
Piante grasse: guida completa
Piante grasse: quali sono e come prendersene cura
Le piante grasse sono sempre più presenti all’interno di appartamenti, terrazzi e giardini. Il loro successo è certamente legato alla facilità di manutenzione e alle forme curiose e stravaganti che questi esemplari possono assumere.
Le piante grasse sono conosciute scientificamente con il nome “piante succulente”: questo appellativo deriva da particolari tessuti che compongono questi esemplari, più precisamente i succulenti o parenchimi acquiferi. La particolarità di questi tessuti, così come anticipa il nome stesso, risiede nel riuscire ad immagazzinare tutta l’acqua in eccesso per poterla utilizzare nel momento in cui la pianta ne ha più bisogno.
Per questo siamo abituati a immaginare i cactus nel deserto o in zone particolarmente aride: le piante grasse riescono a mantenersi in salute autonomamente, sfruttando i magazzini di acqua accumulata all’interno dei tessuti succulenti. Anche la forma piuttosto insolita di questi esemplari deriva dalla quantità di acqua immagazzinata: i tessuti, riempiendosi di acqua, tendono ad allargarsi e ad assumere una sagoma carnosa e ingrossata.
Ma, nonostante l’autonomia delle succulente, quando si decide di coltivarne una è necessario prendersi cura al meglio della pianta, riservando le dovute attenzioni a tutto il processo di crescita e manutenzione.
Ecco tutto ciò che c’è da sapere sulle piante grasse e sulla loro coltivazione e manutenzione.
Tipi di piante grasse: esemplari e famiglie botaniche
Esistono centinaia di specie di piante succulente. Scopriamo insieme quali sono le principali famiglie botaniche in cui si dividono:
- Cactacae
Questa famiglia è una delle più note quando si parla di piante grasse. Infatti, le Cactacae sono le piante grasse con spine che siamo abituati a immaginare nel deserto. Queste piante hanno radici particolarmente lunghe poiché, per sopravvivere negli aridi ambienti in cui vivono, vanno alla ricerca di acqua sottoterra. Proprio per questo, il tronco delle Cactacea assume forme particolarmente ingrossate. Il nome cactus deriva dal greco “kaktos”, letteralmente “pianta spinosa”. Le spine non sono altro che foglie: assumono quelle sembianze per proteggere la pianta dai predatori e per mantenere al sicuro l’acqua immagazzinata limitando l’evaporazione. Queste piante hanno la capacità di rimpicciolirsi nascondendosi sottoterra per proteggersi. La fotosintesi avviene di notte grazie alle spine e al tronco della pianta. La fioritura è molto particolare: i fiori rimangono sulla pianta per brevissimo tempo, anche solo per un giorno. L’impollinazione avviene grazie a farfalle notturne e colibrì. I frutti di queste piante sono succosi e possono essere di varie dimensioni. Tra i più noti esemplari troviamo il genere Cereus, una pianta perenne di forma allungata, l’Echinopsis, nota per la sua forma arrotondata e le lunghe spine, e l’Opuntia (più conosciuta come fico d’india).
- Agavaceae
Questa famiglia comprende centinaia di specie di piante grasse e non grasse. In genere, tutte le piante Agavaceae crescono nelle zone calde e tropicali di Messico e Caraibi. Le Agavaceae sono piante prive di fusto, caratterizzate da rosette di foglie ampie e resistenti che culminano con una punta spinosa. La fioritura di queste piante è particolarmente lenta e si caratterizza per la forma a spiga o pannocchia all’interno della rosetta di foglie. Tra le piante grasse più note di questa famiglia ci sono sicuramente le Agave, piante cespugliose molto ampie con foglie spinose e infiorescenze a pannocchia.
- Aizoaceae
Le Aizoaceae sono piante particolarmente diffuse nelle zone tropicali costiere e aride dell’Africa australe. Sono piante di piccole dimensioni, caratterizzate da foglie succulente. Tra queste piante, il genere Lithops è uno dei più noti. Infatti, le piante grasse perenni Lithops sono note per prendere la forma di piccoli sassi: sono conosciute anche con il nome di “pietre perenni”. Queste piante riescono a mimetizzarsi perfettamente con l’ambiente circostante.
- Asphodelaceae
Questa famiglia comprende piante grasse e non, particolarmente diffuse nelle zone aride dell’Africa meridionale. Una della specie più note è l’Aloe, la cui coltivazione oggi è stata importata in diverse zone del mondo (come l’area mediterranea). L’Aloe è una pianta grassa molto simile all’Agave, caratterizzata da foglie a spuntone lunghe e pungenti. Viene coltivata all’aperto, anche per la sua dimensione particolarmente considerevole. Fiorisce nel periodo primaverile e estivo e i fiori crescono lungo uno stelo con colori tendenti al rosso-arancio. La caratteristica più nota dell’Aloe è certamente la presenza di un succo aromatico con proprietà terapeutiche all’interno delle foglie.
- Apocynaceae
Le Apocynaceae sono piante originarie delle regioni tropicali e subtropicali: includono piante di diverso genere, sia succulente che non (il noto Oleandro fa parte di questa famiglia). Tutte queste piante hanno proprietà tossiche e velenose: infatti, l’ingestione di foglie o semi può comportare problematiche salutari. Tra queste ci sono arbusti, piante rampicanti e erbe. Una delle specie succulente Apocynaceae più note è la Ceropegia: questo genere comprende piante con radice tuberosa, fusti intrecciati e leggeri e foglie caratteristiche particolarmente apprezzate per arredare gli interni.
- Crassulaceae
Questa famiglia include più di 3.000 specie di piante grasse diffuse a livello mondiale. Molte delle piante succulente ornamentali più apprezzate fanno parte di questo genere. Tutte le specie di questa famiglia vivono in ambienti molto diversi tra loro: coste, deserti o ambienti rocciosi. Tutte le Crassulaceae hanno una fioritura molto colorata, spesso con una forma simile a una stella. Queste piante sono tra le più semplici da coltivare. Tra tutti, uno dei generi più noti è il Sedum, che comprende piante grasse da vaso particolarmente apprezzate a livello estetico per le foglie di color verde acceso e i fiori a forma di stella.
- Euphorbiaceae
Quella delle Euphorbiaceae è un’altra ampia famiglia botanica comprendente alcune tra le piante grasse più note. Tutte le Euphorbiaceae sono velenose. La forma di questi esemplari è varia: da quelle ingrossate simili ai cactus a quelle arboree e longilinee. Tra tutte le piante grasse di questa famiglia, quella più conosciuta è il Ricino a causa del noto olio estratto dai suoi fiori. Questa pianta è molto utilizzata anche a livello ornamentale per la bellezza del suo fogliame: infatti, le foglie sono lombate e hanno una forma molto simile a una stella.
Tutti i consigli utili per coltivarle e mantenerle in salute
In genere si dice che per prendersi cura in modo corretto di una pianta grassa non sia necessario “avere il pollice verde”. Cosa significa? Che queste piante sono particolarmente semplici da coltivare e, proprio per questo, sono perfette per ogni ambiente e per chi è alle prime armi con il giardinaggio.
Ecco alcune informazioni indispensabili per prenderti cura perfettamente di una pianta succulenta:
- Come deve essere il terreno?
Le piante grasse sono piante che si sono adattate e modificate per resistere alle condizioni climatiche particolarmente ardue delle aride zone predesertiche in cui crescono. Per questo, per poterle coltivare in modo corretto, è essenziale utilizzare un terreno ultra drenante, all’interno del quale l’acqua non possa stagnare. Infatti, queste piante crescono in zone rocciose e poco umide. Il terreno apposito si può acquistare direttamente o ricreare. Come si fa? Basterà aggiungere a del terriccio universale della sabbia di fiume – nota per le sue proprietà drenanti – e della ghiaia fine o perlite. Le quantità dovranno essere uguali: 1/3 per ogni materiale. In questo modo il terreno creato sarà drenante e permetterà alle radici delle piante grasse di evitare possibile marciume.
- Come deve essere il vaso?
Spesso le piante grasse si trovano sui balconi o in appartamento all’interno di vasi. La scelta del vaso è fondamentale: infatti, il vaso deve essere piccolo per non permettere all’umidità di insediarsi nel terreno. Per questo, i vasi utilizzati per le succulente sembrano spesso troppo piccoli: in realtà sono perfetti perché parte delle radici di queste piante si è sviluppata nel tronco. Per questo le radici non sono particolarmente lunghe e i vasi piccoli sono l’ideale.
Il materiale migliore è la terracotta. Quando si acquista una piantina spesso viene venduta all’interno di piccoli vasi di plastica: è necessario provvedere subito al rinvaso all’interno di un recipiente più adatto.
- Come procedere al rinvaso?
Come abbiamo già detto, il primo rinvaso della succulenta va effettuato subito dopo l’acquisto. Di seguito il rinvaso per le piante più piccole andrà effettuato una volta all’anno, mentre per quelle più grandi una volta ogni due anni. Il periodo ideale per effettuare il rinvaso è la primavera. Come fare? Basterà estrarre delicatamente la pianta dal vaso e accertarsi che le radici non siano danneggiate. A questo punto è necessario tagliare le radici danneggiate da parassiti e quelle troppo secche e disidratate. La pianta andrà inserita all’interno del vaso nuovo, circondata dal terreno drenante preparato. È importante posizionare sempre sul fondo del vaso, sotto il terriccio, dell’argilla espansa per favorire l’azione drenante. Di seguito, bisogna assicurarsi che i fusti e le foglie non tocchino il terreno (per evitare possibili marciture) e compattare bene il terreno intorno alla pianta. A questo punto si consiglia di ricoprire il terriccio di ghiaia per ridurre l’evaporazione del terreno e favorire l’assestamento della pianta.
- Dove metterle
Le piante grasse possono essere tenute in giardino, sul balcone o in casa. Esistono però alcune condizioni ideali per il loro mantenimento. Infatti, le succulente prediligono gli ambienti luminosi e caldi: per questo l’esposizione migliore è generalmente quella a Sud.
Le piante grasse hanno bisogno di luce e dovrebbero essere mantenute in ambienti nei quali la temperatura non scende sotto i 13° (anche se possono resistere anche fino ai 5°): infatti, le temperature troppo fredde non rispecchiano il loro habitat naturale. Inoltre, queste piante richiedono una buona aerazione, ma il vento non deve mai essere troppo forte.
- Come e quando innaffiarle
Una delle cause più comuni della morte delle piante grasse sono le eccessive irrigazioni. Non esiste una regola precisa per capire quando innaffiare una pianta grassa: dipende da specie a specie. Certamente le succulente piantate in giardino non hanno bisogno di acqua: infatti, immagazzineranno l’acqua in modo autonomo dall’umidità del terreno. Il discorso è differente per le piante grasse in vaso: questi esemplari necessitano di acqua periodicamente. La regola generica è: annaffiarle raramente, ma con buone quantità d’acqua. Infatti, il terreno è particolarmente drenante e si inumidirà con fatica. Generalmente le succulente si innaffiano nel periodo vegetativo, quindi d’estate: il terreno viene inumidito e, prima di farlo nuovamente, bisogna farlo seccare quasi completamente. In inverno non è necessario dare acqua alle piante grasse poiché assorbono già l’umidità dell’aria. Può capitare che il terreno intorno alla pianta risulti particolarmente indurito e secco: in queste situazioni una buona idea potrebbe essere immergere il vaso in una bacinella piena d’acqua, così che il terreno, come una spugna, assorba la giusta quantità di idratazione.
- Inverno e estate: come adattare la cura della pianta alla stagione
Come abbiamo già detto, le piante succulente non possono essere esposte a temperature troppo fredde. Per questo, in inverno è sempre consigliato portarle all’interno di una serra o tenerle in casa (soprattutto se le temperature scendono sotto i 7°). Al contrario, in estate le piante grasse non hanno alcun problema e possono resistere a temperature superiori ai 30°. Un consiglio: se vengono esposte al sole per la prima volta, è sempre meglio coprirle inizialmente con un telo per filtrare la luce.
- Fioritura
La fioritura delle succulente avviene generalmente una volta all’anno nel periodo primaverile-estivo che va da Maggio a Novembre. Non tutte le piante grasse con fiori fioriscono una volta ogni anno: infatti, alcuni esemplari, come la già citata Agave, fioriscono molto meno frequentemente.
Inoltre, le piante particolarmente giovani faticano a fiorire nei primi anni. La fioritura avviene solo nei casi in cui le condizioni di vita della pianta non vengano modificate: per esempio, le piante grasse tenute in appartamento, con la stessa temperatura in ogni stagione, difficilmente fioriranno.
- Come curare le malattie delle piante grasse?
Le piante grasse non sono particolarmente soggette a malattie, ma a volte possono essere colpite da parassiti. I più frequenti sono i ragnetti rossi, parassiti che si manifestano quando la pianta è sottoposta a eccessiva luce e aria secca. In questo caso sarà semplicemente necessario rendere il terreno più umido. Altro parassita piuttosto comune per le succulente è la cocciniglia, soprattutto per le piante grasse da appartamento: in questo caso si interviene con degli insetticidi specifici. Infine, una patologia che colpisce soprattutto i cactus è il marciume nero: deforma la pianta a causa di una quantità troppo elevata di acqua e azoto nel terreno.
- Come far riprodurre le piante grasse?
Le piante grasse possono riprodursi:
- Da seme: è necessario utilizzare il terreno drenante composto da terriccio universale, sabbia di fiume e ghiaia fine. A questo punto andrà sparsa la composta fresca nel vaso. Di seguito, aggiungere i semi in modo uniforme sulla superficie della composta, picchiettando delicatamente con le mani. I semi vanno ricoperti con sabbia e ghiaia fine, di seguito annaffiati in piccola dose. La composta andrà conservato a temperatura minima 20° in zona semi-ombrosa;
- Da talea di fogliame o fusto: basterà recidere una foglia o un pezzo di fusto dalla pianta. Di seguito inserirli all’interno del terreno drenante fino alla base, ricoprire di ghiaia fine e attendere che la nuova crescita avvenga;
- Per innesto: questa tecnica consente di unire due o più piante per formarne una nuova. Viene utilizzata soprattutto per far riprodurre le piante con difficoltà o per salvare succulente malate.
Piante grasse da esterno: 3 consigli per tenerle in giardino
Ecco3 consigli utili per mantenere in buona salute le piante grasse da esterno:
- Integra il tuo terreno con elementi drenanti: come abbiamo già detto, anche per le succulente piantate in giardino è essenziale che il terreno sia drenante al punto giusto. Il terriccio normale non è sufficiente: dovrai integrarlo con elementi drenanti come limo, sabbia di fiume e ghiaia fine;
- Posizionale sempre in un luogo soleggiato e caldo, al riparo da gelate: infatti, è meglio che le succulente siano in zonemolto luminose d’estate. In inverno sarebbe ideale ripararle dalle gelate e dal freddo rigido. Per questo scegliere un luogo protetto, ma allo stesso luminoso è fondamentale;
- Posizionale rialzate da terra: proprio come quelle in vaso, anche le piante grasse in giardino devono essere riposte all’interno di un terreno particolarmente drenante. Per questo è indispensabile riporle ad almeno 20 cm da terra.
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Piante grasse da interno: 3 consigli per tenerle in casa
Ecco 3 consigli utili per mantenere in buona salute le piante grasse da interno:
- Utilizza sempre vasi con un foro di drenaggio sul fondo: le piante hanno bisogno di un terreno drenante e il foro di drenaggio sul fondo del vaso è fondamentale per garantire le giuste condizioni di crescita. Il foro andrà ricoperto con della ghiaia o argilla espansa e di seguito con il terriccio;
- Riponi i vasi a Sud, vicino a balconi o finestre: le piante grasse amano stare al sole e al caldo. La luce naturale è fondamentale e per questo è indispensabile riporle vicino ai balconi o alle finestre;
- Rimuovi polvere e fiori secchi dal vaso: infatti, questi elementi potrebbero danneggiare la pianta e impedirne il corretto processo di fotosintesi.
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