterli gustare anche d’inverno, o conservarli a lungo in dispensa: la loro preparazione prevede una prima fase di essiccatura al sole e poi una breve cottura in forno farciti di foglie di alloro, mandorle e un pizzico di scorza di limone.
Ricette o curiosità in cucina
Le colazioni estive non possono che iniziare con la marmellata di fichi, gli antipasti prevedere il curioso abbinamento di fichi e prosciutto, i dessert il gelato di fichi oppure i fichi freschi sul sorbetto di limone o menta. I fichi vengono impiegati anche per gli accostamenti agrodolci, con formaggi, carne, in particolare il pollo, e il pesce.
Usi alternativi
Ai fichi sono riconosciute proprietà lassative, ma leggere, indicate anche per l’equilibrio intestinale dei bambini; sono anche decongestionanti e antinfiammatori: per le irritazioni urinarie e polmonari, e gastroenteriche. Per uso esterno calmano acne, ascessi e gonfiori della pelle. Prevengono inoltre la pressione alta e sono molto indicati per la salute delle ossa e dei denti grazie a un buon apporto di calcio.
RIBES
Proprietà del frutto
Nero, rosso o bianco, il ribes è la bacca commestibile di un arbusto (della famiglia delle Sassifragaceae) che cresce in forma spontanea nei boschi e raggiunge un’altezza massima di due metri. Le dimensioni del ramoscello e delle singole bacche sono contenute, e sono composte dal 75% di acqua, da vitamine A, B, C e K, sali minerali e benefici acidi organici. Poche le calorie: appena 30 kcal ogni 100 g.
Varietà
Del ribes esistono molte varietà della stessa specie, circa 80, ma quelle più diffuse, coltivate e commercializzate sono il ribes rosso, impiegato principalmente per la produzione di estratti e sciroppi; il ribes bianco, più raro, e soprattutto il ribes nero, per produrre liquori o per la vendita diretta del frutto.
Conservazione
I ribes andrebbero mangiati appena raccolti per assaporarne a pieno aromi e freschezza; il tempo limite, come gli altri frutti di bosco, è massimo tre giorni di conservazione, meglio se in frigorifero e ben asciutti.
Ricette o curiosità in cucina
L’alta concentrazione di pectina rende i ribes il frutto ideale per preparare marmellate e conserve. Il sapore acidulo infatti richiede che venga contrastato con lo zucchero, o almeno con altri frutti di bosco per riequilibrare il gusto. Sono ottimi anche per preparare succhi e bevande dissetanti, o anche sciroppi e gelatine per la decorazione di crostate e panna cotta o la farcitura di muffin e plumcake. Alcuni liquori aromatici vantano l’aggiunta di ribes (anche i frutti interi, in infusione nella bottiglia) oppure per chi ama l’agrodolce, possono diventare succulente salse che accompagnano carne e pesce.
Ecco una ricetta speciale per preparare una crostata meringata al ribes, ideale per una ricca colazione o per il dessert:
Usi alternativi
Poiché i ribes contengono un’alta percentuale di antiossidanti (il valore più alto nella frutta, secondi solo ai mirtilli) la loro assunzione ha particolari vantaggi nel contrasto degli effetti negativi dei raggi UVA, e la presenza di flavonoidi li rende degli ottimi antinfiammatori, adatti a combattere le irritazioni dell’apparato respiratorio. Rinforzano inoltre il sistema immunitario, fanno bene alla digestione e poiché migliorano la microcircolazione sono ottimi alleati contro le vene varicose. Una tisana di ribes oltre a favorire la digestione e la diuresi sembra possa ridurre il tasso di colesterolo nel sangue. Questi frutti vengono impiegati anche in cosmesi per la preparazione di creme e lozioni mentre nell’antichità, per il loro colore scuro, si pensava fossero vincenti contro l’umore nero, la tristezza e addirittura la febbre.
Scopri la frutta di stagione del mese di giugno, maggio e aprile
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