
Lampadine risparmio energetico: quali sono e come sceglierle
Le lampadine risparmio energetico, chiamate anche lampade fluorescenti, sono uno dei modi migliori per risparmiare energia in casa e ridurre l’inquinamento ambientale.
Secondo alcune stime recenti, le lampadine risparmio energetico, in un appartamento composto da cucina, salotto, camera da letto e bagno, permettono di ridurre del 75% circa il consumo annuo di elettricità.
Il costo delle lampadine risparmio energetico è più alto rispetto alle vecchie lampadine a incandescenza, che sono state bandite in tutta Europa dal settembre del 2009 in seguito all’approvazione del programma dell’Unione Europea per la riduzione dei consumi di elettricità e il miglioramento dell’efficienza energetica.
Il programma prevedeva dapprima il divieto di commercializzare le lampade a incandescenza da 100 watt, per poi passare a quelle da 75 watt, 25 watt e 40 watt negli anni a seguire per smaltire le scorte di lampadine a incandescenza rimaste in commercio e raggiungere l’obiettivo di miglioramento dell’efficienza energetica del 20% entro il 2020.
Le vecchie lampadine a incandescenza, infatti, convertivano solo il 5% dell’energia elettrica consumata in luce, mentre le lampadine risparmio energetico, chiamate anche lampade a basso consumo, arrivano ad essere fino all’ 80% più efficienti.
La strategia dell’Unione Europea sta funzionando: il risparmio energetico è aumentato e le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera sono diminuite. La norma ha rappresentato un vantaggio economico anche per le famiglie: per chi sceglie di utilizzare lampadine a risparmio energetico il risparmio in bolletta è di un minimo di 50 € all’anno fino ad un massimo di 300 € all’anno, a seconda del numero di punti luce e dei consumi di ciascuna famiglia.
Ma come scegliere le lampadine risparmio energetico migliori?
Sul mercato esistono tantissimi modelli di lampadine a basso consumo che hanno forme, dimensioni e classi di efficienza energetica diverse.
La prima cosa da fare per scegliere le lampadine risparmio energetico migliori è quella di leggere le informazioni riportate sulla confezione, scegliendo quelle con la classe di efficienza energetica più alta (A+++).
Altre informazioni importanti da tenere in considerazione in fase di scelta sono:
- La quantità di luce (espressa in Lumen)
- La durata della vita della lampadina (espressa in ore)
- L’equivalenza in termini di watt che vengono assorbiti dalla lampadina
- I “cicli” ovvero il numero di volte in cui la lampadina potrà essere accesa e spenta
- Il tempo che la lampadina impiega per raggiungere la sua emissione di luce massima
- Il colore della luce emessa (la tonalità varia da 2400 gradi Kelvin per una luce calda fino ai 6500 di una lampadina a luce fredda, il cui colore può tendere fino al blu)
- Le dimensioni della lampadina (che si trovano sulla scatola)
- Le indicazioni da seguire in caso di rottura e per lo smaltimento
Le lampadine risparmio energetico durano da 2 a 5 volte di più rispetto alle lampade tradizionali e si trovano in commercio di forme e dimensioni diverse: dalle classiche lampadine a sfera, a quelle a goccia, a tortiglione o a candela.
Sebbene il costo delle lampadine a risparmio energetico sia maggiore, la lunga durata della loro vita e la loro efficienza energetica permettono un notevole risparmio: fino a 15€ all’anno per ogni punto luce, che significa 300€ all’anno se sostituite le normali lampade a incandescenza con le lampadine a risparmio energetico in tutta la casa (ipotizzando 20 punti luce diversi).
Dove si smaltiscono le lampadine risparmio energetico?
Le lampadine a risparmio energetico (sia quelle LED che le alogene a basso consumo) fanno parte dei rifiuti elettronici e richiedono un’attenzione particolare al momento della sostituzione e dello smaltimento. Al loro interno infatti c’è il mercurio, un veleno che, se smaltito nel modo scorretto, è pericoloso per la salute e per l’ambiente. Per questo motivo per smaltire le lampadine a risparmio energetico occorre dividere la parte metallica dal vetro. La parte metallica può essere gettata nei relativi contenitori seguendo le regole della raccolta differenziata, mentre il vetro che contiene il mercurio non può essere smaltito né nel vetro né nell’indifferenziata ma andrà portato nelle apposite aree di raccolta o consegnato ai rivenditori di materiali elettrici che dovranno per legge occuparsi dello smaltimento secondo la normativa che regolamenta il ritiro dei RAEE.
Un passo in avanti verso la sostenibilità ambientale
Il passaggio dalle vecchie lampadine a incandescenza alle nuove lampadine a risparmio energetico porta notevoli vantaggi in ottica di sostenibilità ambientale. L’illuminazione infatti vale circa il 14% del consumo totale di elettricità dell’Unione Europea. Passare alle lampadine a risparmio energetico comporterebbe quindi un notevole risparmio per i Paesi che producono elettricità, una riduzione di circa 38 milioni di tonnellate di anidride carbonica nell’atmosfera e più di 150 milioni di barili di petrolio consumati in meno ogni anno.
Il passaggio alle lampadine risparmio energetico avverrà nel 2018
Il passaggio dalle lampadine alogene a quelle a risparmio energetico si completerà nel settembre 2018 con la norma che sovraintende all’efficienza energetica di elettrodomestici e lampadine vendute in Europa, che rende obbligatorio la graduale eliminazione delle lampade che consumano di più (classe C e inferiori) verso le lampade LED e alogene a risparmio energetico.
Passare alle lampadine risparmio energetico non è l’unico modo per risparmiare energia e ridurre i propri costi in bolletta. Se volete risparmiare sulla vostra bolletta luce e gas e rispettare l’ambiente, scegliete un fornitore di energia affidabile, che vi offre un prezzo per la componente energia vantaggioso, rispettando l’ambiente.
