In svezia agevolazioni fiscali per chi ricicla e ripara gli oggetti

Svezia: incentivi fiscali per chi ricicla e riutilizza gli oggetti

In Svezia nuove agevolazioni fiscali per chi ripara e ricicla elettrodomestici, abiti e calzature invece di buttarli nella spazzatura.

Questa è la proposta di legge, presentata il 20 settembre per ridurre le emissioni di gas serra in favore della sostenibilità ambientale, incentivare il riciclo e il riutilizzo degli oggetti e diminuire lo spreco di energia e di risorse.

Meno gas serra e meno IVA

Chi, tra i cittadini svedesi, riparerà biciclette, abbigliamento e scarpe avrà in fattura una riduzione dell’IVA dal 12 al 25%; chi invece deciderà di sistemare elettrodomestici, dal frullatore al frigorifero, potrà chiedere un rimborso della spesa affrontata da scaricare in sede di dichiarazione dei redditi. L’obiettivo? Ridurre le emissioni di gas serra generate dalla produzione industriale, all’interno di una strategia ad ampio raggio che ha consentito negli ultimi vent’anni di ridurre di quasi il 25% le emissioni di CO2 prodotte nel Paese.

riparare biciclette: in svezia nuovi incentivi fiscali

Uno dei promotori di quest’iniziativa è un ministro, Per Bolund, esponente di spicco del Partito Ambientalista i Verdi e titolare del dicastero dei Mercati finanziari e degli Affari del consumatore, che sta facendo di tutto affinché il Parlamento trovi una maggioranza che faccia entrare in vigore, a partire da gennaio 2017, la nuova legge: un concreto incentivo a riparare le cose, invece che buttarle via in discariche che traboccano di elettrodomestici ancora potenzialmente funzionanti. Parallelamente, verrà approvata una chemical tax sullo smaltimento dei prodotti danneggiati o obsoleti.

Per appoggiare questa iniziativa, il governo stanzierà circa 4,5 milioni di euro destinati anche a campagne pubblicitarie sui mass media: il taglio sulle imposte è previsto in circa 48 milioni di euro, mentre la chemical tax dovrebbe portarne nelle casse dello Stato ben 210 milioni.

Lunga vita ai prodotti

Si cerca così di mettere in pratica le misure suggerite dalla Commissione Europea in merito all’economia circolare a favore di una crescita sostenibile, ossia un sistema nel quale i prodotti vengono utilizzati il più a lungo possibile e, solo una volta esaurite ogni possibilità di riparazione, vengono comunque impiegati in altro modo, con altre destinazioni d’uso. L’obiettivo finale è quello di avere meno rifiuti possibile, di alcun genere.

 

Condividi questo articolo


Iscriviti alla newsletter di Hellogreen