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Potatura degli alberi da frutto: consigli e regole per principianti

La potatura degli alberi da frutto è molto importante per avere nel giardino o nell’orto piante sempre fiorite e tanta frutta in tavola.

Prima di iniziare i lavori di potatura, occorre conoscere quali sono le tecniche e le regole più importanti, che si differenziano a seconda del tipo di arbusto, albero o cespuglio che abbiamo nel giardino.

La potatura degli alberi è un’arte, che presuppone pratica e empatia: per questo motivo la cosa migliore da fare sarebbe sempre avere un maestro pratico di potatura e che segua metodi naturali ma, se non si ha questa fortuna, bisogna informarsi il più possibile attraverso libri, manuali e ricerche online.

Si deve però tenere sempre conto che anche il disegno più accurato o il libro più specializzato, non potrà mai corrispondere alla realtà, con la quale si dovranno fare i conti all’atto pratico, perché ogni albero cresce a modo suo e ha una sua propria personalità.

Quanto piantiamo nel nostro giardino giovani alberi da frutto, dobbiamo prestargli le giuste cure e attenzioni colturali. La potatura è una di queste, ma non è l’unica attività da fare per assicurare alle piante una crescita sana e corretta. 

Per cominciare, ecco 10 pratici e utili consiglio sulla potatura di alberi da frutto, arbusti e cespugli fruttiferi per acquisire le nozioni di base, indispensabili per chi si approccia per la prima volta a questa attività.

1) Come regola generale, va tenuto presente che la chioma di un albero ha bisogno di aria e sole e per questo motivo, tutti i rami che crescono verso l’interno vanno asportati e, se vi sono ramificazioni che s’incrociano o si sfregano bisogna asportarne una.

2) Il taglio va sempre fatto immediatamente al di sopra di una gemma rivolta verso l’esterno, cercando di immaginare come da questa si svilupperà la ramificazione. Anche tutti i germogli verticali, i cosiddetti polloni, vanno eliminati.

3) Per non asportare i rami sbagliati, è necessario conoscere le diverse forme delle gemme degli alberi da frutto. Le gemme appuntite racchiudono i cosiddetti rami a legno e le future foglie, mentre da quelle arrotondate si svilupperanno i fiori e i frutti. 

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4) Come regola generale, si può ricordare che una potatura drastica favorisce soprattutto la crescita del legno, mentre una potatura più leggera favorisce la crescita del frutto, soprattutto se unita a un sistema di legatura dei rami per tenerli in posizione eretta e far si che prendano il sole.

5) A seconda degli obiettivi che abbiamo, sceglieremo che tipo di potatura fare: quella di formazione, chiamata anche di allevamento, è un tipo di intervento che serve a far crescere la pianta in maniera ordinata e robusta; mentre la potatura di produzione ha come principale obiettivo il miglioramento della produzione di fiori e frutti della pianta. Se fatta nella maniera corretta, la potatura di produzione è infatti in grado di migliorare la produzione sia dal punto di vista qualitativo sia dal punto di vista quantitativo. 

6) Bisogna calibrare l’entità dell’intervento di potatura a seconda del tipo di albero da frutto che abbiamo nel giardino. Alcune piante infatti, come il melo e il pero, fruttificano sui rami vecchi e quindi l’intervento di potatura dovrà essere accurato e misurato. Se invece abbiamo nel giardino piante che fruttificano sui rami dell’anno (come il pesco o il susino) dovremo intervenire in maniera più drastica con la potatura. 

7) Il periodo migliore per la potatura dei giovani alberi da frutto e per le successive potature degli alberi adulti è l’inizio della primavera, tra febbraio e marzo. Una seconda potatura può essere eseguita in estate e viene chiamata “di diradamento” perché sfoltisce molto l’albero e aiuta la crescita dei nuovi rami.

potatura alberi da frutto primavera

8) Ricordarsi di evitare il taglio nei giorni in cui si verificano le gelate, perché si potrebbero verificare dannose spaccature nei rami potati. Gli interventi sui rami secchi e su quelli colpiti da patologie possono essere fatti in qualsiasi periodo dell’anno.

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9) Ricordarsi di curare adeguatamente le ferite inferte all’albero per la potatura: dove la sega ha lasciato ha lasciato estese ferite, la superficie del taglio va pareggiata, ben ripulita e spalmata accuratamente con cera da alberi o poltiglia di argilla. Questa specie di cerotto serve per proteggere la pianta dai parassiti che potrebbero facilmente annidarsi nella ferita aperta. 

10) I resti della potatura vanno bruciati per evitare che eventuali organismi nocivi annidati nella corteccia, non abbiano modo di diffondersi. I rametti sottili della corteccia possono essere utilizzati per il compost.

Alcuni consigli pratici suddivisi per tipologia di albero da frutto, arbusto o cespuglio fruttifero

Potatura dei cespugli a fuso (melo, pero e susino)

Moltissimi alberi da frutto sono coltivabili sia come alberi ad alto fusto che come cespugli a fuso. Questo è il caso del melo, del pero e del susino, che vengono coltivati nella forma a cespuglio a fuso quando non si ha molto spazio a disposizione per farli crescere o se si vuole regolare in maniera netta e precisa la crescita della pianta. Se si ha dunque un’albero da frutto nella forma di cespuglio a fuso si dovrà effettuare la prima potatura in primavera accorciando di 30-40 cm solamente il getto mediano verticale, mentre il getto concorrente (che si sviluppa parallelamente al primo) verrà completamente eliminato. Il primo anno si dovranno poi lasciare al giovane albero 3-5 rami laterali piuttosto distanziati tra loro che, per agevolare la fruttificazione, dovranno essere legati a tiranti che li mantengano il più possibile ad angolo retto rispetto al fusto.

Negli anni successivi, si dovrà invece potare la pianta accorciando regolarmente il getto, ed eliminare le ramificazioni che crescono verso l’interno. Soltanto quando i rami a frutto mostreranno segni d’invecchiamento, li si accorcerà ritornando su una gemma che guardi verso l’esterno: si formeranno così nuovi getti, da legare sempre in posizione orizzontale. Un cespuglio a fuso che ha già qualche anno e regolarmente potato dovrebbe assumere la forma di una piramide appuntita.

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Potatura degli arbusti (melo e pero)

Alcune varietà di peri e meli si sviluppano sotto forma di arbusti che vanno potati come se fossero alberi di alto fusto. Al momento della piantagione, bisogna eliminare dalla parte inferiore del tronco alcuni dei getti anticipati, così che il fusto raggiunga i 60 cm di altezza.

Quando si pota un arbusto, un albero o un rosaio, è bene assecondare il portamento naturale della pianta. Per incoraggiare una crescita ben bilanciata e simmetrica, tagliate i rami robusti in modo leggero, e quelli più deboli con maggiore decisione. Non lasciate però solo i rametti più deboli altrimenti la pianta non fiorirà. Se l’arbusto fiorisce in primavera, il momento ideale per la potatura è subito dopo la fioritura, quando non ci sono ancora le tracce dei fiori appassiti: in questo modo è facile riconoscere le ramature sulle quali intervenire.

potatura alberi alto fusto

Potatura degli alberi a medio e alto fusto

Se abbiamo in giardino al albero da frutto di medio o alto fusto, sarà molto importante la potatura di formazione della chioma. Anche in questo caso, è necessario eliminare il getto concorrente, lasciando oltre al getto principale, tre getti laterali, che formeranno la struttura fondamentale della chioma. Questi rami dovranno crescere piuttosto radi lungo il tronco costituendo impalcature distanziate di 50-60 cm l’una dall’altra, il più possibile regolari e perpendicolari al tronco. Da queste branche principali si svilupperanno in seguito i rami laterali fruttiferi o sottobranche. Alla prima potatura, i getti che formano lo scheletro della chioma che sono più deboli vanno drasticamente accorciati. Negli anni successivi il taglio sarà eseguito in modo da ottenere una chioma ben strutturata che nonostante la notevole quantità di legno a frutto, non impedisca la buona circolazione dell’aria e l’esposizione al sole.

 

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