
Lupo rosso: tutti i segreti dell’animale in via di estinzione
Lupo rosso: le cause principali della scomparsa della specie
Il Canis lupus rufus, comunemente chiamato lupo rosso, lupo della Florida o lupo della valle del Mississippi, è un mammifero appartenente alla famiglia dei canidi lupini e dal 1996 è considerato una specie in pericolo critico.
Il lupo rosso, anche se di dimensioni più piccole, è morfologicamente simile al lupo grigio nordoccidentale, detto anche lupo grigio della Valle del Mackenzie, lupo del Canada settentrionale o lupo dell’Alaska, e ha un mantello di colore rossastro. Secondo alcuni zoologi il Canis lupus rufus è il risultato dell’incrocio tra il coyote e il lupo grigio mentre altri lo considerano una sottospecie del lupo dell’Alaska.
Originario degli Stati Uniti d’America orientali, si pensa che il lupo della Florida sia stato il primo lupo del nuovo mondo incontrato dai coloni europei. Inoltre, secondo alcune ricerche condotte su esemplari fossi, è possibile che l’habitat dell’animale si estendesse anche a sud del fiume San Lorenzo in Canada, lungo la costa orientale, e ad ovest fino a raggiungere Missouri, Illinois e Texas centrale.
Il primo a studiare la specie fu William Bartram, naturalista, botanico ed esploratore statunitense, che nel 1791 descriveva il lupo rosso come un animale indigeno della Florida ma più piccolo e scuro rispetto ai lupi del Canada e della Pennsylvania.
Una successiva e più dettagliata analisi della specie si deve a John James Audubon, ornitologo, illustratore e pittore americano, che nel 1851 inserì il lupo rosso tra le sottospecie del lupo grigio a cui si aggiungono tratti da volpe e una inclinazione “infida, codarda ma feroce” tipica dei lupi. Il lupo rosso sarà classificato come una specie distinta da Edward Alphonso Goldman nel 1937 in seguito allo studio di numerosi teschi che portarono alla luce le somiglianze con il coyote e le differenze tra il cranio e la dentatura del lupo della Florida con quelli del lupo grigio.
Nel corso dell’ultimo secolo, a causa della campagna di persecuzione e della distruzione dell’habitat, il lupo rosso ha rischiato l’estinzione tanto che negli anni Sessanta si contavano solo pochi esemplari presenti lungo la costa del golfo di Louisiana e in alcune aree del Texas orientale. Tra il 1974 e il 1980 il Point Defiance Zoo and Aquarium, nel tentativo di salvare la specie, diede il via a un programma di allevamento ma nel 1978 il lupo rosso fu dichiarato una specie estinta in natura.
Nel 1987 alcuni esemplari furono reintrodotti in natura presso Alligator River National Wildlife Refuge situato nella penisola Albemarle-Pamlico della Carolina del Nord a cui si aggiunse, due anni dopo, un’ulteriore introduzione nel Parco nazionale delle Great Smoky Mountains. Dai 63 esemplari liberati tra il 1987 e il 1994 la popolazione di lupi rossi aumentò fino a 100-120 esemplari nel 2012 ma diminuì a 50-75 nel 2015.
Lo IUCN, acronimo di Unione internazionale per la conservazione della natura, ha inserito il Canis lupus rufus nella lista degli animali in pericolo critico di estinzione insieme al crisocione.
Lupo rosso: le caratteristiche di un animale sacro ai Cherokee
Nelle credenze spirituali Cherokee, popolo nativo americano del Nord America e tra le prime tribù ad entrare in contatto con gli europei del XVI secolo, il lupo rosso occupava un posto di rilievo ed era il simbolo dell’Aniwaya o Clan dei Lupi.
Se in passato i lupi rossi occupavano praterie, acquitrini costali, paludi e campi di riso e cotone, oggi la specie, soprattutto gli esemplari reintrodotti nella Carolina del Nord, vive in aree molto diverse tra loro che comprendono terre agricole e ambienti forestali/alluvionali misti.
Ciò significa che il lupo della Florida è una specie generalista, ossia una specie in grado di adattarsi, e quindi prosperare, in habitat di diverso tipo.
Ecco quali sono le principali caratteristiche di questo splendido animale:
- Proporzioni: gli esemplari adulti hanno una lunghezza media compresa tra i 136 e i 160 cm e pesano dai 19 ai 41 chili. L’altezza al garrese va dai 66 ai 79 cm e in genere i maschi sono più grandi rispetto alle femmine;
- Aspetto generale: secondo alcuni studiosi, gli arti lunghi e snelli del lupo della Florida ricordano quelli del levriero. Le orecchie sono più grandi di quelle del coyote e del lupo dell’Alaska mentre il cranio è snello, con un rostro lungo, un neurocranio piccolo e una cresta sagittale ben sviluppata;
- Mantello: nei lupi rossi il mantello è più ruvido e rossiccio di quello del coyote e del lupo occidentale ma non mancano esemplari melanici. In genere, la sfumatura del pelo è fulvo-grigio con aree chiare intorno agli occhi e alle labbra;
- Abitudini: i lupi rossi si accoppiano tra gennaio e febbraio e le femmine partoriscono circa 6-7 cuccioli nel periodo compreso tra marzo e maggio. La specie è monogama e nella coppia sia il maschio che la femmina si prendono cura dei cuccioli che all’età di sei settimane sono pronti per allontanarsi dalla tana ed esplorare il mondo che li circonda. Il lupo della Florida raggiunge le dimensioni adulte dopo un anno mentre la maturità sessuale arriva al raggiungimento dei due anni. I lupi rossi costruiscono il loro rifugio nei tronchi cavi che si trovano lungo le rive dei fiumi o, in alternativa, occupano le tane abbandonate da altri animali;
- Latrato e aggressività: il latrato dei lupi rossi è stato descritto ripetutamente come un miscuglio di latrati da coyote e ululati tipici del lupo. I lupi della Florida sono più aggressivi del lupo nordoccidentale e del coyote e, oltre a ringhiare e ululare, quando percepiscono il pericolo non esistano ad attaccare;
- Prede: la dieta del lupo rosso, prima della sua estinzione in natura, consisteva in nutrie, conigli e roditori. Oggi, le popolazioni di lupi rossi reintrodotte si nutrono principalmente di cervi della Virginia, procioni, nutrie e conigli.
