Miele vegano: cos'è e come prepararlo in casa?

Miele vegano: cos’è e come prepararlo in casa?

Ecco 3 alternative al classico miele prodotto dalle api, semplici e veloci da realizzare in casa partendo da ingredienti di origine vegetale quali fiori spontanei, agrumi e succo di mele. Perfette sia per chi ha scelto di eliminare dalla propria dieta qualsiasi prodotto derivante dallo sfruttamento animale, ma anche per chi è allergico al miele o non ama particolarmente il suo sapore ed è in cerca di un sostituto economico, dal sapore delicato, e al tempo stesso ricco di proprietà nutrizionali benefiche.

Le temperature si abbassano, le foglie cominciano a tingersi di colori vivaci, ed il tempo delle felpe e delle sciarpe pesanti è finalmente arrivato: cosa c’è di meglio che terminare la giornata con una bevanda calda e speziata, dolcificata con dell’ottimo miele vegano, ancor meglio se prodotto in casa attraverso l’utilizzo di ingredienti naturali, magari colti direttamente nel nostro giardino?

In questo articolo, andremo alla scoperta delle migliori ricette per realizzare del profumatissimo miele vegano fatto in casa, perfetto sia come sostituto dello zucchero per addolcire bevande calde, yogurt bowls, porridge, e preparazioni dolci di vario tipo, che da spalmare sul pane fresco o sulle fette biscottate per una merenda che ricorda i sapori di una volta.

Il tutto senza andare a scomodare le nostre amiche api, per le quali il miele rappresenta un vera e propria riserva energetica da conservare durante i mesi invernali più rigidi. Questo rende il nostro miele vegano perfetto non solo per chi non ama particolarmente il sapore del miele tradizionale ed è alla ricerca di un sostituto sano, economico e zero-waste, ma anche chi per chi ha scelto di adottare uno stile di vita vegano e cerca quindi di eliminare qualsiasi forma di sfruttamento animale dalla propria alimentazione.

A questo proposito, ecco un breve approfondimento su che cos’è il miele e perché i vegani decidono di non includerlo all’interno della propria alimentazione.

Miele: cos’è e come viene prodotto?

Il miele è uno dei dolcificanti di origine naturale più amato ed antico nel mondo. Basti pensare che veniva usato già dagli antichi Greci e Romani come ingredienti pass partout per innumerevoli ricette dolci e salate, nonché come vero e proprio agente conservante. Ad oggi, l’amore per questo nettare dal sapore dolce ed intenso non sembra essere scemato, con oltre 1,9 milioni di tonnellate di miele consumate ogni anno su scala globale.

Si tratta inoltre di un prodotto ricco di sostanze nutritive benefiche, quali zuccheri semplici, polifenoli, vitamine, minerali e composti antiossidanti, che lo rendono ottimo non solo quando abbiamo bisogno di una veloce scarica di energia immediata, ma anche per rafforzare il sistema immunitario, tenere lontani i malanni di stagione, velocizzare il naturale processo di riparazione dei tessuti e promuovere una migliore salute intestinale.

Quello che forse in pochi sanno è che, a dispetto della relativa facilità con cui possiamo reperire il miele nei comuni supermercati, il processo di produzione di questo vero e proprio superfood (specialmente al di fuori degli alveari industriali) è lungo e complesso, e comincia nel momento in cui le api raccolgono il nettare dei fiori (una soluzione acquosa e zuccherina prodotta dai fiori melliferi proprio per attirare gli insetti impollinatori), e cominciano ad immagazzinarlo all’interno della borsa melaria.

Qui il nettare comincia ad essere parzialmente “digerito” grazie all’azione di specifici enzimi, che ne modificano la composizione chimica ed il pH. Una volta terminata questa operazione di raccolta (la borsa ha una capienza di circa 40 mg di nettare), le api fanno ritorno all’alveare dove rigurgitano il bottino e lo danno in custodia alle cosiddette api “domestiche”, che lo ingeriscono e proseguono il processo digestivo cominciato all’interno della borsa melaria, fino a quando non arriva il momento di depositarlo nel favo.

Ed è proprio nel favo che, grazie alle alte temperature interne e lavoro incessante delle api, che con le loro ali contribuiscono a mantenere una corretta areazione, avverranno i processi finali di evaporazione che renderanno il nettare deposto, ancora relativamente liquido e viscoso, nel miele che tutti conosciamo.

Soltanto a questo punto le api sigilleranno il loro tesoro con una sorta di “tappo” di cera, in modo da proteggerlo dalle minacce provenienti dall’ambiente esterno e di conservarlo al meglio per essere utilizzato come fonte di sostentamento nei periodi in cui il cibo scarseggia, in primo luogo durante i mesi invernali, nonché come una sorta di “combustibile” per tenere il nido al caldo.

Si tratta dunque di un processo lungo e laborioso, che richiede l’azione congiunta di un numero impressionante di api: basti pensare che, in media, ci vogliono circa 22,700 api per produrre un singolo barattolo di miele.

I vegani mangiano il miele?

Nonostante le proprietà del miele siano rimarchevoli ed il suo sapore -più o meno deciso a, seconda della varietà prescelta- sia per molti un dolce ricordo delle bevande calde che le nostre nonne erano solite prepararci quando ci sentivamo poco bene, diverse categorie di persone decidono di non includere questo alimento all’interno della propria alimentazione. Tra queste, chi sceglie di adottare uno stile di vita vegano, ovvero che mira a minimizzare l’uccisione e lo sfruttamento degli animali.

Le motivazioni principali di questo rifiuto sono essenzialmente di due tipi. Da un lato, la produzione di miele, specie se questa avviene a livello industriale, spesso implica il rispetto di pratiche che possono avere un impatto negativo sulla salute e sul benessere delle colonie di api. Tra queste l’utilizzo di nutrimento artificiale (generalmente sciroppo di zucchero) durante i mesi più freddi, dal valore nutrizionale di gran lunga inferiore al miele per le quali le api stesse sono “allevate”, e che spesso non riesce a immunizzare le api dalle malattie, motivo per il quale la somministrazione di antibiotici negli allevamenti commerciali è molto comune.

Senza contare che i pesticidi comunemente usati nelle colture intensive (le quali già di per sé causano la distruzione dell’habitat naturale di centinaia di specie animali e vegetali e l’alterazione dei delicati equilibri insiti negli ecosistemi naturali) possono danneggiare – anche in modo permanente e per diverse generazione – lo stato di salute delle colonie di api e, in alcuni casi, mettere addirittura a rischio la loro stessa sopravvivenza.

Inoltre, diffuso è anche il “taglio delle api regine” ai fine di impedire la cosiddetta “sciamatura”, ovvero il processo durante il quale l’ape regina lascia la colonia assieme alle api operaie ai fini di garantire la riproduzione della specie.

D’altro canto, per quanto le pratiche seguite nell’apicoltura biologica siano nettamente più improntate al rispetto del benessere delle api, il processo di verifica delle condizioni dell’alveare e di estrazione del miele comportano comunque inevitabilmente il ferimento e la morte di un certo numero di api. Senza contare che consumare miele è considerato come una sorta di “appropriazione indebita” di un prodotto destinato al sostentamento delle api stesse, che impiegano interi mesi della loro vita per produrlo.

Fortunatamente, esistono numerose alternative al miele che possono essere utilizzate anche da chi sceglie di seguire uno stile di vita vegano. Tra queste, sciroppo d’acero, sciroppo d’agave, melassa, malto (d’orzo, di mais o di riso), sciroppo di fiori di cocco, stevia, pasta di datteri e, non da ultimo, il cosiddetto “miele vegano”.

Miele vegano: cos’è e perché consumarlo?

Il miele vegano (o “finto miele”) non è altro che un sostituto del miele tradizionalmente prodotto dalle api, molto simile per consistenza e aroma, ma realizzato interamente attraverso un procedimento che non implica alcuna forma di sfruttamento animale ed utilizzando ingredienti di origine 100% vegetale, quali fiori, erbe spontanee e frutta.

Realizzare il miele vegano in casa è alquanto semplice e veloce, il che si va a sommare ai numerosi vantaggi associati al consumo del miele vegano.

Tra questi troviamo infatti:

  • Maggior convenienza: soprattutto se consideriamo che il costo del miele si aggira attualmente intorno ai 15 euro/kg (ed è in progressiva crescita a fronte di un’offerta in costante calo), mentre quello degli ingredienti necessari per realizzare il miele vegano è nettamente inferiore, se non pari a zero qualora dovessimo raccogliere le erbe direttamente in campagna o in giardino;
  • Migliore da un punto di vista etico ed ambientale: non solo per le ragioni elencate sopra, ma anche perché produrre il miele vegano in casa è un’attività pressoché zero-waste, specialmente se si utilizzano erbe spontanee e frutti colti nel proprio giardino;
  • Adatto a chi sceglie di seguire uno stile di vita vegano o è allergico ai pollini contenuti nel miele;
  • Ottimo da un punto di vista nutrizionale: gli ingredienti utilizzati nella produzione del miele vegano, come fiori di tarassaco e lavanda, sono ricchi di preziosi minerali, antiossidanti, e vitamine, e sono usati da secoli per le loro notevoli proprietà antinfiammatorie, digestive, diuretiche e antimicrobiche;
  • Gusto e versatilità: le alternative vegane al miele possono avere una varietà di sapori, a seconda degli ingredienti vegetali utilizzati. Questa diversità può aggiungere sapori nuovi e unici alle nostre creazioni culinarie, siano queste dolci o salate. Inoltre, il sapore del miele vegano è generalmente più delicato rispetto a quello del miele, da alcuni ritenuto troppo forte e deciso;

Insomma, le ragioni per produrre e consumare il miele vegano certamente non mancano!

Miele vegano: 3 ricette per prepararlo in casa

Per concludere, ecco 3 incredibili ricette per autoprodurre il miele vegano, veloci e semplici da realizzare attraverso l’utilizzo di ingredienti facilmente reperibili in natura e/o al supermercato.

Miele Vegano di Tarassaco

Dal sapore leggermente floreale e dal colore dorato, il miele di tarassaco può essere utilizzato in modo simile al miele tradizionale, per dolcificare bevande, tè, cereali e persino per realizzare ricette dolci e salate.

Ingredienti
350 g Fiori di tarassaco (o dente di leone)
700 g Zucchero di canna
1 l Acqua
1 Limone (il succo)

Procedimento
Raccogliere i fiori del tarassaco, preferibilmente di mattina quando sono bene aperti, e lavarli accuratamente con acqua corrente fredda, facendo attenzione a staccare i gambi e la parte verde più dura.
Inserire i petali in una padella capiente con l’acqua ed il succo di limone, aspettare che questa prenda il bollore e lasciar cuocere per circa 15 minuti. Coprire con il coperchio e lasciare tutto in infusione per qualche ora, meglio se tutta la notte.
Filtrare il liquido ottenuto con un colino e aggiungervi lo zucchero. Porre nuovamente il composto nella padella a sponde larghe e, una volta raggiunto il bollore, abbassare il fuoco sul minimo e lasciar sobbollire per almeno 1 ora, o fino ad ottenere una consistenza sciropposa ed omogenea, simile a quella del miele. Eventualmente, è possibile aggiungere dell’altro succo di limone per equilibrarne il sapore.
Versare il miele di tarassaco vegano ancora bollente in dei vasetti di vetro precedentemente sterilizzati, capovolgerli e aspettare fino che questi si saranno raffreddati (l’ideale sarebbe attendere almeno un giorno prima di cominciare a consumarlo).
Fare attenzione a conservare il miele in un ambiente scuro e asciutto, come una dispensa, dove andrà posto anche dopo l’apertura (in questo caso non è necessario l’utilizzo del frigorifero).

Miele Vegano con Mele e Succo di Limone

Un miele dal sapore delicato, ottimo per aggiungere un tocco di dolcezza alle nostre colazioni, o per dare sapore e consistenza a dolci vegani quali biscotti, muffin e torte.

Ingredienti
6 mele
175 g Zucchero (anche di canna)
1 limone (il succo)

Procedimento
Per prima cosa, lavare accuratamente le mele, togliere il torsolo e tagliarle in piccoli pezzi, che andranno poi messe in una pentola a sponde alte con lo zucchero di canna e il succo di limone.
Cuocere a fuoco medio fino a che le mele non diventino morbide, schiacciarle con una forchetta (o con un frullatore ad immersione) fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Filtrarlo con una garza posta su un colino a maglie fine.
Porre nuovamente il liquido ottenuto nella padella e continuare la cottura fino a ottenere una consistenza simile a quella del miele.
Si consiglia di conservare il miele di mele in un contenitore di vetro ermetico (meglio se riposto in frigo) e di consumare entro alcuni mesi dall’apertura.

Miele Vegano di Lavanda

Super profumato e dal sapore avvolgente, questo miele vegano realizzato utilizzando i fiori di lavanda è perfetto per addolcire tè e tisane, ma anche da spalmare su una fetta di pane caldo precedentemente tostato, ancor meglio se ricoperta da un velo di margarina vegetale.

Ingredienti
Fiori di lavanda (un mazzetto)
350 g zucchero
200 ml succo d’arancia
230 ml acqua
Scorza d’arancia

Procedimento
Mettere i fiori di lavanda in una pentola di acciaio assieme all’acqua e al succo e alla scorza d’arancia, posizionare la pentola sul fuoco e portare a ebollizione. Abbassare il fuoco al minimo e lasciar sobbollire per 15 minuti.
Filtrare il decotto di fiori e aggiungere lo zucchero, porre il composto nuovamente nella padella e portare delicatamente a bollore, continuando a mescolare fino a che il volume non si sarà ridotto della metà.
Conservare in vasetti ermetici precedentemente puliti e sterilizzati, analogamente al miele di tarassaco.

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