
Ornitorinco: tutti i segreti di uno degli animali più buffi del Pianeta
Ornitorinco: tutto ciò che c’è da sapere sull’animale piccolo e curioso in via di estinzione
L’ornitorinco è uno degli animali più buffi e simpatici esistenti sul nostro Pianeta: oggi, a causa della siccità e del cambiamento climatico responsabili della distruzione del suo habitat naturale, si trova in forte pericolo.
Che animale è l’ornitorinco? Certamente non è semplice definire questo strano mammifero. Conosciuto anche come Platypus o Platipo, l’ornitorinco potrebbe essere definito come un buffo incrocio tra diversi animali:
- Una papera, per il suo becco arrotondato e i suoi piedi palmati;
- Una talpa, per la sua pelliccia marrone e per la forma del corpo;
- Un castoro, per la coda piatta, ovale e allungata.
In realtà, l’ornitorinco è semplicemente un animale buffo e insostituibile che racchiude nel suo corpo tutta l’unicità e la particolarità della biodiversità nel nostro Pianeta.
Proprio per le sue particolarità questo animale è entrato a far parte della cultura popolare come protagonista di libri, racconti film e serie animate: basti pensare alla fortunata serie Phineas e Ferb con il famoso Perry l’ornitorinco.
Scopriamo insieme quali sono le particolarità e i segreti che si celano dietro al mammifero acquatico più curioso della Terra.
Ornitorinco: caratteristiche e particolarità fisiche e caratteriali
Il nome ornitorinco deriva dalle due parole greche “ornis” e “rhynchos” il cui significato è “muso di uccello”. È proprio questa la prima caratteristica fisica evidente dell’ornitorinco, con il suo becco arrotondato e ampio simile a quello di una papera.
Il peso generico di questo animale si aggira intorno ai due chilogrammi: il becco è lungo circa cinque centimetri, la coda circa quindici e il corpo quaranta.
Gli esemplari maschi presentano uno sperone cavo in prossimità delle zampe posteriori: questa parte del corpo viene utilizzata in caso di necessità per iniettare veleno nei predatori o nei possibili nemici. Il veleno dell’ornitorinco non è letale né per l’uomo né per i grandi predatori, ma può rivelarsi tale per animali di piccola taglia.
In realtà l’ornitorinco è un animale notturno e silenzioso: non ama particolarmente farsi vedere dall’uomo e predilige vivere nascondendosi all’interno di stretti cunicoli sotterranei.
Dove vive l’ornitorinco? La distribuzione di questi mammiferi è tutt’oggi poco delineata: in genere, questo animale si trova in fiumi e zone umide, per lo più in Australia. In particolare, nella regione delle Alpi Australiane, nel Nuovo Galles e tra i monti della Tasmania.
L’ornitorinco è un nuotatore provetto, ma anche in questo si distingue notevolmente dalle altre specie acquatiche: infatti, nuota tenendo gli occhi chiusi e si affida completamente agli altri sensi per spostarsi e cacciare. Una curiosità: si tratta di un animale dotato di elettrolocazione, ovvero capacità di localizzare una preda rilevandone semplicemente l’elettricità corporea.
Alimentazione e riproduzione del mammifero che depone le uova
Cosa mangia l’ornitorinco? Si tratta di un animale carnivoro che ama cibarsi di vermi, insetti e piccoli gamberi d’acqua dolce che trova sui fondali dei fiumi. La sua vita trascorre tra l’acqua e la propria tana, ovvero un cunicolo tortuoso e piuttosto lungo ricavato lungo l’argine dei fiumi e nascosto da piante acquatiche e radici.
E come si riproduce questo mammifero? L’ornitorinco è uno dei rarissimi mammiferi Monotremi: in altre parole, è un mammifero che depone le uova, ma allatta i propri cuccioli. Quando la femmina deve deporre le uova, scava un cunicolo molto lungo che può arrivare a raggiungere i 25 metri di profondità. Il cunicolo sarà accessibile da più punti (tutti nascosti) che permettono di mantenere stabile la temperatura e di fuggire facilmente da possibili predatori.
È proprio al termine di questo tunnel senza uscita che la femmina costruisce un letto di rametti, detriti fluviali e foglie all’interno del quale verranno depositate le uova di ornitorinco. Le uova hanno un periodo di incubazione di circa 10 giorni durante il quale la femmina, in totale tranquillità e silenzio, si occupa della cova.
Le uova si schiudono per lo più tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera e la tana rimane la casa dei cuccioli per circa 4-5 mesi. Infatti, i cuccioli di ornitorinco hanno bisogno del ventre caldo della mamma per riposare e nutrirsi mediante allattamento. Anche in questo caso questo animale si differenzia dagli altri: infatti, la mamma, priva di capezzoli, allatta i propri cuccioli grazie a dei semplici pori cutanei.
Trascorsi i mesi iniziali nei quali la vita si svolgerà esclusivamente sottoterra, i cuccioli si renderanno più autonomi e inizieranno a nuotare insieme alla mamma e a cacciare in acqua.
Ornitorinco: un animale in pericolo
Un recente avviso dei ricercatori dell’University of New South Wales in Australia ha affermato che l’ornitorinco, in seguito ai tragici incendi verificatisi nella sua terra d’origine, rientra ufficialmente nelle specie in pericolo e in via di estinzione.
Infatti, la siccità le alte temperature dovute al cambiamento climatico stanno mettendo a dura prova la resistenza del suo habitat naturale in Australia. I corsi d’acqua si stanno prosciugando e il clima non permette la sua sopravvivenza: secondo la ricerca, il numero di esemplari potrebbe subire una riduzione di oltre il 66% in meno di cinquant’anni.
