Veganuary 2023: mangiare vegetale per un mese può salvare il Pianeta

Veganuary 2023: mangiare vegetale per un mese può salvare il Pianeta

Niente carne, pesce e derivati animali per l’interno mese di gennaio: una sfida che ogni anno coinvolge oltre mezzo milione di persone, mosse dalla voglia di contribuire alla lotta globale contro la crisi climatica (ma anche di stare meglio con se stessi).

Il futuro dell’alimentazione è sempre più vegetale! Non è infatti un caso che un numero crescente di personalità del mondo dello sport, della politica, dell’imprenditoria e dello spettacolo si stiano facendo portavoce di un’alimentazione più plant-based (ovvero basata sul consumo di prodotti di origine vegetale), vista non solo come più salutare rispetto a quella di stampo “occidentale” (ovvero fortemente orientata su prodotti di origine animale, quali carne, latticini e uova), ma anche come un modo di prenderci cura dell’ambiente e – ovviamente – di salvare la vita a milioni di animali.

Quale miglior occasione di seguire il loro esempio che partecipare all’edizione 2023 di Veganuary (dall’unione di “vegan”, vegano e “January”, gennaio), la sfida “green” più famosa a livello globale, il cui obiettivo è quello di aiutarci a ridurre – se non ad eliminare – i prodotti animali dalla nostra dieta?

Veganuary: che cos’è e in cosa consiste?

31 giorni di alimentazione 100% plant-based (ovvero basata su prodotti di origine vegetale, quali frutta, verdura, cereali, legumi e semi oleosi) per cambiare la nostra vita e le sorti del Pianeta: ecco cosa promette Veganuary, la challenge internazionale organizzata dall’omonima associazione britannica e giunta quest’anno alla sua decima edizione.
Ricette semplici e gustose, consigli nutrizionali, risorse utili a scoprire cosa si nasconde dietro la produzione industriale di carne, pesce, latte e uova e tutte le informazioni necessarie per capire la scelta vegan: questi sono solo alcuni dei materiali che si riceveranno via e-mail ogni giorno e per tutto il mese di gennaio una volta effettuata l’iscrizione alla campagna.

Non sarà dunque necessario avere particolari abilità in cucina o specifiche conoscenze nutrizionali per aderire a Veganuary. Quello che servirà sarà, invece, tanta voglia di mettersi in gioco, crescere, imparare e – perché no – superare i nostri limiti.
Ma non è tutto: Veganuary si avvale anche della collaborazione di piccole e grandi aziende che ogni anno, a gennaio, si impegnano ad ampliare la propria proposta di prodotti vegani, ad inserire più opzioni vegetali nei loro menù e a diffondere i principi di una sana ed equilibrata alimentazione plant-based. Tra le realtà che negli due anni hanno deciso di aderire a Veganuary in Italia troviamo non solo catene di ristorazione quali Rossopomodoro e Capatoast, ma anche giganti della distribuzione quali Aldi e Lidl e servizi di food delivery quali Deliveroo e Thefork.

L’intento di Veganuary è quindi quello di sfruttare la motivazione di inizio anno, un periodo tradizionalmente dedicato ai buoni propositi, per aiutarci a costruire nuove abitudini, scoprire che cosa si nasconde realmente dietro al cibo che consumiamo ogni giorno ed imparare a fare scelte più consapevoli per il Pianeta, per gli animali ed anche per noi stessi. Alla fine della challenge l’auspicio non è tanto quello di eliminare totalmente i prodotti animali dalla nostra dieta, ma quello di fare scelte alimentari più etiche e sostenibile (il che può voler dire sia diventare vegani, ma anche adottare un alimentazione flexitariana o basata prevalentemente sui vegetali).
Ma perché una dieta a base vegetale dovrebbe essere più etica e sostenibile di una orientata sul consumo di prodotti animali? Scopriamolo insieme.

Perché mangiare più vegetale: i benefici della dieta vegana per l’ambiente, gli animali e la salute

Ambiente, salute ed animali: queste sono le tre grandi motivazioni che generalmente spingono verso l’adozione di una dieta a base vegetale. Vediamo brevemente quali sono i benefici di una dieta vegan per ognuna di queste categorie.

  • Adottare una dieta plant-based per l’ambiente
    Tra i primi vantaggi di una dieta a base vegetale è il contributo alla lotta contro il riscaldamento climatico ed i danni ambientali ad esso connesso. Non è infatti un caso che, da sola, la produzione su scala industriale di carne e derivati è responsabile di più del 15% delle emissioni di gas serra globali, oltre che di deforestazione su larga scala, inquinamento di aria e acqua e diffuse violazioni dei diritti animali.
    Tutte problematiche che potrebbero essere sensibilmente ridimensionate – se non risolte – con il passaggio ad una dieta plant-based. A supporto di questa affermazione, numerose ricerche hanno più volte confermato il ruolo chiave che l’alimentazione a base vegetale può ricoprire – e ricoprirà – nella lotta al cambiamento climatico.
    Tra queste, un recente rapporto delle Nazioni Unite intitolato Cambiamento climatico 2022: la mitigazione del cambiamento climatico ha chiaramente dimostrato come un alimentazione plant-based possa prevenire e mitigare i danni ambientali collegati all’attuale sistema di produzione alimentare (tra cui perdita di biodiversità, impoverimento del suolo e aumento delle temperature medie globali), ma anche contribuire al raggiungimento della sicurezza alimentare globale e alla prevenzione di malnutrizione e sovra-alimentazione.
  • Una dieta vegetale per salvare gli animali
    Passare ad una dieta a base vegetale è anche un atto d’amore verso gli animali. Potrebbe sembrare ovvio ma, purtroppo, spesso non lo è. I dati parlano di più di 170 miliardi di animali uccisi ogni anno a scopo alimentare, ovvero oltre 5.390 animali soppressi ogni secondo al solo scopo di soddisfare il nostro palato. Senza contare le decine di migliaia di animali che ogni giorno sono costretti a subire torture, mutilazioni e sevizie di vario tipo. E non parliamo solo dell’industria della carne: l’industria del latte, del pesce e delle uova possono infatti essere altrettanto – se non più cruente – di quelle della carne. Ecco perché Veganuary non è soltanto una bellissima occasione per contribuire a fermare queste violenze, ma anche per prendere consapevolezza di che cosa realmente si nasconde dietro al cibo che mettiamo in tavola.
  • Una dieta plant-based per la salute
    Adottare un’alimentazione plant-based significa fare il pieno di fibre, vitamine e antiossidanti, spesso mancanti in una dieta a base animale. Inoltre, se ben bilanciata e supplementata con un buon integratore di B12, una dieta vegana è sostenibile in qualunque fase della vita (dall’infanzia alla gravidanza), nonché utile nel trattare e prevenire condizioni mediche quali malattie cardiache, diabete di tipo 2 e perfino certi tipi di tumore, in quanto povera di grassi insaturi, colesterolo e trigliceridi.Inoltre, numerosi studi hanno ormai confermato come una dieta vegana sia non solo indicata per sportivi e atleti, ma possa addirittura migliorare le performance sportive (ed in particolare accorciare i tempi di recupero) a tal punto che alcuni tra gli atleti più forti al mondo si sono ormai da tempo convertiti a questo regime alimentare. Tra i più noti, il campione di Formula Uno Lewis Hamilton, le tenniste Serena e Venus Williams, ed il lottatore Nate Diaz.

Ci sarebbe molto da dire sui benefici di una dieta vegana, soprattutto in ottica del suo potenziale ruolo nella soluzione dell’attuale crisi climatica. Per ora, vogliamo però lasciar “parlare” Veganuary, un’iniziativa che da dieci anni ci sfida a mettere in discussione le nostre credenze alimentari, a scoprire nuovi cibi (perché sì, il cibo vegano può essere davvero gustosissimo) e a crescere, sia come persone e come cittadini consapevoli e attenti. Ma cosa dobbiamo fare per partecipare all’edizione 2023 di Veganuary Italia?

Veganuary Italia 2023: come partecipare

Veganuary è ormai una realtà ben consolidata anche nel nostro Paese, grazie anche ai moltissimi influencer e content creator -vegani e non- che negli ultimi tre anni si sono impegnati nel promuovere questa bellissima iniziativa sui propri canali social.

Ed i risultati non sono tardati ad arrivare: basti pensare che nel 2022 l’Italia si è posizionata al quinto posto per numero di iscrizioni, con Milano come terza città al mondo con più partecipanti dopo Santiago e Londra. L’obiettivo di Veganuary 2023 è di battere questi numeri record e, per fare questo, c’è bisogno anche della nostra adesione.

Farlo è semplicissimo: basterà inserire i nostri dati personali e la nostra mail nella sezione dedicata del sito di Essere Animali, l’associazione no-profit per la lotta contro gli abusi animali che dal 2020 si occupa di organizzare e promuovere Veganuary in Italia.

Una volta avvenuta l’iscrizione alla newsletter, riceveremo subito una guida introduttiva, ricca di spunti, informazioni, semplici ricette e perfino un piano alimentare settimanale per prendere confidenza con i principi base dell’alimentazione vegetale. Successivamente, ci sarà recapitata una mail al giorno per i 31 giorni del mese: ogni e-mail sarà dedicata all’esplorazione di un aspetto specifico dello stile di vita vegano, con contenuti che spazieranno dai consigli per fare la spesa e mangiare fuori da vegani, a come sostituire le uova nei dolci, fino alle migliori tecniche per comunicare questo cambiamento nella nostra dieta a famigliari ed amici. Tutte le mail saranno inoltre corredate di utili consigli nutrizionali e deliziose ricette che ci aiuteranno a scoprire nuovi cibi, sapori ed abbinamenti.

Al termine della challenge, spetterà a noi il compito di decidere se continuare ad adottare un’alimentazione 100% vegetale o semplicemente ridurre il nostro consumo di carne e derivati (o nessuna delle due). Ad ogni modo, siamo sicuri che questa challenge ci aiuterà a capire che nel nostro piccolo, possiamo fare tanto per contribuire a salvare il Pianeta e gli animali (ed anche noi stessi).

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