Pesce pagliaccio guida acquario

Pesce pagliaccio: tutto ciò che c’è da sapere sul pesce Disney

Pesce pagliaccio: alla scoperta di Nemo, il pesciolino più divertente dei cartoni Disney

Tutti vorrebbero avere un piccolo pesce pagliaccio nel proprio acquario marino! Colorato, buffo e particolarmente simpatico: ecco tutte le curiosità sul pesce più famoso del grande schermo.

Nemo, il pesciolino del film d’animazione Disney “Alla ricerca di Nemo”, ha reso il pesce pagliaccio uno dei più apprezzati e acquistati dagli acquariofili. Questo pesce fa parte della famiglia Pomacentridae e della sottofamiglia Amphiprioninae. Con il nome specifico “pesce pagliaccio” si indicano due specie di Amphiprion: Percula e Ocellaris, conosciuti rispettivamente come “vero pesce pagliaccio” e “falso pesce pagliaccio”. Le due tipologie sono molto simili, differiscono unicamente per il numero di raggi delle pinne e per la colorazione più o meno vivace.

Ma com’è fatto il pesce pagliaccio? È lungo in media dai 7 ai 16 cm, a seconda delle specie può avere una colorazione rossa, gialla, arancione o nera, con motivi a macchie e strisce bianche e nere. La specie più conosciuta ha un colore arancione, con tre strisce bianche trasversali e un bordo nero introno alle pinne. La particolarità di questi simpatici pesciolini è la nuotata buffa, dovuta alla forma delle pinne e ai movimenti goffi. Questi pesci tropicali vivono nella barriera corallina del Pacifico Occidentale e dell’Indiano.

Il pesce pagliaccio viene spesso chiamato anche “pesce anemone”. Come tutti gli Amphiprioninae, vive in simbiosi con gli anemoni di mare, al cui veleno è immune grazie alla presenza di una particolare mucosa sulla livrea. In cambio dell’ospitalità dell’anemone, il pesce pagliaccio lo mantiene pulito cibandosi di tutti i parassiti. Infatti, questo pesce si nutre principalmente di plancton, alghe e piccoli micro-organismi di mare. Il nostro Nemo è un pesce abbastanza sedentario: preferisce non allontanarsi troppo dall’anemone che lo ospita.

Ecco una particolare curiosità: tutti i pesci pagliaccio nascono maschi e possono cambiare sesso (sono ermafroditi sequenziali). Infatti, è un’unica femmina a guidare il branco, composto esclusivamente da maschi. Inoltre, questa specie è molto attiva socialmente: tutti i pesci pagliaccio emettono suoni di varie frequenze per rafforzare la propria identità.

Il pesce pagliaccio vive in media 10 anni. Ma, una recente ricerca di BMC Evolutionary Biology dimostra che l’aspettativa di vita della specie Ocellaris può superare addirittura i 20 anni grazie a particolari sostanze presenti nel DNA. Può vivere tranquillamente all’interno di un acquario marino e non richiede particolari cure. Va ricordato che nell’acquario deve essere presente un’anemone, che invece richiede più attenzione e esperienza. Per questo il pesce pagliaccio non è particolarmente consigliato per il primo acquario. Infine, va sfatata una credenza: non esiste un pesce pagliaccio d’acqua dolce!

Pesce pagliaccio e anemoni

 

Pesce Nemo: dove vive e la simbiosi con gli anemoni

Habitat naturale del pesce pagliaccio sono le barriere coralline di Oceano Pacifico, Indiano e Mar Rosso. Infatti, l’amico colorato vive per lo più tra pareti rocciose e coralline ad una profondità che va da 1 a 15 metri circa. I paesi in cui si trova maggiormente il nostro Nemo sono Nuova Guinea, Australia, Giappone, Cina, Thailandia, Malaysia, Indonesia e Filippine.

La vera “casa” del pesce pagliaccio è l’anemone di mare. Proprio come le meduse, questo particolare fiore colorato è velenoso. Infatti, secerne un liquido urticante al quale risulta immune solo il pesce pagliaccio. Come? Grazie alla mucosa che ricopre la sua superficie. Ogni pesce pagliaccio sceglie il proprio anemone al quale si lega per tutta la vita (sono pesci molto territoriali)! Infatti, prima della scelta definitiva, il pesciolino esegue una particolare danza che gli consente di trovarsi a proprio agio.

Il rapporto che si instaura tra i piccoli Nemo e gli anemoni è una vera e propria simbiosi mutualistica. Infatti, se l’anemone protegge il pagliaccio e gli consente di deporre al suo interno le uova, il pesce colorato si occupa di ripulirne la superficie. Il pesce, con i suoi colori sgargianti, è in grado di attirare molti piccoli predatori marini all’interno dell’anemone che, a sua volta, se ne ciba lasciandone piccoli resti al pagliaccio.

Infine, il pagliaccio protegge l’anemone da tutti i piccoli predatori che si vogliono nutrire dei suoi tentacoli, soprattutto nei periodi di fragilità. Il pesce è molto legato al proprio anemone e non ha paura di difenderlo: basti pensare che spesso i sub che si avvicinano agli anemoni vengono attaccati dai pesci pagliaccio (nonostante questo pesciolino sia enormemente più piccolo di un essere umano).

Esistono più di 1000 specie di anemoni, ma solo 10 risultano adeguati per ospitare il nostro amico Nemo. Scopriamo quali:

  1. Entacmaea quadricolor;
  2. Heteractis crispa;
  3. Cryptodendrum adhesivum;
  4. Macrodactyla doreensis;
  5. Stichodactyla haddoni;
  6. Heteractis magnifica;
  7. Stichodactyla gigantea;
  8. Heteractis malu;
  9. Stichodactyla mertens;
  10. Heteractis di anemone di mare.

 

Pesce pagliaccio: tutte le tipologie

Ad oggi esistono circa 30 tipologie di pesce pagliaccio. Per conoscerle tutte è necessario suddividerle in 6 sottocategorie. Scopriamo quali sono:

  1. Specie Percula

Pesce pagliaccio percula arancio

Fanno parte della categoria Percula le due tipologie di pesce pagliaccio più comuni, Amphiprion Percula e Amphiprion Ocellaris. Sono pesci arancioni con striature bianche con orlatura nera, proprio come il famoso Nemo.

  1. Specie Marrone

Pesce pagliaccio marrone tipologia

Anche in questo caso esistono due specie di pagliaccio facenti parte di questa categoria, Premnas Biaculeatus e Premnas Biaculeatus a strisce dorate.

  1. Specie Clarkii

Pesce pagliaccio clarkii categoria

Il complesso Clarkii contiene ben 11 specie di pesce pagliaccio. Il Clarkii è anche chiamato pesce pagliaccio nero: è molto robusto ed è particolarmente semplice da curare in acquario marino. Hanno corpo poco allungato e bocca e denti piccoli. Le varietà di specie Clarkii sono: Amphiprion Clarkii, Amphiprion Allardi, Amphiprion Bicinctus, Amphiprion Omanensis e Amphiprion Tricinctus.

  1. Specie Rosa-Skunk

Pesce pagliaccio rosa skunk

I pesci pagliaccio Skunk si distinguono per la striscia bianca lungo tutta la lunghezza dorsale. Si dividono in Amphiprion Perideraion e Amphiprion Sandracinos.

  1. Specie Pomodoro

Pesce pagliaccio pomodoro rosso

Le particolarità di questo pesce sono il corpo sottile e l’unica fascia bianca posteriore. Fanno parte di questa tipologia i due Amphiprion Frenatus e Amphiprion Melanopus.

  1. Specie Sellati

Pesce pagliaccio sellati sebae anemone

Fanno parte di questa categoria di pesci le varietà Amphiprion Sebae, Amphiprion Polimnus e Amphiprion Latezonatus.

 

Pesce pagliaccio: come si riproduce?

Come già affermato, il pesce pagliaccio vive in gruppi con una gerarchia di dominazione lineare. A comandare il branco è sempre una sola femmina, ovvero il pesce dalle dimensioni più grandi. Il restante gruppo si compone di maschi, dei quali solamente uno è sessualmente maturo: il compagno della femmina. Tutti i pesci pagliaccio nascono maschi, ma sono ermafroditi sequenziali e quindi possono cambiare sesso.

È proprio il maschio Alpha a decidere dove la femmina deve deporre le uova. Solitamente individua una parete rocciosa protetta dai tentacoli dell’anemone. Qui il pesce femmina depone dalle 200 alle 400 uova, fissandole al terreno con una sottile membrana adesiva protettiva. Subito dopo è il maschio a occuparsi della fecondazione e della cura dei piccoli. Infatti, protegge le uova da possibili attacchi, le mantiene pulite e mangia quelle morte. Inoltre, agita le pinne per far arrivare alle uova acqua sempre fresca e ricca di ossigeno. Inizialmente le uova hanno un colore simile all’arancione, per poi farsi sempre più trasparenti. Si schiudono in circa dieci giorni e i piccoli avannotti (così vengono chiamati i piccoli pesci pagliaccio appena nati) nuotano liberi in cerca di cibo vivo.

Quando la femmina muore, avviene la trasformazione: il maschio Alpha diventa femmina e la gerarchia avanza, portando un altro maschio ad essere sessualmente maturo.

Ecco 3 consigli utili per chi possiede un acquario marino e desidera far riprodurre i propri pesci pagliaccio:

  1. Mantieni l’acqua pulita: favorisce la riproduzione;
  2. Disponi nell’acquario anemoni, pareti rocciose e coralli: qui i pesci pagliaccio preferiscono deporre le proprie uova;
  3. Nutri i piccoli avannotti con artemie e rotiferi: amano il cibo vivo!

 

Pesce pagliaccio prezzo: quanto costa?

Pesce pagliaccio acquario? Per comprare un pesce pagliaccio per il proprio acquario basterà rivolgersi a negozi di animali specializzati in animali marini e pesci. Il prezzo medio di questo animale è di circa 15-20 Euro, ma ne esistono particolari specie che possono arrivare a costare anche 50-70 Euro.

Pesce pagliaccio acquario prezzo

 

Acquariofili: come tenere un pesce Nemo nel proprio acquario marino

Per chi ama l’acquario marino, il pesce pagliaccio può diventare un amico speciale! Infatti, questa specie è uno dei pesci per acquario marino più apprezzati e acquistati dagli acquariofili. Ha un carattere socievole e si adatta bene al nuovo habitat della vasca. Certo è che, avendo la necessità di vivere in simbiosi con gli anemoni, è essenziale avere già un po’ di esperienza con gli acquari marini per avere un piccolo Nemo nel proprio. La prima regola è: mai inserire un normale pesce pagliaccio in acqua dolce! L’acqua deve essere rigorosamente salina e priva di sostanze inquinanti.

E allora perché esistono delle specie conosciute come pesce pagliaccio d’acqua dolce? Generalmente vengono definiti con questo appellativo i Botia Macracantha. Ma questi non sono veri e proprio pesci pagliaccio, hanno solo una colorazione della livrea molto simile (con strisce più scure). Solitamente questi esemplari sono conosciuti anche con il nome di “mangia-lumache” a causa delle loro abitudini alimentari. La particolarità di questi pesci è la dimensione: infatti, possono crescere fino ai 30 cm di lunghezza! Inoltre, necessitano di vivere in branco per evitare episodi di grave aggressività verso gli altri pesci presenti in acquario. Per allevare questa specie sono necessarie vasche molto ampie: di certo il tipico acquario d’acqua dolce per principianti non è l’ideale! Proprio per questo è sempre consigliato tenere i pesci pagliaccio nell’acquario marino.

Per allevare i pesci pagliaccio è essenziale inserirne nell’acquario marino almeno due esemplari: in natura vivono in gruppo, di conseguenza da soli potrebbero soffrire. Bisognerebbe abbinare questa specie a pesci pacifici. Inoltre, è utile cercare di ricreare l’habitat della barriera corallina inserendo crostacei, pareti rocciose e coralli. Il volume dell’acqua deve mantenersi almeno sui 250-290 litri, con una temperatura costante mai inferiore ai 24°, una densità dell’acqua di 1021/1024, un pH di 8/8,3 e un dGH compreso tra 0 e 18.

Per la sopravvivenza del pesce pagliaccio è fondamentale inserire nell’acquario marino almeno un anemone di mare. L’anemone va inserito circa due settimane prima dei pesci pagliaccio. Inserendolo dopo, infatti, c’è il rischio che i pesci lo identifichino come pericolo e cerchino di distruggerlo. Anche le dimensioni dell’anemone deve essere ideale per il numero di pesci nell’acquario. Curare questo tipo di pianta marina non è semplice. Serve una buona illuminazione, acqua ricca di ossigeno e un fondale con sabbia corallina. In alcuni casi il pesce tropicale può sopravvivere anche senza anemone: è comunque fondamentale mettere nell’acquario coralli o altri invertebrati.

Come nutrire il pesce pagliaccio? Il nostro amico Nemo predilige il mangime fresco (molluschi, artemie e resti di pesci), ma si nutre anche di quello essiccato. L’aspettativa di vita in acquario è di circa 10 anni, fatta eccezione per la tipologia Ocellaris – la più famosa – che arriva a toccare i 20 anni grazie a una particolare conformazione del DNA. Per mantenere il pesce tropicale in stato ottimale è essenziale utilizzare acqua filtrata e molto ossigenata, con sali marini di qualità.

Condividi questo articolo


Iscriviti alla newsletter di Hellogreen