
Perché siamo invasi dalle cimici?
Perché siamo invasi dalle cimici?
A moltissimi di quelli che abitano in Lombardia, Piemonte, Veneto e Friuli-Venezia Giulia sarà capitato in questi mesi di trovarsi a dover combattere con una vera e propria invasione di cimici.
Sì, perché queste regioni d’Italia sono state prese d’assalto da folti sciami di Halymorpha Halis, la cimice marmorata asiatica. Stordite dagli improvvisi sbalzi di temperatura, le cimici hanno cercato rifugio al calduccio all’interno delle case, invadendo pareti, stendini, armadi, finestre e diffondendo per le stanze il loro odore nauseabondo (che si intensifica quando l’insetto viene schiacciato).
Unica soluzione il piretro e rimedi naturali
Nel mese di ottobre le segnalazioni ai vigili del fuoco dei comuni di Sedegliano, Codroipo, Basiliano, Mereto di Tomba e Flaibano, in Friuli-Venezia Giulia, sono state incessanti, così come gli infruttuosi tentativi di eliminazione della marmorata. Quest’insetto a scudo, dal corpo marrone, non ha antagonisti naturali in Italia e ha un’impressionante capacità riproduttiva: depone le uova due volta l’anno, e a ogni covata possono nascere fino a 400 cimici.
La normativa del 1997 sulle specie alloctone impedisce l’importazione di un parassita asiatico in grado di tener testa alla cimice e le uniche soluzioni per combatterla sembrano essere, al momento, il ricorso a pesticidi a base di piretro (la cui efficacia è però limitata nel tempo) o a rimedi naturali. Fra questi ultimi rientra la preparazione di una miscela di acqua e sapone in grado di sciogliere le squame della corazza della cimice e portarla alla morte per asfissia. Fra i metodi meno crudeli, per tenere lontane le cimici senza ucciderle, c’è il munirsi di zanzariere, oppure seguire i metodi utilizzati in agricoltura biologica, fra cui c’è la preparazione di numerosi decotti (a base di cipolla, macerato d’ortica e aglio) da spruzzare vicino a finestre e porte. Un’ultimo interessante rimedio per tenere lontane le cimici dalle nostre case è costruire casette per uccelli, questi animali infatti sono grandi divoratori di insetti, tra cui le cimici!
Guarda il video sull’invasione delle cimici
I danni all’agricoltura
Fortunatamente, la cimice marmorata non rappresenta affatto un pericolo per l’uomo: in quanto fitofaga, si nutre di piante ed è ghiotta soprattutto di frutta (mele, pere, kiwi e uva) e legumi. Proprio per questo, tuttavia, la sua diffusione ha già provocato numerosi danni alle coltivazioni della Pianura Padana.
La Coldiretti ha lanciato l’allarme, attribuendo la causa dell’invasione ai cambiamenti climatici che negli ultimi anni hanno portato alla proliferazione di parassiti provenienti da altri paesi (come il punteruolo rosso, la Xylella fastidiosa, la Drosophila suzukii e tanti altri).
