
Spreco alimentare: via libera alla legge per donare cibo
Approvata in via definitiva lo scorso 2 agosto la legge anti spreco, obiettivo: recuperare un milione di tonnellate di cibo all’anno da donare a chi vive sotto la soglia di povertà.
Con questa legge si favorisce la sostenibilità ambientale, attraverso la limitazione degli sprechi alimentari e l’uso consapevole delle risorse, incentivando enti e imprese a regalare il cibo in eccedenza invece di buttarlo nella spazzatura.
La buona notizia è arrivata martedì 2 agosto, dopo numerosi passaggi nelle aule parlamentari, e con un sì da parte del Senato con 181 voti a favore.
Per Mario Marazziti, presidente della Commissione Affari sociali dalla Camera, grazie a questa legge si dà finalmente il via a un grande cambiamento culturale: meno sprechi, più solidarietà.
A differenza della legge Francese anti spreco approvata a febbraio, quella italiana non è «una legge sanzionatoria», ma di una serie di provvedimenti volti a incoraggiare enti pubblici e privati a donare non solo le eccedenze di cibo, ma anche di farmaci, vestiti ed altri generi per aiutare chi, in questo tempo di crisi, vive sotto la soglia di povertà e fa fatica a comprare beni di prima necessità.
Cosa prevede la legge sullo spreco alimentare
Meno burocrazia e sgravi fiscali sono gli strumenti che la legge mette in atto per incentivare il meccanismo della donazione, semplificandolo e premiando gli enti e le aziende più virtuose, ma controllando in maniera rigorosa affinché le agevolazioni non diventino motivo di evasione fiscale.
“Non abbiamo seguito la logica punitiva recentemente scelta dalla Francia, che peraltro recupera e ridistribuisce molto meno di noi, prevedendo solo obblighi e sanzioni. Abbiamo scelto di agevolare chi dona, di favorire, promuovere, educare.” queste le parole di Andrea Oliviero, viceministro alle Politiche Agricole, sottolineando come la logica e la struttura della legge sia stata scelta dal Parlamento e dal governo in accordo con tutto il Terzo Settore, dalla Caritas al Banco Alimentare.
Ma la nuova legge vuole anche educare al rispetto dell’ambiente e delle risorse, informando e sensibilizzando i cittadini sul tema dello spreco alimentare, fenomeno che ha ancora dimensioni impressionanti nel nostro paese: si getta in pattumiera cibo per un valore di oltre 10 miliardi di euro, questo il dato emerso nell’ultimo rapporto Waste Watcher si calcola che ogni famiglia italiana ha buttato in pattumiera circa 650 grammi di cibo a settimana.
Via libera quindi a iniziative a favore della riduzione dello spreco alimentare, come la Doggy bag o family bag: una borsa per portarsi a casa il cibo avanzato nei ristoranti e nei bar; un traguardo importante se pensiamo che secondo le ultime indagini della Coldiretti, il 21 per cento del cibo sprecato è associato al mondo della ristorazione: ogni annoin questo settore vengono buttati più di due quintali di cibo.
Grazie a questa legge, ristoranti, mense e bar potranno recuperare gli avanzi, che sono quantificabili in oltre 12 miliardi di derrate alimentari, che diventeranno risorse a disposizione della comunità.
Incentivata infine anche l’educazione ambientale e alimentare nelle scuole, con una capillare campagna di sensibilizzazione.
