
Play More: una mostra d’arte interattiva per cani
Chi l’ha detto che i cani non possono diventare degli esperti e appassionati protagonisti di una mostra d’arte contemporanea?
Dal Regno Unito arriva il progetto Play More, una mostra d’arte contemporanea svoltasi a Londra qualche settimana fa interamente dedicata ai cani con l’obiettivo di sensibilizzare i padroni a non trascurare i propri animali, coinvolgendoli in diverse attività.
Curata dall’associazione More Than e dall’artista britannico Dominic Wilcox, il progetto ha dato il nome all’hashtag utilizzato per raccogliere e condividere sui social network le foto della mostra (e non solo), #Playmore. Alla condivisione di foto è legata anche l’iniziativa Play More Pledge: a ogni foto di un momento ricreativo con il proprio cane corrisponderà la donazione di 1 sterlina alla RSPCA, la Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals; obiettivo è raccogliere 20.000 sterline, che permetterebbero la costruzione di un giardino sensoriale per cani abbandonati.
Installazioni studiate appositamente per loro
Le installazioni presenti alla mostra sono state pensate e realizzate appositamente per i cani, anche grazie al supporto di veterinari ed educatori: dai video di frisbee volanti ai quadri dei paesaggi disseminati di ossa e prosciutti, dalle piscine di croccantini nelle quali immergersi con beata nonchalance al finestrino dell’automobile dal quale sporgersi, lasciando al soffio del phon il compito di rievocare i lunghi viaggi in macchina nei quali il vento scombussolava peli e pensieri del caro amico a quattro zampe.
Alcuni dipinti e disegni, inoltre, sono stati realizzati solo con colori distinguibili dallo spettro canino, in modo da consentire ai visitatori di ammirarli in tutta la loro interezza.
Fra gli artisti, oltre a Wilcox, Nick White, Clare Mallison, Joanne Hummel-Newell, Robert Nicol e Michelle Thompson.
I cani e la pittura
Se la mostra londinese costituisce un unicum nella storia dell’arte per il suo peculiare pubblico, altrettanto non si può dire del contrario. In Brasile nel 2015 ha preso vita un movimento di “cani pittori”, il canismo nato da un’idea dei giovani collaboratori della società artistica AKQUA esso prevede che i cani vengano ricoperti di una pittura alimentare a base di amido di mais e coloranti e si scuotano davanti a tele vuote, depositando su di esse gocce di colore. Sino a questo momento sono stati realizzati 18 dipinti con questa tecnica. Il risvolto sociale del progetto è invece legato alla possibilità di adottare o donare fondi per l’adozione dei cani pittori.
Guarda il video sul canismo
