
Pannolini per bambini: con i lavabili si inquina di meno?
I pannolini lavabili oltre ad avere un vantaggio economico, sono davvero ecologici?
Con i pannolini usa e getta, in un anno, ogni bambino produce circa una tonnellata di rifiuti non biodegradabili e difficili da smaltire. In Italia gli usa e getta rappresentano il 20% sul totale dei rifiuti presenti nelle discariche e il loro tempo di smaltimento può arrivare fino a 500 anni.
Per la sola produzione europea di pannolini usa e getta (che corrisponde a circa 25 miliardi di pannolini monouso all’anno) vengono immessi nell’ambiente oltre 110.000 tonnellate di plastica e sacrificati circa 350.000 alberi per la cellulosa.
Inoltre, per la produzione di un comune pannolino usa e getta, sono impiegati fibre sintetiche e prodotti chimici per rendere i filtranti funzionali, come il poliacrilato di sodio (un gel super assorbente), tensioattivi e paraffine: prodotti derivanti dal petrolio, che sono tossici per i bambini, per gli animali e per le piante.
Ma quanto inquinano i pannolini usa e getta tradizionali?
Ad oggi non ci sono studi italiani specifici sul tema, ma secondo una ricerca inglese, realizzata nel 2005 dall’Agenzia per l’Ambiente del Regno Unito, la cui versione più aggiornata è stata rilasciata nel 2008 (Aumônier et alii, 2008), e una ricerca australiana, effettuata da un team di ingegneri ambientali dell’Università del Queensland (O’Brien et alii, 2009) le emissioni di gas inquinanti che derivano dall’utilizzo di pannolini usa e getta di un bambino è equivalente a circa 550 kg di CO2.
Guarda il video sull’impatto ambientale dei pannolini usa e getta
Con i pannolini lavabili, si inquina di meno?
Utilizzando i pannolini lavabili e le corrette condizioni di lavaggio, si ridurrebbero drasticamente le emissioni di gas inquinanti e le quantità di rifiuti da smaltire e migliorerebbero le condizioni di salute dei bambini e dell’ambiente.
Come sono fatti i pannolini lavabili?
I pannolini lavabili sono composti da due parti: una assorbente interna e una impermeabile esterna.
Gli inserti interni sono generalmente in cotone o in micro fibra e possono avere due o tre strati di assorbenza, a seconda delle necessità. Entrambe le parti sono lavabili in lavatrice e riutilizzabili più volte. Esiste un “mondo” dietro alla scelta del pannolino giusto: i modelli sono tantissimi, dai due pezzi che richiedono una “doppia vestizione” agli “all in one” che invece sono più simili ai pannolini usa e getta tradizionali, fino ai “pocket” che hanno la mutandina impermeabile già compresa nella struttura del pannolino e una “tasca interna” dove infilare gli inserti assorbenti.
Questa tipologia di pannolini è molto comoda perché consente di “imbottire” a piacimento il pannolino e personalizzare così la capacità assorbente a seconda delle necessità (aumentandola di notte, per esempio).
Ma attenzione: per fare una scelta ecologica non basta scegliere i pannolini lavabili, occorre stare attenti anche ai tessuti di cui sono composti (acquistare sempre quelli che hanno gli inserti in tessuti naturali come il cotone o il bambù) alla quantità, alle modalità di lavaggio e ai detersivi utilizzati in lavatrice.
Quanti pannolini lavabili servono?
La quantità di pannolini che servono per un bambino dipende dall’età: i neonati infatti avranno bisogno di 8-10 cambi al giorno, mentre dai 6 mesi in poi il numero dei cambi diminuisce, da un massimo di 6 a un minimo di 4 cambi al giorno. In media servono 20-25 pannolini se il bimbo è molto piccolo e 10-15 se ha superato i 6 mesi. Questi dati sono tuttavia orientativi, perché molto dipende dalle abitudini del bambino e dalla qualità del pannolino.
Sul tema del risparmio economico non ci sono dubbi: il numero dei pannolini usa e getta necessari per un bambino si aggira intorno ai 6.000 pannolini, con una spesa media di 1.500 €, mentre il costo e il numero dei lavabili è decisamente inferiore: 20 pannolini, con una spesa media di 200 €.
Si risparmia in media 1.300 € a bambino.
Come si lavano i pannolini lavabili?
Le modalità di lavaggio dei pannolini lavabili sono fondamentali sia per un corretto utilizzo del prodotto sia in termini di impatto ambientale: se compriamo pannolini lavabili per inquinare di meno e ridurre le emissioni di gas inquinanti e poi sprechiamo energia e acqua in lavatrici, la nostra scelta non sarebbe davvero ecologica.
Per prima cosa occorre sapere che, a differenza dei pannolini usa e getta, con i pannolini lavabili bisogna ricordarsi di utilizzare un velo “raccogli pupù” da mettere sopra l’inserto assorbente.
Questo velo ci aiuta a eliminare il grosso dello sporco ed è biodegradabile, quindi può essere gettato direttamente nel wc o nell’umido per il compostaggio. Una volta tolto il velo, il pannolino si può lavare in lavatrice a una temperatura di 40° sufficiente a pulire e igienizzare il pannolino e non dispendiosa in termini di energia.
Cicli di lavaggio a temperature più alte (60°-90°) si faranno se c’è davvero bisogno di igienizzare maggiormente il pannolino, ad esempio in caso di infezioni alle vie urinarie o se il bambino è soggetto a irritazioni da pannolino.
Una cosa molto importante da sapere è che bisogna lavare 2-3 volte i pannolini lavabili prima di utilizzarli: per questo basta un lavaggio a 30°, in questo modo si aumenta la capacità assorbente e si eliminano eventuali residui da lavorazione dalle fibre.
Quale detersivo scegliere per il lavaggio dei pannolini?
Un’altra cosa importante è la scelta dei detersivi. Se si pensa che il pannolino va direttamente a contatto con le parti intime e delicate di nostro figlio/a, usare i tradizionali detersivi che contengono prodotti chimici a base di petrolio e sostanze tossiche, sarà una scelta da evitare.
Utilizzare invece detersivi ecologici per il lavaggio dei pannolini è importante anche perché le sostanze contenute nei normali detersivi come sbiancanti, candeggine, aceto, enzimi e ammorbidenti possono danneggiare le fibre del cotone biologico e in generale tutte le fibre naturali, compromettendone la capacità di assorbenza e la morbidezza.
Infine occorre dosare al meglio la quantità di detersivo: meglio mettere meno detersivo e al limite fare un doppio lavaggio che rischiare che i residui del detersivo si accumulino nel pannolino e generino irritazioni e cattivi odori.
Se si vuole essere sicuri di igienizzare al meglio, aggiungere al detersivo un cucchiaio di percarbonato di sodio.
Una volta lavato, il pannolino va asciugato come un normale capo d’abbigliamento steso al sole (quando si può) oppure in casa, evitando però di metterlo sul calorifero: rischierebbe di indurirsi e rovinarsi.
E se sono fuori casa, dove metto il pannolino lavabile?
Se siete fuori casa, potete conservare i pannolini lavabili in un sacchetto di plastica oppure in apposite borse Wet Beg impermeabili e fatte apposta per il trasporto dei pannolini, che si chiudono con cerniera o laccetti per evitare la fuoriuscita di cattivi odori. Son molto pratiche anche per riporre i cambi di biancheria sporca e ne esistono tantissime tipologie con dimensioni diverse a seconda del loro utilizzo.
Guarda il video sui pannolini lavabili
