Test nucleare in Corea del Nord

Test nucleare in Corea del Nord: una minaccia per l’umanità

Il 6 gennaio la Corea del Nord ha eseguito un test nucleare con una bomba all’idrogeno che ha provocato un terremoto di magnitudo 5.1.

La reazione della comunità internazionale è stata durissima: oltre al rischio di instabilità politica su scala mondiale, ciò costituisce anche una seria minaccia ambientale per il nostro pianeta con effetti potenzialmente apocalittici.

Esperimento nucleare e terremoto

Qualche giorno fa il governo della Corea del Nord ha dichiarato che è stato effettuato un test nucleare, il quarto nel giro di pochi anni, con una bomba all’idrogeno, scatenando le proteste del mondo intero e delle Nazioni Unite, le cui disposizioni sono state apertamente violate.

Il primo effetto collaterale è stato un sisma di magnitudo 5.1 che ha riguardato anche parte del territorio della Cina. Uno dei timori è che si tratti di un importante passo in avanti verso un’escalation militare da parte del regime di Pyongyang. A essere più preoccupati sono la Corea del Sud, che confina con quella del Nord e il cui territorio si estende a sud del 38° parallelo, e gli Stati Uniti, i nemici “storici”, che negli anni Cinquanta furono impegnati in una sanguinosa guerra in queste regioni.

Kim Jong-un

Il capo di stato nordcoreano Kim Jong-un, al potere da quattro anni, ha infatti dichiarato che l’esperimento fa parte della strategia di difesa e di tutela della sovranità: appositamente armato, l’ordigno potrebbe raggiungere le coste della California e fungere quindi da deterrente. Anche se la riduzione della bomba H, per essere installata nell’ogiva di un missile, richiede un notevole salto tecnologico, oltre a tempo e risorse. I servizi segreti sudcoreani comunque ipotizzano che non si tratti di una bomba all’idrogeno, ma di una “meno pericolosa” bomba atomica.

Potrebbe interessarti:  SOS deforestazione Amazzonia: rischio collasso entro il 2064

Gli analisti politici sottolineano che grazie all’uranio presente nelle miniere del Paese, la Corea del Nord potrebbe essere in grado di portare avanti un programma nucleare, che al momento sembra fuori controllo e sicuramente non pacifico. Anche se, a causa delle difficoltà di attingere a fonti d’informazioni certe, non si è ancora capita la reale portata dell’esperimento condotto e se ci si trovi di fronte a un bluff o a una minaccia reale. Chi potrebbe fare da mediatore è la Cina (l’unico vero alleato della Corea del Nord), interessata a uno sviluppo pacifico delle relazioni diplomatiche nella regione e a evitare un conflitto militare con armamento pesante a pochi chilometri da casa.

Effetti potenzialmente catastrofici

hiroshima dopo la bomba

La bomba all’idrogeno, rispetto a una atomica, è notevolmente più potente. La più famosa bomba atomica, Little Boy, quella scagliata su Hiroshima il 6 agosto 1945, aveva una potenza di 15 chilotoni; la più grossa bomba H mai fatta esplodere, dall’Unione Sovietica nel 1961, era di 57.000 chilotoni (ossia circa 4000 volte più potente), e difatti l’unità di misura impiegata è il megaton. Mentre poi la bomba atomica funziona secondo il principio della fissione nucleare e ha bisogno come innesco di una semplice carica di tritolo, quella a idrogeno si basa sul processo di fusione nucleare (i nuclei di due atomi vengono compressi fino a fonderli, generando una potenza quasi illimitata) e necessita di una bomba atomica perché tutto si possa avviare. I neutroni generati dall’esplosione hanno effetti devastanti sulle cose e mortali per gli esseri viventi:

1) dal punto di detonazione parte un’onda di calore che può raggiungere i 20 milioni di gradi;

2) l’esplosione crea un’onda d’urto che investe e distrugge tutto per decine di chilometri;

Potrebbe interessarti:  Gelsomino rampicante: caratteristiche, cure, coltivazione

3) l’esplosione e il successivo fallout (ossia la ricaduta attraverso l’atmosfera delle polveri sollevate) generano radiazioni nucleari.

Effetti catastrofici di una esplosione bomba nucleare

Insomma, una tragedia per l’umanità, gli animali e la vegetazione che vivono nelle zone colpite da un’esplosione ma anche quelle che si trovano a notevole distanza. In un periodo di emergenza ambientale globale (aumento gas serra, inquinamento, eventi climatici estremi, scioglimento dei ghiacci, siccità e carestie), non è certo di un nuovo test nucleare che il pianeta Terra ha bisogno.

 

Immagine di apertura: © Witold Krasowski | Dreamstime.com

Condividi questo articolo


Iscriviti alla newsletter di Hellogreen