
Libellula: storia, caratteristiche, curiosità e comportamento
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Libellula: storie e leggende sul piccolo animale dalla ali trasparenti
Se pensate che l’alligatore o il ghepardo siano tra le specie più pericolose del mondo animale probabilmente non conoscete tutti i segreti della libellula, l’insetto capace di prendere il volo, catturare la preda e tornare al punto di partenza in un arco di tempo pari a circa un secondo e mezzo.
Piccola, elegante e leggera, la libellula è un genere di insetto che appartiene alla famiglia degli Odonati, entomi emimetaboli la cui crescita e sviluppo sono possibili solo in ambienti di acqua. Nel corso dei due stadi giovanili, chiamati rispettivamente neanidi e ninfe, gli odonati vivono nell’acqua mentre in età adulta si trasformano in esperti volatori e in rapidi e silenziosi predatori sia di acqua che di aria.
L’etimologia di libellula è incerta e sono due le ipotesi sull’origine del nome che identifica l’insetto dalle ali sottili e trasparenti come le pagine di un libro antico. Secondo alcuni studiosi il nome deriverebbe dalla parola latina libra che tradotto significa bilancia con riferimento alla posizione orizzontale delle ali durante il volo o al movimento oscillatorio delle stesse quando l’insetto è posato. La seconda tesi sostiene che il significato del nome va ricercato in un altro vocabolo di origine latina vale a dire libellum, diminutivo di liber, ovvero libero.
Sono numerose le storie che hanno come protagonista le libellule e tra antiche favole e miti senza tempo, la leggenda più famosa è riportata nel libro Le carte medicina di David Carson e James Sams e racconta la nascita dell’animale legato all’aria, all’acqua e alla terra: “La libellula fu una volta un drago molto saggio, che volando portava di notte la luce grazie al suo respiro di fuoco. Il suo magico respiro creò l’arte della magia e l’illusione della forma cangiante. Poi il drago finì prigioniero della sua forma illusoria per imbrogliare il coyote, rimanendo prigioniero nel corpo della libellula”.
Simbolo di cambiamento, trasformazione e rinascita, le libellule nella mitologia norrena erano associate alla dea dell’amore Freyja mentre in Cina e Giappone sono considerate ancora oggi animali sacri. Nel Celeste Impero i piccoli insetti rappresentano prosperità, fortuna e armonia mentre nel paese del Sol Levante sono l’emblema della felicità, del coraggio e del successo e proteggono le coltivazioni di riso assicurando un buon raccolto. Ed è proprio in Giappone che tra il 1400 e il 1500 si diffuse l’uso di particolari copricapi militari chiamati Dragonfly Helmet (elmo libellula) che servivano a rendere subito riconoscibili i leader sul campo di battaglia. Oggi, un elmo libellula è conservato al Minneapolis Institute of Art che sul suo blog svela qualcosa in più sull’antico kawari kabuto (elmetto strano o elmetto esotico): “In Giappone, la libellula simboleggia lo sforzo mirato e la vigilanza a causa del suo modo di muoversi (su, giù, di lato) pur continuando a faccia in avanti. I testi antichi si riferiscono al Giappone come Akitsushima (Isola delle Libellule), a causa della loro abbondanza”.
Per i nativi americani la libellula è un animale totemico associato alla trasformazione e rappresenta le anime dei defunti e le verità nascoste mentre in Italia, e in generale nel resto d’Europa, durante il Medioevo si pensava fosse un animale inviato dal demonio tanto da guadagnarsi il soprannome di “uncino del diavolo”, “tagliatrice d’orecchie”, “scippatrice d’occhi”o, più frequentemente, “ago del diavolo”.
Libellula: caratteristiche e comportamento del mini drago
Secondo i dati forniti dal WWF Italia, le prime tracce della presenza di libellule sulla Terra risale a più di 320 milioni di anni fa e nel bacino del Mediterraneo è l’Italia il paese in cui si registra il più alto numero di specie per un totale di 93 tipi di famiglie di cui una estinta in tempi recenti e le restanti a rischio di estinzione.
La libellula si distingue facilmente dagli altri insetti grazie al suo lungo e sottile addome composto da undici segmenti e alle due paia di ali dai colori brillanti, allungate e membranose, che possono sbattere fino a 20 volte in un secondo e le permettono di spostarsi molto velocemente raggiungendo anche i 60 km orari. La possibilità di muoversi con grande rapidità in tutte le direzioni limita l’impiego delle sei zampe che raramente sono utilizzate per camminare.
Caratteristica principale delle libellule, conosciute in Giappone con il nome di “piccolo drago”, è il capo voluminoso con gli occhi composti da circa 50.000 ommatidi e antenne brevi. Gli occhi enormi permettono all’animale di avere una visione panoramica quasi completa e un’elevata percezione dei movimenti che ne fanno un cacciatore di acqua e di aria molto efficiente. Un’altra peculiarità dell’insetto è l’apparato boccale formato da un labbro inferiore che termina con delle piccole pinze con cui le libellule afferrano le loro prede. Cosa mangia la libellula? Mosche, zanzare e invertebrati: tutto ciò che riesce ad afferrare durante il suo rapido e silenzioso volo.
Il colore della libellula dipende dalla famiglia di appartenenza: una libellula blu appartiene alla famiglia Calopterygidae, una marrone alla famiglia Lestidae, mentre una libellula rossa alla famiglia Coenagrionidae.
Quanto vive una libellula? Le larve della libellula vivono inzialmente in acqua per ben 3 anni: in questo periodo si cibano di tutti gli insetti, le alghe e i girini che trovano sul loro cammino. Durante l’estate del terzo anno, la larva è pronta a fuoriuscire dall’acqua per trasformare il suo corpo in crisalide seccandosi al sole. Una volta che l’insetto si è creato completamente all’interno della crisalide, questa si rompe e fuoriesce la libellula come la conosciamo. Una curiosità importante: la libellula vive molto più sotto forma di larva che di libellula vera e propria. Infatti, una volta uscita dalla crisalide, la libellula ha una vita media di soli 5-6 giorni. In questo breve tempo deve deporre le uova per riprodursi.
In merito al comportamento del piccolo insetto, un interessante studio condotto da Rassim Khelifa, dottorando del dipartimento di Biologia Evolutiva e Studi Ambientali dell’Università di Zurigo, ha svelato la tattica che le libellule femmine, in particolare quelle appartenenti alla specie dragone alpino, utilizzano per sfuggire alle avances indesiderate del maschio. Sembra, infatti, che le femmine dell’insetto simulino una caduta improvvisa al suolo e fingendosi morte riescono ad allontanare il pretendente a cui non resta altro da fare che abbandonare il territorio alla ricerca di una nuova partner.
Un’ultima curiosità: le libellule pungono? Molti pensano che questo insetto possa pungere, proprio come una zanzara o un ragno… ma non è così. Questi insetti non attaccano l’uomo e utilizzano le proprie capacità predatorie per nutrirsi.
Libellula: 5 curiosità sull’animale
Ecco cinque curiosità sulla libellula che forse non tutti conoscono:
- L’arte del volo: le libellule possono volare all’indietro e restare immobili a mezz’aria grazie alla capacità di muovere in maniera autonoma ciascuna delle quattro ali.
- Grandezze inverse: le libellule appena nate non hanno le ali e sono più grandi di quelle adulte.
- Tattoo: la libellula è tra gli animali più tatuati insieme a fenice, rondine, farfalla, aquila, delfino, scorpione, serpente, dragone e tigre.
- Bioindicatori: la presenza delle libellule in un determinato ambiente è il dato che racconta la qualità, lo stato di salute e i cambiamenti dell’habitat causati dall’inquinamento e dell’aumento dell’attività agricola.
- Star del cinema: il sistema mandibolare delle libellule ha ispirato i creatori del film di fantascienza Alien.
