Settimana Europea della Mobilità 2023: Save Energy

Settimana Europea della Mobilità 2023: Save Energy

Dal 16 al 22 settembre 2023 si celebrerà la ventiduesima edizione della Settimana Europea della Mobilità – o European Mobility Week (EMW) -, la campagna annuale promossa dalla Commissione Europea per sensibilizzare enti pubblici, aziende, associazioni del Terzo Settore, scuole, e cittadini sul tema della mobilità urbana sostenibile. Ecco quali sono le principali iniziative previste per l’edizione 2023 della manifestazione, quest’anno dedicata al tema del risparmio energetico nell’ambito dei trasporti urbani.

Dal 16 al 22 settembre, come ormai da 22 anni a questa parte, la Commissione Europea promuove la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile (SEM), la nota campagna di sensibilizzazione rivolta a cittadini, aziende ed enti pubblici, volta a promuovere una mobilità più attiva, in primo luogo privilegiando soluzioni di trasporto più pulite, intelligenti e sostenibili. Sostenibilità che passa in primo luogo dalla necessità di ridurre i consumi energetici legati al mondo dei trasporti pubblici e, di conseguenza, i costi ambientali e sociali ad essi collegati. Esigenza riflessa anche nel tema scelto per l’edizione 2023 della manifestazione – “Risparmio energetico”, per l’appunto.

Un tema scelto non a caso, se si considera che quello dei trasporti è il secondo settore più inquinante in Europa: secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente, questo sarebbe responsabile della produzione di quasi un quarto delle emissioni totali di CO2 in Europa, delle quali oltre il 70% proviene dal trasporto su strada. Un primato certamente non lusinghiero e che non dà segnali di inversione, basti pensare che le emissioni non hanno fatto altro che aumentare negli ultimi cinque anni.

Dati in netto contrasto con gli obiettivi contenuti all’interno del Green Deal europeo, ovvero il “pacchetto” di iniziative proposte dalla Commissione europea per raggiungere il tanto ambizioso -quanto necessario- obiettivo di “emissioni-zero” nel continente (noto anche come neutralità climatica) entro il 2050.

In questo senso, la scelta di una mobilità più attiva e sostenibile diventa non solo una necessità sempre più pressante, ma anche un modo di migliorare concretamente la vivibilità delle nostre città, tra le prime vittime dell’inquinamento atmosferico, e di rendere la mobilità urbana più inclusiva, accessibile a tutti, e “democratica”.

Senza contare che una mobilità fortemente improntata all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili è anche più sostenibile da un punto di vista monetario, in quanto meno soggetta a fluttuazioni nel prezzo delle materie prime energetiche legate a crisi geopolitiche o guerre. A questo riguardo, la recente invasione russa dell’Ucraina ha ancor più messo in luce la necessità di investire in modalità di trasporto più sicure e sostenibili.

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Ecco perché, nel contesto della Settimana Europea della Mobilità che avrà inizio tra pochi giorni, 641 città in oltre 24 Paesi europei si impegneranno ad organizzare attività di sensibilizzazione, workshop e forum di discussione con stakeholder locali, associazioni del Terzo settore, scuole e cittadini, con l’obiettivo ultimo di coinvolgere tutte le parti interessate nell’individuazione e messa in atto di soluzioni concrete per ridurre in modo drastico le emissioni di anidride carbonica legate alla mobilità urbana.

“Risparmiare energia” per una mobilità più efficiente e sostenibile: il tema della Settimana Europea della Mobilità 2023

Come accennato in precedenza, il tema previsto per l’edizione 2023 della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile è quello del “Risparmio energetico”, suddiviso in cinque ulteriori aree tematiche, riunite sotto lo slogan “MIX & Move”, un reminder della necessità di un’azione congiunta e coordinata su diversi fronti per raggiungere i lungimiranti obiettivi posti dalla Comunità Europea.

In particolare, tra queste aree tematiche troviamo:

  1. Trasporti pubblici (importante è incentivare soluzioni di trasporto pubblico, ritenute ad alta efficienza energetica poiché la quantità di energia necessaria per percorrere un chilometro con i mezzi pubblici è molto più bassa di quella necessaria con l’auto privata);
  2. Mobilità attiva (mezzi di trasporto quali bici e monopattini, anche se elettrici, richiedono poca energia per funzionare, soprattutto rispetto alle auto private, ma portano vantaggi immensi in termini di qualità dell’aria, di scorrevolezza del traffico urbano e, cosa non di poco conto, anche di salute generale della popolazione, poiché incentivano all’adozione di uno stile di vita più attivo);
  3. Ridurre la dipendenza dalle auto private (il nostro ambiente urbano è ormai modellato in funzione delle automobili. Questo porta non solo ad una dipendenza collettiva dai veicoli a motore, ma anche a livelli di congestione stradale, di inquinamento atmosferico e acustico, e di incidenti stradali – in molti casi fatali – senza precedenti; la necessità di spezzare questo circolo e sostituire le auto private con mezzi di trasporto più sostenibili ed efficienti è ormai un imperativo);
  4. Mobility management (secondo la definizione data dalla Commissione Europea, il mobility management -ovvero la “gestione della mobilità”- è un concetto che mira a promuovere il trasporto sostenibile e a gestire la domanda di utilizzo delle auto attraverso l’incentivazione di un cambiamento capillare degli atteggiamenti e dei comportamenti dei viaggiatori, in particolare a livello di aziende, organizzazioni e istituzioni pubbliche);
  5. Soluzioni infrastrutturali (la creazione di infrastrutture adeguate ed efficienti è un elemento chiave per disincentivare l’uso delle auto private, e incoraggiare modalità di trasporto a minor consumo energetico, come la mobilità attiva ed il trasporto pubblico).
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Per ognuna di queste aree tematiche, la Commissione Europea ha individuato una serie di iniziative e di buone pratiche, alcune delle quali già inserite nei piani di mobilità dei diversi Paesi europei. Tra queste, ad esempio, il piano “Strade Aperte” approvato dalla città di Milano, che prevede lo sviluppo di infrastrutture atte a limitare l’accesso delle auto nel centro cittadino e la riduzione dei limiti di velocità entro determinate aree dai soliti 50 km/h a 30 km/h (le cosiddette “Zone 30”). Oppure le linee di navigazione colorate disegnate sul manto stradale ad Alimos, in Grecia, per invogliare cittadini e turisti a muoversi a piedi o in bici, e guidarli in modo semplice e divertente – ed in tutta sicurezza – verso i principali luoghi di interesse della città, quali siti culturali, musei, parchi e spiagge.

Si tratta di questioni strettamente collegate tra di loro, che vanno affrontate in modo olistico per risolvere in modo definitivo il problema del consumo energetico nel sistema dei trasporti e, più in generale, i problemi di inclusività e inquinamento connessi all’utilizzo prevalente – e ormai insostenibile – dei trasporti privati, e rendere più concreta la possibilità di raggiungere entro i prossimi 27 anni il tanto agognato obiettivo di neutralità climatica previsto dal “Patto Verde” europeo.

Senza contare che, secondo quanto dichiarato dalla Commissione Europea, la gestione dei trasporti pubblici rappresenta una fetta eccessivamente elevata nei bilanci pubblici delle città: la riduzione di questa spesa attraverso la promozione di sistemi di trasporto pubblico più efficienti dal punto di vista energetico riuscirebbe in tal senso ad attutire questa spesa, garantendo al tempo stesso infrastrutture di trasporto accessibili e sostenibili nel tempo, sia dal un punto di vista ambientale che monetario.

Infine, come accennato in precedenza, vale la pena considerare che, in seguito all’invasione dell’Ucraina e alla conseguente crisi del petrolio russo, si è fatta sempre più evidente la necessità di ridurre la dipendenza da questa fonte energetica -peraltro estremamente inquinante –  e di passare a fonti di energia più sostenibili ed affidabili.

Settimana della Mobilità Europea 2023: le principali iniziative

Diverse sono le iniziative promosse dalle amministrazioni delle 641 realtà cittadine aderenti alla ventiduesima edizione della Settimana Europea della Mobilità – e da enti pubblici, aziende e privati cittadini operanti in ciascuna di queste – per migliorare la gestione dei trasporti urbani, sperimentare nuove forme di mobilità “pulita” e incoraggiare comportamenti più attenti e sostenibili.

Tra queste, l’organizzazione di competizioni di mobilità sostenibile nelle scuole e nei luoghi di lavoro, l’attuazione di campagne di sensibilizzazione rivolte ai più giovani, l’erogazione di premi per i piani di spostamenti casa-lavoro che si distinguono per lungimiranza e rispetto dell’ambiente, la promozione di servizi di carpooling e carsharing e l’ampliamento delle cosiddette “zone 30”.

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Tutte azioni che possono essere registrate all’interno della lista “Azioni di Mobilità” (Mobility ACTION) presente sul sito ufficiale dell’evento European Mobility Week.  durante tutto l’anno, non solo in concomitanza dell’evento

Inoltre, come da dieci anni a questa parte, la FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) ha organizzato un fitto programma di iniziative volte a promuovere gli obiettivi della SEM. Dalla Car Free Week, una settimana per sfidare le persone a ridurre l’uso dell’auto privata e optare per mezzi di trasporto più ecologici, ai Park(ing) Days, previsti per il 17 e 18 settembre, in occasione dei quali le volontarie e i volontari di FIAB trasformeranno temporaneamente le aree di parcheggio delle automobili in spazi “da vivere” destinati all’arte e alla socialità, per concludere con la Giornata del Bike to work 2023, prevista per il 22 settembre, che per il decimo anno di fila incoraggia i lavoratori ad andare in ufficio in bici. Un’iniziativa volta non solo a dare impulso a forme di mobilità più sostenibili, ma anche un ottimo esperimento di team building per le aziende aderenti.

Infine, si segnala che, al termine dell’edizione 2023 della SEM, verranno aperte le candidature per i due premi assegnati da ormai oltre vent’anni rispettivamente alle autorità locali maggiormente attive e impegnate nell’implementazione di soluzioni di trasporto sostenibile (European Mobility Week Awards, o EMWA) e ad organizzazioni della società civile, imprese, enti amministrativi, cittadini e/o scuole  che hanno eccelso nel campo del Mobility Management (MOBILITY ACTION Award). Nella scorsa edizione (2022), sul primo gradino del podio sono salite Braga (Portogallo) per quanto riguarda il primo, e Metropolia GZM (Polonia) per il secondo. Inoltre, una menzione d’onore è stata assegnata assegnata anche alle città ucraine di Chernihiv, Kamianets-Podilskyi, Lviv, Poltava e Uzhhorod per la loro partecipazione alla campagna 2022 nonostante la guerra in corso.

Per ulteriori informazioni, consigliamo di visitare il sito ufficiale dell’evento European Mobility Week, dove sarà possibile trovare maggiori dettagli sulle iniziative organizzate a livello locale, suggerimenti pratici su come adottare una mobilità più sostenibile e l’opportunità di registrare la nostra città o comunità come partner dell’evento.

Inoltre, non dimentichiamo di condividere il messaggio della Settimana Europea della Mobilità 2023 sui nostri social con report, immagini, e video che testimonino quanto sia semplice, ma allo stesso tempo importantissimo, muoverci in modo più sostenibile. Perché, per quanto banale possa sembrare, non esiste un cambiamento collettivo che non parta dalle azioni dei singoli cittadini!

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